Ci risiamo: i creatori di PlayerUnknown’s Battlegrounds (per gli amici PUBG) hanno trovato un altro sviluppatore da accusare di plagio. A differenza del caso scoppiato con Epic Games e Fortnite, però, stavolta PUBG Corp (per conto di Bluehole) ha deciso di ricorrere a mezzi legali. I giochi incriminati sono due: Rules of Survival e Knives Out, entrambi pubblicati da NetEase su Android e iOS. Secondo l’azienda coreana si tratterebbe di cloni che violano apertamente le norme di copyright e trademark di Battlegrounds, peraltro in procinto di rilasciare la propria versione mobile. La causa è stata inoltrata presso la Corte Distrettuale della California settentrionale e il processo si svolgerà nei prossimi mesi. In ballo la permanenza dei titoli di NetEase sugli store di Google ed Apple, oltre alle sanzioni in caso di verdetto sfavorevole.
Ora, un attimo di riflessione. Sulla carta non ci sarebbe nulla di sbagliato a voler far causa per plagio, soprattutto in una situazione simile. Rules of Survival e Knives Out sono chiaramente dei cloni di PUBG creati per anticipare Bluehole nella pubblicazione del proprio best seller su mobile, su questo non ci piove. Il fatto è che, dando un’occhiata ai documenti inviati alla corte, ci si accorge della risibile pericolosità di alcune affermazioni. Vengono citati 25 punti di somiglianza che costituirebbero violazioni del copyright e tra di essi figurano elementi piuttosto singolari. Tra i tanti si annoverano una “iconica padella” utilizzabile come arma corpo a corpo, un energy drink, alcune meccaniche come lobby e drop-in areo a inizio partita, il restringimento progressivo della mappa, la frase “winner winner chicken dinner” e un pollo di gomma (purtroppo privo di carrucola).
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Per la padella credo abbiano preso spunto da Ubisoft, che definiva iconico il cappello di Aiden Pearce. Sulle altre pare invece esserci lo zampino di Brendan Greene, l’ideatore del gioco, che nei mesi scorsi si era fatto portatore delle pesanti accuse rivolte a Epic Games. Accuse poi finite a mollo, vista l’evidente infondatezza e stupidità delle stesse.
Ma torniamo alla causa. Tralasciando gli elementi del tutto ridicoli e fuori luogo come la padella, che ricordiamo essere già stata utilizzata come arma in Left 4 Dead almeno 9 anni fa, è interessante notare come si indichino anche strutture del calibro di acquedotti, hangar e porti. Francamente guardando le immagini non noto somiglianze eccessive e in ogni caso non vedo il problema. Avrò la libertà di inserire un hangar nel mio gioco, no? Tra le altre cose PUBG usa asset comprati dal negozio di Unreal, oltre ad utilizzare lo stesso motore sviluppato da Epic.
Per quanto riguarda tutto ciò che comprende il pacchetto battle royale non c’è molto da ridire. O per lo meno non ci sarebbe, se solo Bluehole avesse ideato e brevettato il genere. In verità il simpatico Greene non ha inventato un bel niente. Il concept viene dal romanzo di Koushun Takami e di trasposizioni videoludiche se ne sono viste a bizzeffe prima di Battlegrounds. Basta citare DayZ, H1Z1, Ark, Rust, The Culling e tanti altri titoli risalenti a prima del 2017. Ad ogni modo tentare di appropriarsi di elementi di game design è quanto di più mentecatto un’azienda del settore possa fare. Se tutti seguissero questa logica malsana creare videogame al giorno d’oggi sarebbe impossibile e probabilmente vigerebbe un’egemonia Nintendo. Tuttavia a Kyoto sanno ancora usare il cervello, anche se a fasi alterne.
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E allora sia Bluehole che Greene dovrebbero pensare a migliorare il proprio gioco anziché accusare i concorrenti di plagio. Vogliano accettarlo o meno, il mercato funziona secondo delle leggi ben precise. Se pubblichi un prodotto di successo, devi aspettarti di essere imitato. Non puoi pretendere di agire da solo, privo di competitor e in totale monopolio. Se poi vieni plagiato e violano il tuo copyright hai tutto il diritto di difenderti ma, per carità di Zeus, fallo senza citare padelle iconiche, polli di gomma, meme e altre simili amenità nel documento di accusa che presenti alla corte. Spero che prima o poi questi signori imparino la lezione e smettano di spararsi sulle gambe attirandosi odio e PR negativo con uscite degne della peggiore Zenimax. Per cosa, poi? Per la mediocrità e la vuotezza fatta videogioco. Neanche avessero creato Ocarina of Time.