[Recensione] Z Steel Soldiers – Macchine da Guerra o Vuoti a Perdere?

Data di Uscita 01/09/2014
Piattaforme PC Windows, Android
Versione recensita PC Windows

Remake del seguito di Z, un videogioco di genere RTS (Real Time Strategy) del 1995, seguì appunto Z Steel Soldiers nel 1996, ora come allora opera dei The Bitmap Brothers, ma senza la presenza dei due fondatori che lasciarono il team nel 2004. Novità principale in questa nuova edizione è la grafica 3D, sempre con vista dall’alto ma con telecamera giroscopica e zoom.

Z Steel Soldiers – Macchine da Guerra o Vuoti a Perdere?

Come in ogni buon vecchio RTS ci viene proposta una situazione in cui più contendenti fanno di tutto per annientarsi a vicenda. In questo caso le due fazioni sono in guerra da molti secoli, poco importa il tempo poiché non si tratta di umani, bensì di robot.
L’introduzione, come pure le sequenze di intermezzo tra le varie missioni, sono composte da una serie di disegni stile “comic” con narrazione vocale. Il contenuto di queste è sempre ironico, divertente e bene interpretato, anche nella versione in italiano.

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Uno humor simile a quello di Bender di Futurama rende i dialoghi fra i personaggi, tutti con una loro caratterizzazione – il comandante delle nostre truppe ricorda da vicino il sergente istruttore di Full Metal Jacket -, spesso spassosi.
Dopo una introduzione nella quale i due comandanti supremi firmano uno storico trattato di pace, ha inizio la campagna principale. Infatti la vicenda del trattato, viene presa poco seriamente dal nostro ufficiale capo. Accendendosi un altro sigaro, si prende gioco della conferenza appena trasmessa in TV, poiché è convinto che nulla cambierà davvero.
Detto fatto, il boss ci spedisce in una missione di recupero e, manco a dirlo, dopo pochi passi a zonzo nella mappa alla ricerca di due nostri commilitoni, scoppia uno scontro a fuoco.

Dopo un veloce tutorial che ci fa fare pratica con i comandi – e che in sostanza ci mostra come si possa distruggere ogni oggetto sulla mappa di gioco – non resta che scegliere la missione ed entrare in azione.
Come nei classici RTS avremo da subito a disposizione una campo base con alcune unità: alcuni assaltatori e qualche droide costruttore/riparatore, oltre ad un certo budget da spendere nella produzione di unità o di strutture, inizialmente fissato a diecimila crediti. Ovviamente prima di poter ottenere nuove unità, dovremo costruire l’apposita fabbrica, una volta ottenuta una pattuglia sufficientemente numerosa, potremo partire con l’esplorazione dei dintorni e l’esecuzione degli obbiettivi di missione.

Ogni opzione ed azione del gioco è controllabile da joypad, basteranno pochi minuti di pratica per avere tutto sotto controllo. Chi preferisse la combinazione mouse-tastiera potrà farlo, ma i tasti e i pulsanti del mouse non sono purtroppo configurabili.
La meccanica di gioco è semplice: click su un’unità per prenderne il controllo, doppio click per comandare tutte le unità dello stesso tipo. Per gestire la produzione degli edifici invece, dopo averci cliccato per prenderne il controllo, dovremo semplicemente tenere premuto RB (controller Xbox 360 ) per fare aprire un menù di opzioni e, tramite la levetta sinistra, evidenziare l’unità o la struttura desiderata. Nel caso delle strutture, queste andranno posizionate sulla mappa, ovviamente all’interno di uno spazio da noi controllato.
Ogni mappa è divisa in settori, per assumerne il controllo dovremo toccare dei pilastri colorati all’interno di ognuna di esse.
Le mappe del gioco, pur avendo diverse peculiarità quali ponti, specchi d’acqua, rocce ed ostacoli vari, sono visivamente molto spoglie di dettagli. In pratica quello che più le differenzia tra loro sarà il colore del terreno.
Anche le missioni sono di tipo classico: cerca e distruggi, raccogli informazioni o recupera oggetti da riportare al campo base, trova e salva, difendi la postazione e via dicendo. Nulla di particolarmente innovativo insomma.
Grafica, effetti sonori e musiche di accompagnamento non spiccano nel design o nella composizione.

Conclusioni
Riproponendo un genere che ha fatto la fortuna di alcune software house, in un oramai lontano passato, ci si sarebbe potuti aspettare molto di più Da Z Steel Soldiers. Il gioco non solo non aggiunge nulla a quanto già visto, ma non si avvicina neppure alla qualità generale di altri titoli. Forse il livello del budget, forse la mancanza di idee innovative, comunque nel complesso la sensazione di un videogioco mediocre non ci abbandona mai. Fatta eccezione per le simpatiche scene di intermezzo, il gameplay non è abbastanza vario da garantire un prolungato interesse, ma sopratutto non è granché divertente né tantomeno appagante. Facciamo presente che il gioco è disponibile per smartphone, unità portatili e amenità simili. Per quel tipo di mercato, Z Steel Soldiers può presentarsi come un giocone, guadagnando diversi punti. Ma su PC fa la magra figura di videogioco che verrà presto dimenticato.
+ Ironici e divertenti situazioni e personaggi
+ Semplice da controllare
+ Alcune frenetiche ed impegnative fasi di gioco
– Visivamente bruttino
– Privo di innovazioni nel gameplay
– Ogni aspetto del gioco non va oltre la mediocrità


Metascore /100
Z Steel Soldiers | Steam | 10.99€

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