Data di Uscita 24 Maggio 2016 | Lingua Italiano |
Piattaforme PC | Versione recensita PC |
Dopo aver giocato a lungo con il prodotto oggetto di questa recensione, viene da domandarsi come mai nessuno ci abbia pensato prima, perché Total War Warhammer è con ogni probabilità il miglior Total War di sempre, ma anche uno dei migliori giochi tratti da Warhammer di cui abbiamo memoria. Dimentiamo le ambientazioni storiche dei vari Rome, Attila, Shogun e compagnia e lasciamo spazio a un fantasy che cambia del tutto le carte in tavola, sorprendendo i giocatori di vecchia data con meccaniche finalmente rinnovate eppure ancora solidissime, e affascinando tantissimi nuovi giocatori che non possono davvero lasciarsi sfuggire un titolo simile. La perfezione? Non esattamente, ma un’offerta senza dubbio variegata e contenuti a bizzeffe per tutti gli amanti della strategia più elaborata.
Cominciamo la nostra analisi.
Total War Warhammer
Come nella migliore tradizione di questo franchise, Total War Warhammer è uno strategico in tempo reale decisamente complesso e stratificato nelle meccaniche, che richiede impegno, tempo e dedizione, ma che sa regalare tantissime soddisfazioni. Le parole d’ordine sono in questo caso innovazione, varietà e fantasia: eliminato del tutto l’elemento storico/realistico, Total War Warhammer può prendersi delle libertà che non si fermano certo al comparto visivo, ma che hanno invece un impatto notevolissimo sulle partite vere e proprie.
Le campagne in cui potremo dilettarci includono ovviamente gli esseri umani e i nani, in linea di massima le due razze più simili a quelle dei classici Total War, per quanto in questo caso potremo contare sull’uso della magia degli uomini e di armi e armature pesanti per quanto riguarda i nani.
I Greenskin (Pelleverde in italiano) e i vampiri sono invece molto diversi da quanto ci si aspetterebbe da un gioco di questo franchise. I primi otterranno dei bonus notevoli basati sul proprio morale: per incrementarlo sarà necessario creare il caos devastando le truppe nemiche. Se raggiungeremo un livello sufficientemente elevato, verremo ricompensati con un esercito addizionale controllato dalla CPU che combatterà al nostro fianco, ma se invece le nostre truppe non saranno particolarmente felici del nostro operato potranno ribellarsi, litigare tra loro e diminuire la nostra potenza effettiva sul campo di battaglia. In pratica si tratta di una razza totalmente votata all’attacco, meno “tattica” rispetto alle altre se vogliamo, più abbordabile da parte degli utenti meno esperti che vogliano semplicemente lanciarsi verso il massacro.
I vampiri funzionano invece in modo praticamente opposto: prima di invadere un territorio dovremo infatti corromperlo lentamente, trasformarlo da ciò che è in un luogo ospitale per la nostra razza. Ciò significa influenzare l’ambiente fino a renderlo cupo e tetro, di modo che la luce del sole non possa in alcun modo raggiungerci e ucciderci durante la conquista vera e propria. I vampiri sono con ogni probabilità la tazza più metodica tra quelle disponibili, ma anche quella che lascia più intravedere il potenziale di meccaniche innovative legate a uno strategico storico come Total War, più che pronto per un rinnovamento che non snatura in alcun modo il fascino originale del prodotto.
Dispiace un po’ ammetterlo, ma Total War Warhammer è un gioco che si presta parecchio al rilascio di DLC e contenuti addizionali che possano espandere ulteriormente le meccaniche e le possibilità offerte ai giocatori, e francamente non vediamo l’ora di scoprire cosa lo sviluppatore abbia in cantiere.
Il bilanciamento tra le razze è ottimo fin dal lancio: gli umani possono contare sulla diplomazia e sulla capacità di annettere al proprio esercito truppe aggiuntive, evitando di rischiare in scontri inutili e usando la politica per avvantaggiarsi sui nemici; i nani, sprovvisti di magia, hanno dalla loro l’ingegno e la capacità di costruire strumenti da guerra complessi, evoluti, godono di una resistenza notevole e sono decisamente pericolosi dalla distanza; i vampiri si trovano in una situazione bizzarra e, come accennavamo, rappresentano per l’appunto la classe più “tattica” tra quelle disponibili, ma anche una delle più piacevoli da utilizzare; per finire, i Greenskin sono totalmente votati all’attacco e stringere alleanze o tregue con loro sarà estremamente difficile.
Il sistema della diplomazia è più immediato che in passato, e in qualche modo riesce a rispettare il lore di Warhammer, con alcune razze più disposte verso altre.
Ciascuna delle armate potrà essere guidata da veri e propri eroi che si riveleranno a dir poco versatili in battaglia. Oltre infatti a lasciarli alla testa delle truppe potremo sfruttarli per indebolire gli eserciti avversari in missioni che ne valorizzino le particolari abilità, cercando ad esempio di uccidere un generale nemico o seminando il caos in un’intera regione. Si tratta in pratica di pezzi fondamentali sul nostro scacchiere, ciascuno dotato di skill, buff per l’intera armata e altro ancora. Discorso paragonabile per i generali, altrettanto importanti. Tutti i personaggi sono soggetti al classico level up, con la possibilità di acquisire nuove abilità o di potenziare quelle già disponibili.
Una sfilza di creature fantasy e mitologiche potranno assisterci nei combattimenti, allontanandoci ancora di più dallo stile classico di questa IP ed elevando Total War Warhammer a coraggioso messaggero di uno sperimentalismo che molte altre software house avrebbero temuto ed evitato.
I giocatori più dedicati perderanno senza dubbio parecchio tempo a leggere le varie descrizioni e a sperimentare tra tutte le opzioni che Total War Warhammer mette a disposizione, perché lo stacco con il passato è senza dubbio molto evidente e in moltissimi frangenti questo nuovo capitolo appare come un gioco del tutto rivoluzionario per la serie.
Bisogna considerare che il prodotto tende a snellire parecchio rispetto ai precedenti capitoli per quanto riguarda i dettagli più squisitamente gestionali. Il sistema di tassazione è stato molto semplificato, cosa che farà piacere ad alcuni ma che i fan di vecchia data potrebbero non apprezzare più di tanto; la diplomazia risulta più semplicistica, ma se ci ragioniamo un attimo capiremo che ciò è motivato dal lore su cui si appoggia Total War Warhammer, ha senso che determinati accordi risultino adesso quasi impossibili; conquistare territori non fornisce un ritorno diretto dal punto di vista economico, motivo per cui espandersi renderà paradossalmente più vulnerabili, aprendo il fianco al nemico.
Passando poi alla tecnica è ovvio che le animazioni di centinaia di unità a schermo necessitino di una certa potenza di calcolo, ma fortunatamente il motore grafico è scalabile senza problemi di sorta, e anche configurazioni non più recentissime riusciranno a far girare il tutto in maniera decente.
Conclusioni Total War Warhammer è senza dubbio uno dei migliori capitoli di questo franchise, se non il migliore in assoluto. Abbinare queste due IP ha portato innumerevoli e indiscutibili vantaggi, aprendo la strada a tante nuove meccaniche che siamo certi verranno ulteriormente approfondite ed ampliate nel corso dei mesi con il rilascio degli inevitabili DLC, che a questo punto non vediamo l’ora di provare. Total War Warhammer dà più spazio alla strategia e al combattimento piuttosto che alla diplomazia e alla gestione di tasse e risorse, ma se prendiamo il gioco per quello che è non possiamo che apprezzarne la coesione tra le parti e l’elevatissimo tasso di divertimento. Caldamente consigliato a tutti gli appassionati di strategici e anche a chi volesse provarne uno per la prima volta. Un lavoro eccellente! |
Valutazione scala 1/10 8.5 |
+ Due franchise che si sposano meravigliosamente + Tantissime nuove meccaniche + Razze molto diverse da giocare + Eroi e generali convincenti + Combattimenti solidissimi + Gratificante e divertente |
– Meno gestionale dei precedenti capitoli – Alcune piccole incertezze nell’IA |
*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*