jotun

[Recensione] Jotun – Verso il Valhalla

Data di Uscita 29 Settembre 2015 Lingua Italiano
Piattaforme PC, Mac, Steam OS Versione recensita PC

In ambito videoludico trattare tematiche come religione e mitologia senza scadere nella parodizzazione, semplificarne eccessivamente gli elementi portanti così come costruirci sopra una degna trama non sono imprese di poco conto.
In pochi, come Apotheon e God of War, ci sono riusciti ed in effetti il background Olimpico si presta abbastanza bene alla frenesia dei combattimenti a suon di scudo e spada in un action adventure, allo stesso del mondo del culto norreno che però, almeno nel recente passato, non annovera titoli ad esso dedicati.
A tappare la falla ci pensa Jotun, action sviluppato dal team canadese Thunder Lotus Games, che promette di lanciarci direttamente nel cuore del mito nordico tra antiche forge runiche ed Yggdrasil, alla conquista del tanto agognato ma altrettanto lontano Valhalla.

Jotun

In Jotun il giocatore interpreta una donna vichinga, Thora, morta a seguito di un naufragio e a cui gli dèi hanno concesso una seconda chance per riscattarsi e raggiungere la gloria eterna nel luogo sacro dei combattenti.
L’obiettivo è trovare i sigilli che racchiudono i titani elementali chiamati Jotun e sconfiggerli per conquistarsi le grazie degli dèi, in un percorso simile alle celebri fatiche di Eracle.

La storia viene introdotta da una voce fuori campo che più avanti si alternerà a quella della protagonista, la quale racconta -in Islandese- le proprie peripezie in Terra e, di tanto in tanto, offre dettagliate descrizioni di divinità e figure leggendarie presenti all’interno dei livelli.

Essi, in tutto nove, vengono racchiusi in cinque macrozone a gruppi di due, ognuno contenente diversi tipi di power up e i sopracitati sigilli da raccogliere per sbloccare il portale del boss.
In quanto a level design siamo sicuri di non poter gridare al miracolo poiché le meccaniche ingegnose dei puzzle presenti risultano coerenti con la composizione del livello ma si incorre troppo spesso nell’eccessiva ripetitività delle stesse, che prolunga a dismisura le esplorazioni (quasi ogni livello ha dimensioni considerevoli) e le rende addirittura tediose.
Le grandi anticamere dell’aldilà, tuttavia, stuzzicano non poco l’occhio e l’immaginazione dello spettatore: ci troveremo di fronte a magnifiche rappresentazioni dei luoghi più famosi della mitologia vichinga, tutti incredibilmente curati ed evocativi oltre che disegnati a mano con uno stile cartoonesco tra i migliori in circolazione.

Jotun

Pur trattandosi di un gioco prevalentemente contemplativo e votato all’avventura, Jotun vanta un discreto sistema di combattimento arricchito da piccole finezze che si scoprono quasi per caso.
Il layout è abbastanza basilare, con rotolate, attacchi leggeri in combo doppie, attacchi pesanti caricati e la selezione abilità tra quelle raccolte in giro per i livelli, mentre l’applicazione può variare da un utente all’altro grazie alle molteplici possibilità di manovra offerte proprio dalle suddette skill, in grado di modificare radicamente l’approccio al combattimento.
Si tratta per lo più di potenziamenti temporanei ad utilizzo limitato che spaziano dal recupero di energia all’attacco a distanza, comprendendo quindi manovre offensive ed evasive quanto difensive, da applicare con sapienza a seconda del nemico ingaggiato.
E’ anche vero che i Jotun sono soltanto cinque, per cui le battaglie saranno piuttosto sporadiche e non si avrà molto tempo a disposizione per padroneggiare tutte le meccaniche in modo da farle rendere al massimo, ma in generale possiamo dire di aver apprezzato le boss fight, davvero d’impatto e dotate di gimmick intelligenti da studiare con attenzione per giungere alla vittoria.
Il concetto è pressoché lo stesso di Titan Souls, con la dovuta aggiunta di un sistema di progressione basato sui collezionabili e un’ampia barra d’energia capace di sopportare almeno 3 colpi (se maxata) dalla maggior parte dei boss.
Peccato per alcune hitbox poco precise e un eccessivo ritardo nel recupero della rotolata, a causa delle quali è possibile morire alle volte un po’ ingiustamente; il livello di sfida è, comunque, altino ma mai punitivo e dunque accessibile dalla maggioranza dei player.

Jotun

Graficamente, Jotun è uno dei migliori soggetti da screenshot su Steam.
La bellezza emanata da disegni e animazioni rasenta l’estasiante sia per quanto riguarda panorami ed architetture sia nei modelli di nemici e boss, talmente affascinanti da meritare un artbook interamente dedicato a loro.
L’artista ha espresso magnificamente la potenza dei giganti utilizzando elementi terrificanti ma anche caricaturali, donandogli una vitalità da manuale che contribuisce a spettacolarizzare battaglie e interazioni lasciando così l’utente a bocca aperta con il dito incollato al tasto F12.
Ottima anche la soundtrack, rilassante in certi momenti ed epica in altri, creata sulla base degli eventi di gioco in modo da favorire l’immersione del giocatore e sottolineare con inaudita potenza le manifestazioni divine.

Il gioco, infine, è ben ottimizzato, privo di bug e gira fluidamente su qualsiasi PC in possesso di 4GB di RAM a dettagli massimi, non molti a dire il vero ma senza sorprese poiché trattasi di un motore in grafica vector alla stregua dell’UbiArt Framework.
Note negative, infine, per quanto concerne la longevità, bloccata sulle 4-5 ore necessarie a finire la campagna, purtroppo l’unica modalità del titolo che gode tra l’altro di una rigiocabilità quasi nulla.

In sintesi
Jotun, sebbene non sia esente da difetti come qualità altalenante del level design e scarsa longevità, propone un egregio mix tra esplorazione, enigmi e combattimenti all’ultimo sangue in un’ambientazione a dir poco fantastica che corrisponde all’oltretomba norreno, realizzato con grandissima attenzione ai dettagli tramandati per generazioni dagli abitanti del Nord Europa.
Grazie ad animazioni e disegni fatti a mano, oltre che ad un sonoro davvero immersivo, il lavoro del team indipendente Thunder Lotus Games riesce ad emergere come uno dei migliori nel settore mitologico su Steam, configurandosi come acquisto obbligato per i fan di Odino e figli.
Valutazione scala 1/10

7.5
+ Colto e ingegnoso
+ Veste grafica eccellente
+ Sonoro di qualità
+ Boss fight soddisfacenti
– Dura poco
– Un’unica modalità
– Esplorazioni talora noiose

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