Da ormai qualche mese a questa parte è diventato praticamente impossibile acquistare un PC da gaming completo. Il motivo principale è la cronica mancanza di schede video sul mercato, su tutte le principali fasce di prezzo. I segmenti più interessati sono in particolare la fascia enthusiast, alta e media, mentre si riesce ancora a trovare qualcosa in fascia bassa ed entry level. Che cosa sta succedendo, e quando potremo tornare a comprare una scheda video PC su Amazon o nel negozio sotto casa, senza imbatterci nei prezzi assurdi di questo presente?
Nessuna scheda video da comprare per PC: le cause
Esistono due principali motivi per cui i prezzi delle schede video sono alle stelle. Il primo è la pandemia, che ha determinato una carenza di materie prime e di componenti elettroniche. Non dobbiamo per forza guardare il mercato delle schede video per rendercene conto: PS5 e Xbox Series continuano ad essere quasi introvabili, con tantissimi privati che cercano di speculare rivendendo a prezzi maggiorati. Le aziende produttrici di automobili hanno rallentato la produzione, perché incapaci di produrre computer di bordo e sensori.
Il secondo motivo è naturalmente il mondo del mining, tornato all’arrembaggio a causa dell’impennata nel valore delle criptovalute. In tantissimi sono alla ricerca di una scheda video per PC, sperando di potersi arricchire minando. E proprio il mining è il problema principale dei giocatori perché, se guardiamo i guadagni di AMD e Nvidia, è chiaro che si parla di record di vendite da mesi a questa parte.
Togliamoci quindi dalla testa che la produzione di schede video PC si sia interrotta: procede a rilento, è vero, ma tutto quello che viene prodotto viene venduto, spesso in modi poco etici. Il mining è infatti un fenomeno molto più vasto di quanto molti di noi possano pensare.
Tanti credono che i miner siano individui singoli, che acquistano una scheda video con cui ottengono criptovalute dal PC di casa. Questo sicuramente avviene, ma non è il grosso del mercato. Il mining vero è quello composto dalle grosse aziende, quelle in grado di comprare stock di migliaia di schede, che mettono a lavorare 24 ore al giorno all’interno di mining farm che generano milioni di dollari. Questi compratori non hanno bisogno di acquistare la scheda video del produttore X come Asus, Gigabyte o EVGA. Invece, riescono ad acquistare direttamente die e processori grafici, intorno a cui sviluppano schede video ottimizzate per il mining, con firmware altrettanto ottimizzato. Il noto youtuber Linus riporta come la stessa Nvidia abbia venduto larghi stock di processori direttamente ad aziende di questo tipo. C’è insomma la possibilità di guadagnare, per ogni singolo chip, molto più di quanto stimato nei listini ufficiali.
Mentre le grandi aziende attingono direttamente dai produttori, c’è anche una fetta intermedia del mercato, composta miner con una decina, ventina di schede video che lavorano in parallelo, ricavando comunque cifre interessanti. In questi casi parliamo di soggetti che fanno spesso ricorso a bot e programmi per acquistare in automatico le schede video che arrivano sulla rete. Sono programmi che – ad esempio – possono aggiornare a ripetizione la pagina Amazon di una determinata scheda video PC, o cercano una certa voce su eBay, acquistando automaticamente il prodotto appena diventa disponibile. L’utente medio, naturalmente, non ha modo di ribattere con metodi altrettanto efficaci, dovendo far ricorso a sistemi di notifiche che non garantiscono alcun risultato. Teniamo presente infatti che, anche attivando le notifiche sulla disponibilità, saremmo comunque vincolati dalla mail spedita dal venditore, ed eventualmente dai tempi di attesa del nostro smartphone, qualora non fossero abilitate le notifiche push.
Nvidia, ovvero mentire con stile
Di recente Nvidia ha comunicato la propria intenzione di andare incontro ai giocatori. La sua soluzione è produrre schede video ottimizzate per il mining da PC, in modo da attrarre i miner scoraggiando l’acquisto delle schede tradizionali. Questa tuttavia è solo la dichiarazione ufficiale dell’azienda, che non ha assolutamente nulla a che vedere con la realtà dei fatti. Chiunque abbia un minimo di comprensione del processo produttivo di una scheda video per PC comprenderà come Nvidia stia solo cercando di massimizzare i propri guadagni. Al tempo stesso, sta giustificando le proprie azioni agli occhi delle masse meno informate. Vediamo perché.
Com’è facile intuire dai dati tecnici rilasciati da Nvidia, le nuove schede da mining sono in realtà delle RTX modificate. Non sono delle schede che l’azienda sta costruendo “in più”. La provenienza di queste schede è esattamente la stessa di una scheda video per PC da gaming. Nvidia non può mettere in piedi delle fonderie per produrre chip in stile Foxconn, specialmente per schede di questo tipo. Il mercato del mining è infatti molto più incerto rispetto a quello del gaming, e investimenti di milioni in questo campo, in questo momento, sarebbero rischiosi. Nvidia sta quindi castrando una sfilza di schede video dedicate al gaming, magari quelle che avrebbero occupato le fasce di mercato più basse. Sta, a tutti gli effetti, producendo meno schede video da gaming, in modo da creare hardware dedicato per i miner. In questo modo potrebbe incrementare i propri guadagni. In teoria.
Un grande elemento che forse stiamo dimenticando è infatti la fase della rivendita. Quando nel 2018 esplose la bolla del mining, il mercato fu inondato da schede video usate a prezzi stracciati. Il piccolo e medio miner infatti trae profitto non solo dalle criptovalute, ma anche dalla rivendita delle schede video, una volta che si prospettano soluzioni migliori. Con le schede da mining tutto questo non sarà possibile. Parliamo di hardware che avrà mercato solo per un certo periodo, e che non potrà essere rivenduto. Non avendo un’uscita video sono schede inutili per i giocatori, e gli stessi miner non le acquisterebbero perché meno convenienti rispetto alle nuove soluzioni. In pratica Nvidia sta producendo meno schede video per i giocatori, ammazzando il mercato dell’usato e creando un nuovo segmento di rifiuti elettronici che, nella maggior parte dei casi, non verranno smaltiti.
C’è poi l’altra presa in giro, quella che riguarda la scheda video PC RTX 3060. Nvidia ha nuovamente voluto fare un gioco di PR, dichiarando che la scheda sarebbe arrivata solo nelle mani dei giocatori e non in quelle dei miner. Questo grazie a nuovi driver che ridurranno drasticamente la capacità di mining della scheda. Peccato solo che questo non avvenga con tutte le criptovalute ma solo con Ethereum. Ed Ethereum, pur essendo la valuta più minata con le schede video da gaming, non è l’unica criptovaluta. Ne esistono altre, tantissime altre. La soluzione di Nvidia è un triste tentativo di salvare la faccia, lavoro di PR da manuale.
Comprare una scheda video nel 2021
Nonostante la difficile situazione, comprare una scheda video per PC a un prezzo ragionevole nel 2021 è ancora possibile. Possibile, non facile, e non senza scendere a qualche compromesso.
Quello che possiamo fare è adoperare i mezzi a nostra disposizione, siano essi in rete o meno. Andiamo a vedere tutte le nostre possibili opzioni.
AMD e disponibilità a giorni fissi
AMD sta cercando di andare incontro ai giocatori con le sue schede RX 6700XT. Questo modello offre prestazioni in raster a metà fra una RTX 3060 Ti e una RTX 3070 (per informazioni più dettagliate potete visitare la nostra pagina dei benchmark). Potranno essere acquistate direttamente dal sito ufficiale di AMD, con rifornimenti che arriveranno ogni settimana a partire dal 18 Marzo. AMD dovrebbe comunicare in anticipo quando le vendite avranno inizio, un po’ in stile Xiaomi. Se siete interessati all’acquisto di una scheda video PC di fascia media vi consigliamo quindi di seguire gli aggiornamenti della compagnia attraverso Facebook o altri canali ufficiali.
Il problema principale, utilizzando questo metodo, è che potrebbero verificarsi congestioni dei server, sito inaccessibile e molto altro ancora. Non sappiamo ad esempio quante schede video saranno disponibili per ciascun mercato, né se i sistemi di protezione saranno in grado di impedire l’acquisto ai bot. C’è comunque anche un lato positivo: AMD ha autorizzato i propri partner a utilizzare lo stesso sistema di vendita, contemporaneamente. Potremo quindi accedere ai siti degli altri produttori, cercando di trovare una scheda video disponibile che faccia al caso del nostro PC. I partner di AMD che aderiranno al programma sono Asrock, Asus, Gigabyte, MSI, Power Color, Sapphire, XFX e Yeston. Non si elimina del tutto il problema, ma si aprono più strade e più possibilità per l’acquisto.
Prenotazione su sito ufficiale EVGA
Un’altra opzione sono le prenotazioni attraverso il sito ufficiale di EVGA. Attenzione: questa non è una prenotazione della scheda, ma state prenotando il diritto di acquisto. Spieghiamo.
Dopo aver registrato un account potrete scorrere i prodotti e spuntare la voce Auto Notify. Quando sarà il vostro turno, EVGA vi manderà una mail, annunciandovi che, se lo desiderate, potrete acquistare la scheda video selezionata per il vostro PC. Dal momento in cui ricevete la mail avrete 8 ore di tempo per acquistarla, poi la vostra prenotazione scadrà e si passerà alla persona successiva. In pratica state prenotando una finestra di acquisto in cui non dovrete competere con nessuno. Le code per le diverse schede sono variabili, e sono in assoluto piuttosto lunghe. Tuttavia è una maniera sicura per mettere le mani su una scheda video a un prezzo ragionevole, quando sarà disponibile.
Negozianti locali
I negozianti locali rappresentano un’opzione che è bene valutare. Alcuni negozianti acquistano le schede video a un prezzo già maggiorato dai distributori, che a loro volta potrebbero acquistare a un prezzo maggiorato dal produttore. Non c’è modo di sapere chi sia il colpevole, ma è probabile che ognuno voglia guadagnare il più possibile dalla situazione. Il nostro consiglio è di recarvi presso un negoziante locale, informarvi sul prezzo e, se la cifra non si discosta troppo da quella ufficiale, procedere con una prenotazione. Fate attenzione, perché nella maggior parte dei casi il negoziante non potrà dirvi quando la scheda sarà disponibile. Si tratta quindi di lasciare un acconto su un prodotto che – realisticamente – attenderete mesi prima di portare a casa. Parlate, chiaritevi, assicuratevi di poter recedere dalla prenotazione qualora la scheda video per il vostro PC non arrivasse entro un paio di mesi. Non lasciate nulla al caso, tutelatevi.
Accettate temporaneamente i 1080p
Per minare criptovalute è necessario avere una scheda video per PC con almeno 4GB di memoria video, dotata di buone prestazioni. Per questo motivo, alcuni modelli, per il momento, non sembrano essere stati colpiti dalla ressa dei miner. È infatti possibile reperire alcune schede di fascia entry level e fascia bassa, con cui potremo giocare a risoluzione Full HD, o 1080p. I prezzi potranno essere maggiorati rispetto al normale, dato che molti giocatori stanno optando per tali soluzioni, e la disponibilità è limitata. I modelli da tenere in considerazione sono, in ordine di prestazioni:
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Tenete presente che ciascuno di questi modelli può attualmente essere acquistato online sia su eBay (abbiamo inserito i link, ma assicuratevi che i feedback siano positivi) che attraverso rivenditori locali. Di nuovo, vi invitiamo a parlare con i negozianti, chiarendo eventuali tempistiche, prezzi e disponibilità di tali soluzioni.
Non comprate una scheda video dedicata
Una ulteriore soluzione è non comprare una scheda video dedicata, ma affidarsi ai chip integrati dei processori per PC AMD Ryzen serie G. Questo vi permetterebbe di giocare adeguatamente a risoluzione HD, o 720p, spingendovi in alcuni casi a 1080p. Naturalmente dovrete compiere dei sacrifici in termini di framerate o di effettistica. Questa vuole essere una soluzione per chi gioca solo a prodotti molto leggeri come Fortnite e videogame indie. Può essere anche un’opzione temporanea per chi vuole costruire un PC da gaming rinviando l’acquisto di una scheda video, accettando di giocare per il momento con una grafica entry level. In questo caso l’unica opzione sono i processori AMD Ryzen equipaggiati con soluzioni Vega. Dovreste poter reperire senza troppe difficoltà i modelli:
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Considerazioni finali
Il periodo purtroppo è quello che è, ed è improbabile che la situazione migliorerà nel prossimo futuro. L’impennata del valore delle criptovalute è probabilmente una bolla che prima o poi esploderà. Allora il mercato potrebbe venire invaso da schede video per PC a basso costo, che faranno la felicità di tanti giocatori. Allo stato attuale delle cose però, per il momento non è possibile prevedere quando ciò accadrà. Per il momento quindi stringiamo i denti, e teniamo presente che esistono tante alternative. Poco per volta è probabile che sia Nvidia che AMD incrementeranno la fornitura di chip, in maniera tale da andare incontro alla domanda. Questo non potrà avvenire dall’oggi al domani, dunque ciascun giocatore dovrà fare del proprio meglio per arrangiarsi.