[Recensione] Nether – Vendere con i bug ed essere felici

Nether è un survival online in prima persona, ambientato in un futuro post-apocalittico in cui la terra è stata invasa da creature dotate di poteri sovrumani. Il gioco è stato rilasciato in versione definitiva dopo una lunga fase di Early Access. Vediamo adesso se questo lavoro ha dato i suoi frutti.

Nether – Vendere con i bug ed essere felici

Il gioco è incentrato sulla sopravvivenza del proprio avatar, resa essenziale anche dalla perdita di tutti gli oggetti e dei livelli acquisiti, fin dalla creazione del personaggio. All’inizio della partita il nostro eroe, armato solo di un coltello, dovrà cercare di restare in vita messo a contatto con varie avversità – in primis attacchi da parte dei Nether o magari degli altri giocatori umani – cercando nel contempo di raccogliere dalle rovine della città qualunque oggetto che possa facilitare la sopravvivenza.
Sparse nella mappa vi sono diverse “Zone salve”, in cui è possibile commerciare con NPC o con altri giocatori. Nonostante il nome, tali zone possono talvolta essere invase dai nostri avversari (Nether), rendendo necessaria la cooperazione dei giocatori attivi in quel momento per ristabilire l’ordine all’interno dell’accampamento.

La difficoltà, specialmente per i nuovi arrivati, è molto elevata, poiché anche le creature più deboli tendono ad apparire in gruppi di due o più individui, capaci di soverchiare la quasi nulla capacità offensiva del giocatore.
Purtroppo, oltre al tipo di difficoltà impostato dagli sviluppatori, esistono alcune pecche capaci di rendere molto più ardua la sopravvivenza, come muri invisibili – specialmente nei pressi delle rampe – e momenti in cui non è possibile ferire le creature nemiche neanche stando loro letteralmente attaccati, venendo però feriti nel contempo. Nether, oltre a vari errori di programmazione, presenta anche altri problemi minori, capaci di detrarre dall’immersione, aspetto fondamentale di questo gioco. Esempi in tal senso possono essere la mancata corrispondenza tra le texture dell’erba con quelle del terreno, col risultato che alcune zolle di vegetazione si ritrovano a fluttuare in aria. Da mettere in conto anche l’impossibilità di attraversare i bacini d’acqua, in cui una volta entrati si subiscono danni costanti ai punti vita, trovandosi al contempo impossibilitati a uscire. Anche l’intelligenza artificiale lascia molto a desiderare, dal momento che i mostri cercano di raggiungere il giocatore seguendo una perfetta linea retta, utilizzando di frequente il teletrasporto per accorciare le distanze ed impedire la fuga.
In sintesi, in Nether il vero pericolo non sono tanto gli innumerevoli mostri, ma piuttosto gli altri pochi giocatori presenti nel medesimo server. Proprio i server sono capaci al momento di gestire fino a 64 giocatori all’interno di una mappa molto vasta, scelta che da un lato aiuta a rendere l’effetto di una desolata città in rovina, ma che al contempo può rendere l’esperienza noiosa, con periodi più o meno lunghi di totale assenza di vita, sia artificiale che umana.

Conclusioni
Nether è un gioco che possiede grandi potenzialità, che però non sono sfruttate a dovere e forniscono un’esperienza di gioco mediocre, simile a un deathmach con aggiunta di mostri.
Considerato il prezzo a cui viene venduto, il prodotto è a nostro avviso del tutto sconsigliato in attesa di tempi migliori, o almeno di qualche fix tecnico che ci auguriamo possa arrivare in futuro.

+ Buona ambientazione post-apocalittica
– Vari problemi tecnici
– Poco fruibile dai non appassionati al genere survival
– Scarsa intelligenza artificiale dei mostri

valutazione

Metascore 55/100
Nether | Steam | 13.99€

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