Un nuovo puzzle game su PC, che per una volta tenta di riadattare dei comandi touch (il gioco viene sviluppato partendo da una base per smartphone e tablet) a quanto possibile con un mouse. Il risultato non è esattamente eccezionale.
Volt – Pila più scarica che carica
Il piccolo protagonista è Volt, una batteria che cade casualmente da un enorme braccio meccanico di un impianto di smaltimento.
In qualche modo consapevole di sè e della sua situazione, Volt cerca di fuggire per la libertà. Per farlo dovrà raggiungere l’uscita di ciascun livello, rappresentata da una specie di warp-hole, superando una serie di stage. Gli unici strumenti a disposizione sono i suoi “poli”, tramite i quali Volt potrà sparare raggi di energia, ed effettuare dei goffi salti.
All’inizio di ogni stage, il nostro personaggio avrà a disposizione un numero limitato e sempre variabile sia di raggi energetici che di salti. Disseminati in ogni stage potrà trovare portelloni e botole, da aprire azionando le relative leve, campi magnetici ascensionali , casse esplosive, nastri trasportatori e lame rotanti. Come un rettangolare Indiana Jones – o Spider-Man se preferite – dovrà usare i raggi energetici a mò di liane, coordinandosi e “prendendo il tempo” per raggiungere piattaforme sicure, avvicinandosi all’obbiettivo, e cercando se possibile di non esplodere. Il movimento oscillatorio sarà possibile alternando i due raggi, tagliando cioè quello sparato per primo e sfruttando la spinta generata col secondo, e cosi via.
A queste fasi di movimento si alternano momenti di osservazione, si dovrà capire dove andare e cosa fare man mano che la mappa scorrerà, pena una impietosa esplosione.
Ogni volta che si spara un raggio il nostro counter scende verso lo zero, raggiunto il quale il salto sarà l’unica opzione. Ma anche i salti hanno un countdown, e allo zero Volt esploderà.
Alcuni stage danno la possibilità, non sempre facoltativa, di acchiappare delle ricariche energetiche. Si dovrà quindi valutare se spendere tacche di vitalità o di energia per raggiungere questi bonus. Tra i bonus ci sarà anche la possibilità di liberare altre batterie simili a Volt, con caratteristiche leggermente diverse, da poter utilizzare in altrenativa, ma che saranno comunque anche più propense ad esplodere.
Tecnicamente Volt è un gioco ben realizzato: il design, la scelta cromatica, gli effetti e le icone funzionano e sono gradevoli. Il sonoro è accettabile ma senza particolari degni di nota. Apprezzabile è la fisica: certe situazioni infatti oltre richiedere movimenti complessi e pause calcolate, saranno insuperabili se non capiremo come sfruttare la forza di gravità e un tantino di magnetismo.
La giocabilità è l’aspetto che meno mi ha convinto. Assistere alle dozzine di esplosioni del povero cosetto elettrico diventa ben presto frustrante e irritante. Perchè anche se sapremo cosa fare, metterlo in pratica con successo non sarà facile sin dai primi stage. La difficoltà non è ovviamente scalabile e l’avanzamento è lineare. Non sarà infatti possibile affrontare ambientazioni diverse finchè non risolveremo tutti gli stage della prima. Aspetto che riduce drasticamente la longevità.
Commento
In conclusione, anche se realizzato in maniera accettabile, Volt rimane da provare solo se armati di una stoica, caparbia, volontà di ferro.
+ Aspetto accattivante
+ Design degli stage ben congeniato
– Assenza di testi e di una componente adventure
– Avanzamento troppo lineare
– Più irritante che divertente