Il direttore di Sony Worldwide Studios, Shuhei Yoshida, ha da poco rilasciato un’intervista ai colleghi di Polygon, toccando l’argomento PS Vita, e cercando di fare chiarezza riguardo il modo in cui la piccola console è stata trascurata nel corso dell’E3 2014.
Yoshida conferma che da ora in avanti la console verrà supportata meno da parte dei team first party, in quanto la situazione è profondamente diversa rispetto a quando la macchina è stata immessa sul mercato. In particolare, PS Vita era originariamente una macchina parecchio performante rispetto alla concorrenza (immaginiamo si riferisca in particolare a smartphone e tablet, in quanto la differenza hardware con 3DS continua a sussistere), con titoli come Uncharted che arrivavano a una qualità estetica simile a quella delle controparti PS3.
Tuttavia i tempi sono cambiati, la generazione di console si è rinnovata, e Vita non ha più l’appeal di un tempo in termini di prestazioni hardware.
Ad ogni modo – continua Yoshida – gli sviluppatori indipendenti sembrano andare molto d’accordo con la piattaforma mobile di Sony, cosa che ha portato negli ultimi mesi a un boom di piccole gemme indie.
Proprio gli indie saranno, a suo dire, i veri protagonisti del panorama PS Vita, essendo tra l’altro ideali per una fruizione rapida, magari mentre si sta viaggiando, con sessioni di 10 o 15 minuti, come dovrebbe essere per una console portatile.
Alla domanda diretta “Ci saranno meno titoli first party su PS Vita?”, Yoshida ha candidamente risposto “Sì, direi che è corretto”.