[Recensione] Transformers: Devastation – Effetto nostalgia

Data di Uscita 6 Ottobre 2015 Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4, One Versione recensita PS4

Dopo il deludente Transformers Rise Of The Dark Spark, uscito in contemporanea con il quarto film al cinema, Activision si è rimboccata le maniche e ha chiesto aiuto al talentuoso team di sviluppo Platinum Games, autori dell’eccellente saga di Bayonetta e del tanto amato/odiato reboot di DmC, per riportare in auge il marchio dei Transformers.

Transformers: Devastation

Il team di sviluppo ha scelto il setting della prima serie degli Autobot, andata in onda a metà anni ottanta, realizzando una trama abbastanza semplice e per certi versi banale. Megatron, leader dei Decepticon, ha scoperto un antico manufatto nelle profondità del suolo terrestre, che racchiude il potere di trasformare il pianeta Terra in Cybertron, luogo da cui provengono entrambe le fazioni dei robot giganti.
Spetterà a Optimus Prime ed ai suoi fedeli Autobot fermare il piano malvagio di Megatron e mantenere la pace sul pianeta azzurro.

Transformers Devastation può essere considerato come un piccolo free-roaming, all’interno del quale potremo muoverci liberamente raccogliendo i classici collezionabili, equipaggiamenti e molto altro. Tra una missione e l’altra avremo la possibilità di cimentarci nelle quest secondarie, utili per ottenere l’armamento migliore; la difficoltà di tali missioni sarà in generale piuttosto elevata, dunque non sempre riusciremo a completarle al primo tentativo.

Durante gli attacchi melee ciascun personaggio può dare inizio ad una serie complessa di combo, basata sul tempismo e sulla pressione sequenziale di tasti. Se effettueremo una schivata la nostra chain di colpi si interromperà; se invece questa verrà eseguita con un timing perfetto si attiverà un rallentamento dell’azione, utile per riprendere il nostro combattimento.
Oltre agli attacchi da mischia gli autobot potranno utilizzare armi a distanza, rendendo il tutto molto più simile a un third person shooter. Sarà inoltre possibile sfruttare un’abilità per trasformare i diversi robot nella loro forma speciale personale. In questi francenti potremo infliggere danni maggiori a conclusione di una combo, rompere gli scudi dei nostri avversari o raggiungere zone della mappa inaccessibili nella forma di robot.
Ogni Autobot è dotato di una mossa speciale disponibile una volta ricaricata l’apposita barra, che causerà un numero maggiore di danni ai nemici.

Concluso uno scontro potremo ricevere in maniera casuale degli oggetti da utilizzare per il potenziamento delle armi.
Tramite l’Ark, la base operativa degli Autobot, sarà possibile cambiare personaggio per affrontare le varie missioni, acquistare nuovi oggetti o armi con abilità o attributi differenti, oppure sintetizzarne di nuove combinandone alcune insieme. Sarà addirittura possibile creare nuovi item in maniera casuale tramite un apposito mini gioco.

Il comparto grafico in cel shading è stata una buona scelta da parte del team di sviluppo, in quanto rende i Transformers molto simili allo stile grafico del cartone animato anni ’80, dando quell’effetto nostalgia che non fa mai male. Il motore grafico riesce a gestire in maniera fluida i combattimenti, tuttavia dobbiamo lamentarci per i fondali poco ispirati, le strutture anonime, la varietà dei livelli deficitaria e in generale una mole di dettagli grafici che non sono paragonabili a quelli di un titolo della generazione corrente.
Per quanto riguarda l’audio sono stati coinvolti i doppiatori originali dell’edizione inglese.

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In sintesi
Transformer Devastation è senza ombra di dubbio il miglior capitolo videoludico del franchise grazie al buon lavoro svolto da Platinum Games. Buoni i risultati raggiunti per quanto riguarda la struttura semplice e immediata del gameplay, che sa divertire e intrattiene senza troppi problemi. Tuttavia il gioco presenta qualche carenza nel comparto tecnico e nella durata della campagna single player, che si aggira intorno alle 5-6 ore. La rigiocabilità è piuttosto bassa, a causa di una ripetitività di fondo che difficilmente saprà invogliare a una seconda tornata.
Valutazione scala 1/10

7.3
+ Il cel shading ricorda lo stile del cartone anni ’80
+ Gameplay immediato e fluido
– Comparto tecnico povero
– Campagna single player breve

*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*

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