Voidwrought è un metroidvania 2D disegnato a mano e ambientato in un mondo che per certi aspetti incrocia l’horror di Lovecraft allo stile del bellissimo Hollow Knight. In realtà sappiamo bene che negli ultimi anni il genere dei metroidvania è stato praticamente invaso da un gran numero di videogame del circuito indipendente, a volte di buona qualità, altre volte dimenticabili. Tentare di aver successo in questo genere – che rappresenta a tutti gli effetti una nicchia del mercato – non è proprio semplice, ma questo non ha scoraggiato gli sviluppatori di Powersnake, che con questo titolo hanno dato prova del loro valore.
Voidwrought è stato pubblicato da Kwalee il 24 Ottobre 2024 su PC Windows tramite Steam (compatibile con Steam Deck) e Nintendo Switch, dove proposto al prezzo di 19,50€.
In Voidwrought controlleremo il “Simulacro”, una creatura misteriosa di cui non sapremo moltissimo, che si risveglia emergendo da un bozzolo. L’arrivo di una particolare Stella Rossa darà inizio alla nostra avventura attraverso una terra in rovina, con un hub principale che ricorda un po’ quello di Hollow Knight. Obiettivo primario sarà andare alla ricerca del sangue degli Dei, custodito da creature mostruose.
La lore del gioco è abbastanza approfondita, piacevole da comprendere e indovinare, con una generale atmosfera piuttosto cupa che abbiamo apprezzato. L’inizio dell’avventura è forse un po’ troppo lento, ma i problemi di ritmica vengono corretti tranquillamente nel giro di un paio d’ore.
L’ambientazione di Voidwrought è interamente disegnata a mano, esteticamente ottima, e sarà uno dei primissimi elementi che colpiranno il giocatore. Il setting accompagna bene la narrativa, con uno stile goticheggiante dove città in rovina, simboli magici ed esoterismo danno un senso di consistenza per tutta la durata del gioco. Sarà sempre chiaro come Lovecraft debba aver fatto da fonte di ispirazione per lo stile di molti elementi, partendo dal design delle creature, che sanno essere inquietanti nelle forme, così come le coinvolgenti ambientazioni. L’impatto visivo è davvero notevole, lo stile è uno dei più belli visti nel genere.
La struttura di Voidwrought è quella di un metroidvania 2D piuttosto classico, con una miscela di esplorazione, combattimenti rapidi, tanta esplorazione e la risoluzione di enigmi ambientali. Il sistema di progressione si basa sull’acquisizione di nuove abilità che espandono le nostre possibilità di movimento e di esplorazione, consentendoci quindi di accedere a un sempre maggiore numero di aree.
Il gioco prevede l’acquisizione di particolari oggetti chiamati Relics, che sbloccheranno nuove abilità o miglioreranno in modo sensibile quelle già in nostro possesso. Le Anime sono invece una sorta di valuta di gioco che acquisiremo sconfiggendo nemici, e che potremo spendere per potenziare le diverse abilità.
Potremo gestire i combattimenti con skill d’attacco, di difesa e di supporto, con una buona versatilità data da attacchi a distanza o corpo a corpo, e pattern dei nemici sufficientemente interessanti, nonostante l’intelligenza artificiale non sia proprio ai massimi livelli.
L’attacco diretto prevede l’utilizzo di più armi, tra cui spade, artigli e simili. Voidwrought ci consente sia di schivare i colpi degli avversari sfruttando il tempismo, che di parare per rispondere immediatamente e sfruttare una temporanea vulnerabilità del nemico.
Le Relic sono bene integrate nel sistema di combattimento, conferendoci bonus di vario tipo, dalla rigenerazione della salute, a scudi temporanei, a un semplice potenziamento degli attacchi.
Mi è dispiaciuto riscontrate come Voidwrought abbia un livello di difficoltà non troppo elevato. Questo non è per forza un difetto, anzi potrebbe essere visto come un pregio per chi è poco avvezzo al genere. C’è però da considerare che se amate i metroidvania potreste non trovare un livello di sfida soddisfacente, specie per quanto concerne i combattimenti da un certo punto in avanti, se imposterete la difficoltà su Normale. Il problema è infatti legato al sistema di progressione: raggiungeremo un momento in cui il nostro personaggio riuscirà ad abbattere gli avversari con fin troppa semplicità, cosa che in qualche modo uccide il livello di sfida. Si tratta di uno sbilanciamento nella gestione delle delle abilità, una probabile leggerezza da parte degli sviluppatori.
Gli scontri con i boss sono validi, ma nella seconda metà del gioco tendono ad essere fin troppo semplici. I pattern di attacco sono a volte prevedibili o non abbastanza variegati, e gli sbilanciamenti nel sistema di progressione portano il nostro personaggio ad avere la meglio senza sudare più di tanto. Può essere utile in questo senso selezionare il livello di difficoltà più elevato.
Consigliato
Voidwrought è un solido metroidvania, che consigliamo agli amanti del genere, ma che purtroppo non raggiunge i livelli di eccellenza di un Hollow Knight o dei migliori Metroid di sempre. Rimane comunque un’esperienza consigliatissima, anche in virtù di uno stile visivo particolare e molto ispirato, di una narrativa intrigante, e di un sistema di combattimento abbastanza profondo, seppur minato da un bilanciamento con qualche difetto he potrebbe rendere il gioco troppo facile per i veterani del genere.