Per quanto ci siano molti videogame che parlano di tematiche attuali come il terrorismo, pochissimi affrontano l’IRA irlandese. Forse è lo stesso motivo per cui non si tocca l’estremismo islamico, magari sono argomenti troppo spinosi. In qualche modo la mafia può essere disturbata quando lo si desidera. E’ un concetto troppo ampio, troppo diffuso, dà fastidio a tutti e di conseguenza non dà fastidio a nessuno. Ma il terrorismo dell’IRA, proprio come quello islamico, è un discorso diverso.
The Fidelio Incident non è ambientato in Irlanda, ma ci parla del rapporto di due esseri umani con l’IRA. Esseri umani, non soldati né teppisti. Persone.
The Fidelio Incident
Il gioco ha inizio quando, in volo con nostra moglie, perderemo il controllo del velivolo, precipitando rovinosamente tra le coste ghiacciate dell’Islanda. Il piccolo aereo si è spezzato a metà, separando Stanley da Leonor. Ripresi i sensi dovremo metterci alla ricerca della donna, nella speranza che il freddo non abbia la meglio.
Avanzando tra geyser e sentieri montani, Stanley farà del proprio meglio per recuperare le pagine del diario di Leonor. E’ necessario perché lì sono contenute informazioni scottanti sull’identità dei due personaggi. C’è la loro storia, dal momento in cui si sono incontrati e più o meno fino al presente.
L’espediente ci permetterà di scoprire la trama che, come dicevamo, parla anche del terrorismo irlandese.
The Fidelio Incident – Trailer di lancio
Sia Stanley che Leonor sono in qualche modo legati all’IRA. Ovviamente non vi dirò perché o in che modo per evitare spoiler.
Il pilastro portante è il rapporto con il senso di colpa, che viene qui toccato in maniera diversa rispetto a quanto abbiamo visto in passato. Dear Esther è stato probabilmente il gioco più toccante che abbia affrontato il tema. Qui le cose non vanno allo stesso modo: Stanley è profondamente innamorato della moglie, è determinato a salvarla.
La narrazione conta sulla stellare interpretazione dei due doppiatori, che recitano in maniera impeccabile. C’è un fortissimo senso di trasporto, un’immedesimazione totale. L’accento irlandese è perfetto, coerente con le storie che leggeremo nel diario di Leonor.
Sia la qualità dei testi che delle voci è altissima, ed è un peccato che gli sviluppatori abbiano rovinato tutto con un gameplay assolutamente banale. The Fidelio Incident sarebbe stato perfetto come avventura interattiva. La storia era sufficiente a intrattenere e a stuzzicare l’interesse dei giocatori, non serviva altro.
Cercando di puntare a un pubblico più ampio, i ragazzi di Act 3 Games hanno invece creato un puzzle adventure lento e dalle meccaniche noiose.
Attraverso una visuale in prima persona esploreremo delle aree che non danno comunque una reale libertà di movimento. Il freddo islandese porterà Stanley a congelare rapidamente, se lontano da una fonte di calore. I rottami in fiamme dell’aereo, geyser naturali e getti di vapore caldo ci aiuteranno a sopravvivere. In pratica potremo spostarci per tempi molti ridotti prima di morire assiderati.
The Fidelio Incident: il nostro aereoplano in fiamme
Dovremo anche risolvere dei puzzle, tutti comunque estremamente semplici. Questi avranno a che fare nella quasi totalità dei casi con delle valvole da aprire e chiudere per regolare i getti di aria calda. Con essi potremo liberarci da insetti pericolosi o eliminare ostacoli sul nostro percorso.
Il livello di difficoltà è comunque bassissimo, quasi inesistente. Non c’è alcun tipo di gratificazione nella risoluzione degli enigmi, non rappresentano una sfida reale. E’ chiaro che gli sviluppatori volessero inserire una componente ludica senza però avere idee valide alla base. Il risultato è deludente.
A peggiorare le cose ci pensano i controlli, che non possono essere personalizzati. Utilizzando un controller poi le cose peggiorano, dato che la velocità di rotazione della telecamera tramite stick destro ha una lentezza che induce depressione.
Sarebbe stato sufficiente dare la possibilità di regolarne la velocità dalle opzioni. Peccato.
La direzione artistica del gioco è sufficiente. Buona parte del merito va ad Unreal Engine 4, che aiuta tantissimo con rifrazioni ed effetti particellari. In termini di varietà non aspettatevi un Journey o roba simile, siamo molto lontani.
Molto valida infine la colonna sonora.
The Fidelio Incident: una delle valvole…
The Fidelio Incident sarebbe potuto diventare un’ottima avventura interattiva, ma gli sviluppatori hanno rovinato tutto con un gameplay noioso e in assoluto non sufficiente.
La storia è bella, originale, scritta bene e recitata in maniera ineccepibile. I due interpreti sono coinvolti, l’accento irlandese è fantastico, la partecipazione è sentita.
La maniera di affrontare le tematiche proposte è a cavallo tra quanto abbiamo visto in Dear Esther e quanto proposto in prodotti come Firewatch. Va più che bene.
Resta un videogame consigliato se volete una bella storia di circa 90 minuti, ma probabilmente potrete gustarvelo di più guardando una sessione completa su YouTube.