Dopo un periodo di relativa magra, ecco tornata la nostra rubrica “Le altre vaccate della settimana”. In questa rubrica ci occupiamo di trovare un posticino per le notizie sui videogiochi più assurde e disagiate, giusto per deprimerci o farci due risate insieme. Tra le stronzate di inizio mese troviamo censure, tasse sul PSN, youtuber bannati, community manager licenziati e figuracce di Square Enix. Partiamo subito dagli argomenti più caldi.
Licenziato il community manager di GOG
Nelle ultime settimane GOG è stato al centro dell’attenzione per via di alcuni post su Twitter. Sotto esame dell’inquisizione femminista/politicamente corretta c’erano innocui hashtag e meme ritenuti però in qualche modo offensivi. Vi avevamo raccontato di come, anche a seguito delle urla impazzite di attivisti mascherati da giornalisti videoludici, i tweet erano stati rimossi e rimpiazzati da post di scuse.
Ovviamente questo non è bastato ai pazzoidi dai capelli blu, i quali attraverso il forum ResetEra hanno addirittura doxato l’autore incriminato e condotto una campagna diffamatoria nei suoi confronti. Bene, notizia freschissima è che il dipendente in questione sia stato licenziato da CD Projekt RED. Alcuni utenti sul forum ufficiale di GOG hanno fatto notare la sparizione del suo account e l’impossibilità di rintracciarlo online.
Cyberpunk 2077
Si tratta dell’ennesima vittima delle orche assassine stanziate 24 ore al giorno su Twitter e simili, in costante ricerca di qualcosa per essere incazzate per far perdere il lavoro al malcapitato di turno. In questo caso siamo comunque abbastanza sorpresi in quanto si parla di GOG e CD Projekt Red. Una mossa del genere ce la saremmo aspettata da Ubisoft, EA, Sony, ma non da loro, spesso considerati i paladini dell’onestà e del rispetto verso il consumatore.
Che la soia sia giunta anche in Polonia? Speriamo davvero di no e che si tratti giusto di un caso isolato.
Nintendo cede agli NPC e censura Super Smash Bros Ultimate
E sempre a proposito di soia, ci spostiamo in Giappone dove a quanto pare stanno purtroppo iniziando a leggere Twitter. A seguito delle lamentele di un utente anonimo e di un post di ResetEra, la silhouette di Mr. Game & Watch è stata censurata. Rimossa la piuma sulla capoccia del nativo americano perché a quanto pare ha ferito i sentimenti di qualcuno.
Ora, lasciamo da parte le bestemmie e facciamo una piccola riflessione. I nativi americani sono stati sterminati quasi del tutto dagli stessi coloni americani nel 19esimo secolo. Ai discendenti dei sopravvissuti (1,69% della popolazione totale in USA) pensate che importi qualcosa di una piuma nera in un videogioco? No, seriamente. In quel caso ci sarebbe davvero da preoccuparsi per la salute mentale di queste persone.
Super Smash Bros. Ultimate
Ma sappiamo già che non è così e l’autore di quel post sarà sicuramente l’ennesimo attivista bianco in cerca di controversie. E anche qui il publisher ha ceduto, temendo di apparire razzista senza alcuna reale motivazione. Peraltro è stato rilasciato un comunicato in cui Nintendo dichiara di essere dispiaciuta per l’accaduto e di voler rendere Smash Ultimate il più accogliente e divertente possibile per tutti. Sì, con la censura.
Immaginate di essere talmente patetici e insignificanti da sentirvi feriti da un’animazione di 2 secondi in un gioco che sicuramente non comprerete neanche. Come quando gli NPC minacciavano di disdire i preordini di Cyberpunk 2077 a causa dei tweet di GOG. Preordini che, per la cronaca, non sono ancora stati aperti. Già.
Youtube banna e ripristina il canale di Shirrako per aver ucciso una femminista in Red Dead Redemption 2
Questa è bella. Avete presente Red Dead Redemption 2, giusto? Sì insomma, quel gioco in cui interpretiamo dei banditi e uccidiamo gente a destra e sinistra. Ok. La notizia riguarda un paio di video pubblicati dallo youtuber Shirrako (500.000 iscritti) in cui uccideva in modi fantasiosi l’NPC femminista presente in una cittadina del gioco.
Il canale ha ricevuto uno strike a seguito di segnalazioni di femministe inferocite e del giornal… ehm l’idiota che scrive per Vice Motherboard, il quale ha ritenuto opportuno lamentarsi del video perché ispirerebbe violenza e odio nella vita reale. E dire che quando Trump se la prese stupidamente con i videogiochi per le sparatorie nelle scuole tutti questi attivisti lo attaccarono duramente. La solita coerenza dei democrats.
Red Dead Redemption 2
In ogni caso alla fine la situazione si è risolta grazie alla community che ha fatto la voce grossa sui social. Il canale è stato riaperto e i video (chissà perché) resi disponibili solo ai maggiorenni. Un precedente pericoloso per la libertà di espressione sul web, già pesantemente a rischio per chi non la pensi come gli NPC. Chi dice che Youtube stia morendo forse non ha tutti i torti, sapete?
Square Enix nei guai con loot box e Final Fantasy XV
Gioca col fuoco e prima o poi rimarrai scottato. Ecco la lezione imparata dalla stragrande maggioranza dei publisher in merito alle loot box e al gioco d’azzardo. Gli ultimi furbetti colpiti sono i giappi di Square Enix, che oltre ad aver perso ben 33 milioni di dollari nel corso del 2018, dovranno rimuovere entro la fine dell’anno ben 4 app dagli store mobile. Parliamo di Mobius Final Fantasy, Kingdom Hearts Union X, Final Fantasy Brave Exvius e Dissidia Final Fantasy Opera Omnia.
Se vivete in Belgio, sappiate che entro due mesi non avrete più la possibilità di giocare a questi titoli. Non che sia una grave perdita, eh, ma è sempre meglio saperle le cose. E chi ci ha speso soldi? Si attacca. Square non ha intenzione di modificarli solo per voi. Li tirano semplicemente via e chissene frega degli utenti paganti.
Final Fantasy XV
In un modo simile, ovvero stupido, è stata annunciata la cancellazione di tre episodi DLC per Final Fantasy XV. Lunafreya, Aranea e Noctis non vedranno più la luce e a concludere il pacchetto contenutistico ci penserà l’Episode Ardyn, disponibile a marzo del prossimo anno. Questo a seguito delle dimissioni di Tabata, game director, desideroso di avviare una software house propria.
Improvvisamente, dunque, la Royal Edition diventa l’edizione definitiva. Bel modo di fottere i fan e mettere la pietra tombale su uno dei FF più deludenti degli ultimi anni, non trovate? In ogni caso buona fortuna a Tabata. Ci auguriamo che riesca a sistemare quella maledetta telecamera un giorno.
A Chicago arriva la tassa sugli acquisti da PSN
Brutta roba vivere negli USA di recente. Tra femministe, sparatorie, censure e altre schifezze le persone normali conducono un’esistenza piuttosto miserabile. Questo viene aggravato dal fatto che persino per divertirsi bisogna pagare delle tasse. Attiva dal 1993, la tassa sul divertimento pesa sulle spalle dei cittadini che vogliano acquistare cibo, bevande, servizi ai bar, ristoranti, cabaret, o altri luoghi pubblici come sale ballo e discoteche.
Non solo, ma dal 2015 a Chicago la pagano anche gli utenti di Steam e Netflix. Non contenta, l’amministrazione democratica ha inserito il PlayStation Network nella lista dei beni d’intrattenimento tassabili. 9% sul totale. Così, per rendere ancora meno allegre le vite dei suoi concittadini in possesso di una PS4, già nell’occhio del ciclone per l’assurda censura di moltissimi titoli giapponesi.
L’unica consolazione è che lì le armi non sono tassate né difficili da reperire. Almeno se gli viene voglia di farla finita non devono aspettare mesi e sganciare altri dollaroni. Che mondo triste.