Bungie ha appena rilasciato il suo primo video diario sull’attesissimo Destiny, il first person shooter sci-fi multiplayer atteso su console di attuale e precedente generazione il prossimo 9 settembre.
Attraverso il dev diary apprendiamo che le differenze visive tra equip di livello basso e intermedio saranno evidenti, in maniera tale da sviluppare un certo tipo di gelosia nei novellini, invogliandoli a giocare per migliorare il proprio personaggio.
Si è deciso di non fomentare i classici episodi da “drama loot” tipici del mondo dei MMO, dunque non esisterà un pool condiviso dei drop, ma piuttosto ogni giocatore otterrà degli oggetti personali dall’uccisione degli avversari, oggetti non visualizzabili e non lootabili dai compagni. Questo sistema dovrebbe garantire un’esperienza multiplayer più rilassata, ed evitare le classiche liti a cui qualsiasi giocatore di MMORPG avrà tristemente avuto modo di assistere.
Si parla inoltre delle armi, di cui il team è particolarmente fiero. Queste sono state disegnate a mano dagli artisti di Bungie, ed esteticamente molto affascinanti.
Esisteranno tre categorie principali di armi, ovvero primary (carabina, hand-cannon), special (fucile, fucile da cecchino, fucile a fusione) ed heavy (lanciarazzi, mitragliatrice). Il numero di armi implementato in Destiny è più alto rispetto alle precedenti produzioni dell’azienda, dunque ci aspettiamo una notevole varietà da questo punto di vista.
Interessante come le armi non saranno legate a una classe particolare, ma una volta ottenute sarà possibile utilizzarle a prescindere dal nostro personaggio.
Destiny è atteso per il prossimo 9 settembre su piattaforme PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 ed Xbox One. Al momento sembra si stia discutendo di una possibile versione anche per PC Windows, porting che i fan stanno chiedendo a gran voce, e che immaginiamo dipenderà dal successo commerciale del prodotto, o da eventuali pressioni da parte dei giocatori.
Vi lasciamo dunque al Dev Diary ufficiale rilasciato nelle scorse ore sul canale di PlayStation. Il video è in lingua inglese, ma è possibile attivare i sottotioli automatici per una migliore comprensione del parlato.