Mafia 3 III nrs

Recensione: Mafia III – A Los Santos ci si diverte di più

Dopo essere stato atteso a lungo Mafia III è finalmente tra noi. L’attesa si è fatta sentire, più che altro per l’elevata qualità dimostrata dal secondo capitolo della serie.
Ancora una volta si tratta dell’interpretazione di 2K della formula ormai rodata da Rockstar Games con il suo Grand Theft Auto. Mafia ha da subito saputo distinguersi dai vari GTA lavorando molto più sul concetto di gang, una scelta sensata. E’ chiarissimo infatti che competere in maniera diretta con Rockstar sarebbe difficile per chiunque, dunque è giusto cercare soluzioni alternative. Questo lo sapeva THQ con Saints Row, ma lo sa anche 2K con Mafia. O almeno, lo sapeva.
Questa volta qualcosa non è andata per il verso giusto.

Mafia III

Uscita 07 Ottobre 2016
Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4, One
Versione recensita PS4
Prezzo al lancio 74,99€

Il primo impatto con Mafia III è eccellente. Il gioco si prende il suo tempo, ci inserisce nel contesto degli anni ’60 americani iniziandoci alla storia e ad alcuni dei personaggi principali attraverso scenette animate realizzate splendidamente. La grafica di gioco è il primo elemento che colpisce, grazie a una modellazione dei personaggi che ha del miracoloso in cutscene. La sincronizzazione col parlato e la realizzazione dei volti hanno dello straordinario. I primi superano le vette di L.A. Noire, i secondi non hanno moltissimo da invidiare a Beyond – Two Souls.
Fin da subito ci renderemo conto che gli sviluppatori hanno puntato parecchio sulla trama e sulla caratterizzazione dei personaggi. Fortunatamente tale attenzione perdura per tutta l’avventura, con frequenti scenette che narrano gli eventi. Il cast dei personaggi principali e comprimari è venuto fuori bene, merito anche di un setting storico che ci porta in un periodo degli Stati Uniti in cui il razzismo e la discriminazione erano all’ordine del giorno (una situazione in parte ancora presente in USA). Proprio il razzismo verso le persone di colore sarà uno dei leitmotiv principali dell’intera produzione.

Mafia III ha il merito di coinvolgere il giocatore da subito, almeno per quanto riguarda storia e setting. Ciò in cui si perde è invece il sistema di gioco vero e proprio.
La nuova produzione di 2K è afflitta da una ripetitività oltraggiosa. Saranno sufficienti una manciata di ore per vedere tutto ciò che il gioco ha da offrire, dato che le missioni principali consisteranno sempre in un “vai lì, uccidi il boss facendo strage di minion, affida il controllo della zona a un compagno, vai in un altro posto”. Non c’è alcun tipo di varietà, ed è davvero un peccato considerato l’impegno profuso nel rendere la storia il più possibile cinematografica. Si tratta in pratica di conquistare i diversi quartieri di una città strappandoli alla mafia italiana. Dopo le vittorie sui vari boss delegheremo qualcuno al controllo dell’area, ottenendo dei bonus nel gameplay in base alla persona scelta. I nostri “colleghi” dovranno essere gestiti in maniera intelligente: favorirne uno troppo a lungo porterà gli altri ad indisporsi nei nostri confronti e rischieremo di inimicarceli.
Trama e personaggi sono gli elementi più riusciti della produzione, mentre tutto il resto scade in una mediocrità che non ci saremmo mai aspettati da questo franchise.
E’ come se fossero mancate idee in fase di progettazione, dunque ben presto si dovranno fare i conti con la noia. Andare a far casino nel covo di una gang massacrando chiunque può essere divertente la prima volta, magari anche la seconda e la terza. Ma quando tutte le missioni sono identiche a parte la località in cui avvengono è inevitabile che la voglia di giocare passi.

mafia III

Aggiungiamo il fatto che gli sviluppatori non hanno implementato un sistema di spostamento rapido. Si è deciso invece di offrire delle scorciatoie per ottenere dei mezzi con cui muoversi più rapidamente, ma dovere ogni volta coprire ampie distanze sulla mappa solo per tornare al punto iniziale ed essere rimandati in Indokazstan non sarà l’attività più divertente a cui vi dedicherete nel weekend.

A peggiorare le cose ci pensano una sfilza di mancanze tecniche. L’intelligenza artificiale dei nemici è parecchio deficitaria. Nella maggior parte dei casi questi si limiteranno a restare dietro le coperture sparando ogni tot. Altre volte si faranno coraggio e avanzeranno verso di noi ignorando il fatto che li stiamo crivellando di colpi. E’ una situazione più o meno simile a quanto visto in The Division vanilla.

Le armi a nostra disposizione sono bene o male le solite di sempre, nulla di eclatante. Un minimo di originalità in più non avrebbe guastato, soprattutto considerato che le fasi shooting sono praticamente il cardine del gioco. Va detto che molte fasi delle missioni possono essere affrontate con una buona impronta stealth, che aggiunge un po’ di varietà e di scelta per il giocatore.

mafia III

Molto bizzarra la situazione sotto il profilo grafico. Mafia III riesce a offrire dei buoni scorci, ma solo sporadicamente. L’ambientazione degli anni ’60 è stata riprodotta decisamente bene, camminare per le strade ci darà spesso la sensazione di trovarci in una città viva, con i propri ritmi tra civili impegnati nelle varie faccende quotidiane.
Poi ci ritroveremo a camminare per scenari spogli e squallidi, che viene difficile credere siano stati realizzati durante questa generazione. L’elemento più imbarazzante è il cielo, che a volte ha meno forme di quanto avveniva sulla prima PlayStation. E’ strano, perché da una parte abbiamo sequenze animate splendidamente, dall’altra elementi che sembrano vecchi di 20 anni.
Tra le altre cose abbiamo notato una situazione “particolare” con le illuminazioni. Gli sviluppatori hanno evidentemente sbagliato sul bilanciamento della luminosità. Nel probabile tentativo di emulare un HDR ci saranno molti frangenti (al mattino e al tramonto) in cui il sole ci abbaglierà risultando fastidioso e rendendo la grafica “plasticosa”. Se proveremo a ridurre la luminosità andrà tutto bene, almeno fino alla notte successiva, dove lo schermo diventerà praticamente nero.
Abbiamo provato il gioco sia su una TV da gioco (modalità gaming e film) che su un monitor PC IPS. Pur con margini minori sul monitor PC, il problema sussisteva in entrambe le situazioni. Il nostro consiglio è di accettare i bagliori eccessivi piuttosto che affrontare la notte tra vicoli immersi nel buio pesto.

mafia III

Ultima problematica riguarda i glitch. C’è tutto quello che è lecito aspettarsi da un open world, con collisioni imprecise e soprattutto compenetrazioni poligonali. Queste ultime sono al momento il problema più seccante. Non ci sconvolgiamo quando camminando per strada il nostro braccio attraversa una signora che si fa i fatti suoi, ma appena la nostra vettura attraversa di netto un intero edificio cominciamo ad avere qualche titubanza. Esistono degli angoli precisi che, se presi, permettono di passare attraverso oggetti solidi, palazzi inclusi.
C’è inoltre il noto e fastidioso bug che a un certo punto ci porta a sfondare il piano del gioco precipitando nel vuoto. Lo abbiamo già visto in alcune produzioni open world recenti (pensiamo a The Division o ad Assassin’s Creed). In questi casi è necessario riavviare il salvataggio.
Sappiamo inoltre che alcuni utenti hanno avuto problemi di crash del software, ma nel nostro caso non se ne sono verificati. La versione della nostra copia girava su PlayStation 4.

In sintesi
Mafia III non è un buon gioco e non ci è possibile consigliarlo nemmeno agli appassionati del franchise. Aveva del potenziale e alcuni elementi sono stati sviluppati bene, come le cutscene e in generale l’ambientazione. La stessa trama, pur senza essere sconvolgente, si lascia seguire in maniera piacevole.
Tuttavia la vergognosa ripetitività dell’azione, l’intelligenza artificiale mediocre e le bizzarrie del comparto tecnico portano questo prodotto una spanna sotto la concorrenza.
Continuate a girare per le lande di Grand Theft Auto, è più saggio.
Valutazione scala 1/10

6.0
+ Affascinante riproduzione del setting
+ Cutscene di qualità sopraffina
+ Storia gradevole
– Definirlo ripetitivo è essere buoni
– Intelligenza artificiale mediocre
– Graficamente troppo altalenante
– Bug e mancanze tecniche

*Recensione basata su una copia acquistata dalla redazione*

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