Tomba Special Edition – Recensione | Serviva un remake

In Italia lo abbiamo conosciuto come Tombi, ma quello non era il suo vero nome. Ecco quindi che Tomba torna finalmente con una Special Edition su PC Windows tramite Steam, PS5 e Nintendo Switch (per il momento niente Xbox) e, per fortuna, ha integrato un po’ di modernità. Gli anni però sono passati, e i gusti dei giocatori sono piuttosto diversi rispetto a quelli in voga durante l’epoca della prima PlayStation.

Nel gioco vestiamo i panni di Tomba, lo storico personaggio dai capelli rosa, lanciato nell’impresa di recuperare un braccialetto donatogli dal nonno, affrontando nel frattempo un esercito di Maiali Malvagi. Non c’è chissà che storia, e francamente non se ne sente troppo la mancanza considerato lo stile di gioco. I personaggi con cui interagiremo sono però piuttosto particolari, e alcuni di essi rimangono sicuramente nella memoria.

Tomba Special Edition rientra nella categoria degli action adventure a scorrimento orizzontale, prendendo quindi tanti elementi da innumerevoli generi, dai platform ai metroidvania, condendo il tutto con una progressione quasi da gioco di ruolo. L’impostazione grafica è 2,5D, con la capacità di muoversi tra primo piano e sfondo, cosa che arricchisce in modo interessante sia l’esplorazione che le possibilità offerte dal particolare level design.
Naturalmente, nel corso dell’avventura potremo contare su un buon numero di armi e strumenti, dai boomerang ai ganci, che incrementeranno progressivamente le nostre opzioni di movimento in pieno stile metroidvania. Bene quindi che i controlli siano ancora precisi come un tempo, con movimenti aerei, uso di liane, lanci di maiali e salti sorprendentemente lunghi.

Tomba Special Edition è zeppo di dettagli più o meno nascosti che meritano di essere scoperti, e che spingono a immergersi nell’esplorazione, legati ad un sistema ad Eventi piacevole da approfondire.

Così come ai tempi del lancio originale, alcuni enigmi sono rimasti ancora oggi poco riusciti e fin troppo astrusi. Sul finire del gioco, in particolare, ci sono dei puzzle che hanno a che fare con degli oggetti dorati che richiederanno forse di fare un giro su YouTube per trovare la soluzione. E purtroppo non è l’unico caso del genere: Tomba! è un gioco sviluppato in tempi molto diversi da quelli attuali, e questo si riflette sia nella struttura che nelle aspettative che gli sviluppatori avevano nei confronti dei giocatori, aspettative che oggi sarebbero considerate fin troppo elevate.

A mitigare il livello di difficoltà ci pensa una nuovissima funzione Rewind introdotta in questa edizionem che garantisce un bel po’ di elasticità in più e riduce sensibilmente il grado di frustrazione tipico dei videogame dei tempi andati.
Altro importante accorgimento tra i quality of life è la possibilità di salvare i progressi in qualsiasi momento, un elemento che rende il gioco molto più accessibile per le nuove leve.

Accettabile
Tirando le somme, Tomba! è ancora un platformer bizzarro e affascinante, carico di personalità, che però sente sulle spalle tutto il peso degli anni. Dal punto di vista meccanico non è stato svecchiato in alcun modo, ma gli sviluppatori hanno aggiunto un paio di quality of life che riducono la generale difficoltà e mitigano il senso di frustrazione in cui potrebbero incorrere i giocatori moderni.
Detto questo, anche se alcune scelte di design possono essere snervanti e il backtracking non è proprio il massimo, il gameplay di base resta sufficientemente piacevole. Resta comunque importante essere consapevoli delle imperfezioni e delle profonde differenze con i videogame moderni, con tutto ciò che ne consegue.

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