Non è un segreto che il franchise di Ys non sia proprio tra i più conosciuti in occidente. Nihon Falcom ha continuato a svolgere negli anni un lavoro eccellente, ritagliandosi uno spazio interessante nel genere dei JRPG con sistema di combattimento action.
Ys VIII è perfetto per avvicinarsi per la prima volta a questa IP. E’ molto user friendly, si sposa piuttosto bene con i gusti occidentali, ha un’impostazione più aperta del solito e vanta un buon numero di novità rispetto al passato.
Se abbiamo stuzzicato almeno in parte la vostra curiosità vi invitiamo a leggere la nostra recensione della versione PC del gioco.
Ys VIII: Lacrimosa of Dana
Data di uscita: 16/04/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC, PS4, XBO
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: 54,99€
Il gioco segue le vicende del protagonista storico della serie, il giovane Adol Christin, avventuriero che si ritrova a bordo di una nave attaccata improvvisamente da un mostro misterioso. Come i fan della serie ben sanno, se Adol è su una nave, quella nave sta per affondare. Ad ogni modo, riprenderemo i sensi su un’isola molto particolare, dove presto incontreremo altri personaggi. Il nostro obiettivo principale sarà inizialmente capire dove ci troviamo e capire come lasciare l’isola.
La storia parte con una certa lentezza, e anche proseguendo non riesce ad andare molto oltre la sufficienza. Purtroppo i personaggi non sono un granché, si affidano troppo ai cliché e ai classici modelli stereotipali che ci si aspetta di trovare in qualsiasi anime di stampo commerciale.
Non aiutano da questo punto di vista i doppiaggi in lingua inglese, molto meglio impostarli in originale giapponese e lasciare i sottotitoli.
Ys VIII: Lacrimosa of Dana – Video Recensione
Se guardiamo la storia di questo franchise, è indiscutibile che trama e sceneggiatura non siano mai state esattamente delle priorità per gli sviluppatori. Con questo capitolo le cose sono più o meno simili, il che non sarà di certo una novità per i giocatori di vecchia data. Concentriamoci quindi sul gameplay.
Ys VIII si gioca più o meno come i precedenti capitoli della serie. Questa volta potremo esplorare un’isola più o meno aperta, c’è un maggior senso di libertà rispetto al passato. Andarsene in giro è un’attività piuttosto importante. Il capitano della nave ci chiederà infatti di mappare l’intero territorio, offrendoci delle ricompense per ogni 10% sbloccato.
Man mano che esploreremo l’isola di Seiren troveremo risorse di vario genere, ma anche altri passeggeri e membri dell’equipaggio sopravvissuti all’incidente. Questi andranno a creare una sorta di villaggio dove cercheranno di darsi una mano a vicenda. Va da sé che gli NPC avranno bisogni e desideri, che si tradurranno in missioni che saremo chiamati a svolgere.
Più tempo investiremo con gli abitanti del villaggio, migliori saranno le ricompense che otterremo. Non solo: in giro per l’isola capiterà di trovare ostacoli, magari un masso che ostruisce un passaggio, un albero caduto e così via. Per rimuovere gli impedimenti avremo bisogno di trovare un numero sufficiente di sopravvissuti, che ovviamente ci daranno una mano nei lavori. In questo modo guadagneremo l’accesso a nuove zone dell’isola.
Tra le altre cose, le nostre ricerche permetteranno anche di migliorare le difese della comunità contro gli attacchi delle bestie selvatiche, creature che in teoria non dovrebbero esistere e che per qualche motivo se ne vanno beatamente a spasso su Seiren Isle.
Ys VIII non ha esattamente dei personaggi memorabili
Di tanto in tanto il villaggio subirà quindi degli attacchi che richiederanno il nostro intervento. Gli altri cittadini ci daranno una mano come possono mentre affronteremo una specie di modalità orda. Ci saranno più ondate successive di avversari, che ovviamente dovremo tenere a debita distanza dal rifugio.
E’ un’attività abbastanza piacevole, che spezza il ritmo delle esplorazioni in giro per l’isola, l’ho apprezzata.
Ci sono sempre tante cose da fare, non saremo costretti a muoverci in una direzione predeterminata. Le attività a cui ci dedicheremo sbloccheranno spesso obiettivi secondari, oppure ci ricompenseranno semplificandoci la vita nel corso delle esplorazioni.
Non mancano ovviamente attività come la pesca (è pur sempre un gioco giapponese) e la cucina.
Ys VIII prevede un sistema di combattimento in tempo reale, non troppo diverso da quello dei capitoli precedenti. Controlleremo un personaggio alla volta, ma saremo liberi di cambiarlo al volo, con la semplice pressione di un tasto.
Le armi a nostra disposizione sono basate su tre tipologie principali, ovvero blunt, slashing e piercing. Un gran numero di avversari è debole a uno solo di questi “elementi”, mentre resiste agli altri. Infliggendo danni con l’arma giusta romperemo le difese del nemico, che riceverà danni maggiorati e potrà quindi essere mandato al creatore con stile e rapidità.
Il sistema di combattimento di Ys VIII è piacevolissimo
Cambiare da un personaggio all’altro è un processo immediato e piuttosto divertente. Tutti gli avatar risultano infatti piuttosto agili a dispetto della diversa stazza, i controlli sono molto reattivi e decisamente fluidi. Le animazioni non sono esattamente da premio Nobel, tradiscono un po’ la natura budget della produzione. C’è comunque una notevole velocità che consente di sfruttare due delle meccaniche più importanti del sistema di combattimento, ovvero parata e schivata.
Il giocatore dovrà imparare le animazioni degli avversari e reagire all’ultimo istante per evitare i colpi o per pararli. Se il nostro tempismo sarà corretto riusciremo a semplificarci parecchio la vita. Schivando un colpo all’ultimo secondo i movimenti del nemico verranno rallentati per un breve periodo, permettendoci di infliggere danni considerevoli.
In maniera simile, parare con un tempismo perfetto ci renderà immuni a qualsiasi danno per alcuni secondi.
Va da sé che personaggi diversi hanno anche animazioni e tempi di reazione diversi, bisogna fare un po’ di pratica con tutti per avere successo in maniera costante.
In assoluto il sistema di combattimento è veloce e piacevole, ci sono tante abilità che permettono di infliggere danni ad area, si premia la reale abilità del giocatore. Il problema principale è il lock on, che ho trovato poco convincente, si tende a mettere in target il nemico sbagliato. Questo genera un po’ di confusione, specie quando ci troviamo all’interno di spazi ristretti o mentre affrontiamo più avversari di piccole dimensioni. Contro i boss invece non ci sono problemi.
La direzione artistica è molto valida, ma la grafica è vecchia di una generazione
Dal punto di vista estetico Ys VIII si appoggia su una buona direzione artistica. Nihon Falcom non è mai stata eccelsa in termini di grafiche, effetti speciali e impatto visivo delle proprie produzioni, e questo capitolo non fa eccezione. A dire la verità sembra che Ys VIII appartenga esteticamente alla passata generazione, tanto è il gap con le produzioni più moderne. Lo si nota sia nelle ambientazioni che nei modelli poligonali di personaggi, mostri e strutture.
Questo è un gioco che desidera puntare tutto sulla giocabilità, è verissimo, ed è altrettanto vero che lo sviluppatore non dispone dei fondi di una Square Enix e affini.
Magari un giorno vedremo un nuovo capitolo della serie con una grafica finalmente all’altezza di una futura current gen. Ma non è questo il giorno.
Ys VIII è stato lanciato su PC in una condizione pietosa dal punto di vista tecnico, era afflitto da bug decisamente gravi, che arrivavano a impedire di giocare. Oggi la situazione è decisamente migliorata, l’unico elemento che andrebbe sistemato è il framerate in determinate ambientazioni, ci sono dei cali del tutto immotivati e non dipendenti dalla configurazione.
Consigliato
Ys VIII è un ottimo gioco di ruolo con sistema di combattimento action. Se la trama e i personaggi non riescono ad essere molto interessanti, il gameplay e le meccaniche risultano invece piacevolissime, come da tradizione per questa serie. Ci sono tanti contenuti, una buona varietà, un forte stimolo all’esplorazione e un sistema di combattimento che lascia pienamente soddisfatti. E’ in assoluto un gioco che sa coinvolgere, nonostante sia lontano dalla perfezione.
Certo, bisogna scendere a parecchi compromessi dal punto di vista estetico, sembra vecchio di una generazione, ma fortunatamente il resto della produzione è davvero gradevole.
Lo consigliamo a tutti gli amanti di action RPG senza riserve.