Immaginate di sentirvi offesi per l’assenza di donne in uno sparatutto militare russo uscito due anni fa e… no, scusate, ho sbagliato articolo.
Riproviamo. Immaginate un gioco tripla A che nel 2019 esce con una forte carenza di contenuti, una modalità single player mediocre, una componente multiplayer degli anni ’90 e un comparto tecnico degno di 3DS ma su current gen. In più, dopo pochi mesi dall’uscita vengono annunciati un season pass con contenuti che avrebbero dovuto essere nel gioco base e un servizio in abbonamento stile live service con delle feature essenziali.
Adesso cercate di indovinare a chi ci stiamo riferendo. Avete tre tentativi. No, non è Fallout 76, mi spiace. Anthem? Neanche. E no, purtroppo non si tratta di Ghost Recon Breakpoint. Parliamo invece di Pokemon Spada e Scudo, il capolavoro per cui Nintendo è stata costretta per la prima volta ad offrire rimborsi sui preordini.
Ci piacerebbe tantissimo dimenticare i numeretti rossi su Metacritic, le esplosioni di rabbia sui social, le bugie di Masuda e i datamining. Sfortunatamente però ci è rimasto un minimo di buonsenso che ci impedisce di stare dalla parte dei fanboy.
La cosa più frustrante è che dietro le mie bestemmie verso l’ennesima figura demmerda targata Gamefreak c’è un grande amore per la serie. La seguiamo infatti fin dai tempi di Pokémon Rosso, rigorosamente in spagnolo. Se ci tieni davvero a un franchise dovresti essere il primo anche a muovergli le dovute critiche, quando necessario. Non accettare tutto a occhi chiusi come fai con la licenza del software.
La questione qui è molto semplice. Pokemon Spada e Scudo sono stati, secondo tantissimi giocatori, i peggiori capitoli della serie degli ultimi anni, se non addirittura di sempre. Se fossero stati validi non saremmo qui a parlarne e soprattutto non ci sentiremmo presi per il culo a causa degli annunci dell’ultimo Direct.
Dopo aver buttato una trentina di ore in Pokemon Spada ed averlo riposto nel dimenticatoio, la delusione aveva lasciato il posto all’indifferenza. Avevo deciso di ignorare i prossimi capitoli a meno di un cambio di rotta da parte di quei cacatori di uova a tuorli multipli di Gamefreak.
Ora, dovete sapere che soffrendo di colite nervosa faccio di tutto per evitare di incazzarmi abbestia e crepare conseguentemente dal mal di pancia. Ma vedendo le facce da schiaffi di Masuda e Ohmori comportarsi come se nulla fosse annunciando il pass di espansioni per Spada e Scudo, ho seriamente rischiato di rendere il mio monitor un Infinity-O Display stile Galaxy S10.
Vedete, non è che io sia contrario alle espansioni e ai DLC per partito preso. Anzi, sono il primo a comprarli se il gioco base è riuscito ad offrirmi un’esperienza profonda, longeva e soddisfacente. Pensiamo ad esempio a The Witcher 3, Monster Hunter World, Splatoon 2 e così via. Ma l’unica esperienza che Spada e Scudo sono riusciti a darmi è stata la gioia di spammare A nelle terre selvagge a 10fps per tentare di connettermi a sessioni scadute 5 minuti prima grazie al fantastico sistema di adesivi. Because raid cooperativo in 2019 according to Gamefreak.
Questa “espansione” non fa altro che ripristinare una parte del gioco tagliata in precedenza. Alla fine il cosiddetto Dexit era soltanto una furbata commerciale e non una necessità per carenza di tempo o problemi di bilanciamento. Altrimenti non si spiegherebbe come mai adesso vada bene inserire ben 200 Pokémon dietro un bel paywall (a prescindere dal fatto che possano essere scambiati o meno).
O magari siamo pazzi noi, ed effettivamente sti signori non hanno avuto il tempo di finire il gioco in 3 anni. Magari hanno avuto una situazione stile BioWare, con i grafici che si lanciavano con le liane e i programmatori che si buttavano dalle finestre improvvisando una lingua aliena. Tutto è possibile.
Altra scusa accampata dai fanboy riguarda le classiche edizioni deluxe vendute a prezzo pieno come Cristallo, Smeraldo e Ultrasole/Ultraluna. Prima di tutto 20 anni fa non esisteva la possibilità di avere aggiornamenti online ed espansioni digitali sulle portatili Nintendo. Le cartucce erano necessarie. Casi a parte sono Ultrasole e Ultraluna, essendo stati rilasciati su 3DS. Non mi sembra però che costassero 90€ come Spada/Scudo più espansione, né tantomeno che fossero dei prodotti incompleti. Anzi, ad un prezzo ragionevole ci si portava a casa una nuova trama, oggetti, Pokémon, mosse, meccaniche e modalità, mica una patch correttiva.
Era ugualmente una mossa disonesta verso chi acquistava il gioco base al day one? Senz’altro. Il succo della discussione, però, è che prenderlo dietro non diventa magicamente bello con l’aggiunta della vaselina. Lo si prende comunque dietro, seppur in modo meno soft.
Hanno venduto un gioco senza endgame, con mezzo Pokédex tagliato, una storia ridicola, appena tre leggendari e poi aggiungono tutto ciò che mancava tramite DLC. Non è un bel comportamento. Cioé, non mi viene di abbracciarti festoso e chiamarti papà. La scena è diversa. E’ più l’immagine di un uomo grasso che mi rincorre a torso nudo con un dildo d’acciaio in mano.
Essenzialmente sei un’azienda degna di EA e Activision. Prima il franchise di Pokemon offriva capitoli principali completi ogni 2-3 anni a un prezzo tra i 40 e i 50€. Oggi propone giochi mediocri con tanto di season pass (60 + 30€) e pizzo per depositare i Pokémon prima nella banca e adesso su Home. Eh, ma sono solo 5€. Sì, ma 5€ per cosa esattamente? Costi di gestione dei server? Quali server? Che ci mettono? Quanto costano? Com’è che Steam mi regala pure i fior di fragola e questi chiedono 5€ di elemosina? Sta per scoppiare una guerra e Nintendo sa qualcosa che noi non sappiamo? Si stanno preparando a sopravvivere a colpi di 5 euro?
In questo scenario raccapricciante c’è chi ancora difende l’incapacità e il fancazzismo di Gamefreak. E non solo, li finanziamo anche di brutto, facendo schizzare Spada e Scudo in cima alle classifiche di vendita mondiali. Per carità, ognuno ha i propri gusti e il diritto di spendere i dindi come meglio crede. Però non mi si venga a dire che il comportamento di The Pokémon Company sia corretto, soprattutto nei confronti di chi ha sostenuto la serie per decenni.
A quanto pare i miliardi guadagnati ogni anno non bastano più. Adesso bisogna adottare il modello Andrew Wilson. Al prossimo giro nei Pokémon Market non venderanno più Pokéball ma Loot Ball e lo slogan diventerà “Gotta charge ’em all”. Paradossalmente è più onesto il modello free to play con aggiornamenti gratuiti di Pokémon GO, nonostante il gioco in sé sia discutibile. Discutibile come vendere a 60€ un “remake” con grafica e animazioni da 3DS di un gioco uscito 14 anni fa. Parliamo ovviamente di Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX. Già, perché loro valgono.
Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, questo 2020 videoludico promette una tonnellata di meravigliose e fantastiche gioie, soprattutto per i nostri sederi.
Il Post più bello mai scritto.
Pienamente d’accordo con quanto hai scritto… ho pagato scudo 50e, se aggiungo 30e per il pass mi faccio inculare di brutto… per non parlare del fatto che avrà una durata misera di gioco che suppongo si aggiri sulle 10 ore di gioco (e mi sto allargando)…
Io ho comprato spada e me ne sono pentito alla grande, pur sapendo che sarebbe stato una ciofeca. E purtroppo questi dlc non sembrano poter risollevare un gioco base vuotissimo e fatto con il culo. Lo dico a malincuore: per avere dei giochi pokémon decenti dovremo per forza di cose attendere i remake.