Qualche giorno fa i ragazzi di Team17 mi hanno mandato un codice di attivazione di My Time at Portia, appena rilasciato su Steam in Early Access. E’ un progetto interessante, che è riuscito a rubarmi un pomeriggio senza troppi complimenti, il tempo è volato. Per quanto sia chiaro che il gioco necessiti ancora di parecchio lavoro, devo ammettere che il potenziale c’è, ed è anche considerevole.
Portia è una terra incantevole, un luogo dove le persone vivono in semplicità, senza fibra ottica né wifi. Come l’Italia in pratica, solo che in questo piccolo paesino virtuale esiste la possibilità di farsi anche una vita.
Inizieremo il gioco ereditando la bottega di nostro padre, e dovremo chiaramente rimetterla in sesto. Il gioco si apre gradualmente, con un tutorial bene integrato all’interno di missioni molto semplici. Poco per volta scopriremo le numerose meccaniche di gioco, che evidenziano da subito una struttura ragionata, solidissima. Il gameplay è allo stesso tempo rilassante e divertente, le sensazioni sono vicine a quelle di uno Stardew Valley.
My Time at Portia – Trailer Switch
Il sindaco del villaggio ci darà una serie di incarichi, attraverso i quali prenderemo dimestichezza con i controlli (c’è già il supporto completo al gamepad) e con le diverse attività. In My Time at Portia dovremo raccogliere risorse come pietra e legno, da utilizzare nelle riparazioni della bottega o nella costruzione degli oggetti. In questo caso entra in gioco l’elemento Animal Crossing: c’è tanta libertà in termini di personalizzazione, si possono già realizzare tanti mobili e arredamenti, e non dubito che altri oggetti saranno aggiunti nel corso dei prossimi mesi.
Interessante la possibilità di salire di livello col personaggio e di potenziare gli oggetti. Strumenti come l’ascia o il piccone saranno efficaci sugli elementi dello scenario solo in base al proprio livello. Per fare un esempio, all’inizio del gioco la nostra ascia riuscirà ad abbattere solo i cespugli e gli alberelli più esili. Naturalmente la quantità di risorse ottenute sarà proporzionale alle dimensioni della pianta. Immagino che gli alberi più grandi consentiranno di ottenere risorse differenti, incrementando ulteriormente la varietà.
Per dar vita a una fattoria degna di tale nome dovremo anche gestire le nostre coltivazioni. Potremo sfruttare un sistema semi automatico che si occuperà di irrigare le piante al posto nostro. Naturalmente saremo anche liberi di addomesticare ed allevare un buon numero di animali, immancabili in un contesto del genere.
Lo stile grafico di My Time at Portia è semplice e gradevolissimo
Il nostro protagonista non si limiterà comunque a fare il contadino. Il gioco prevede infatti anche un sistema di combattimento, un armamentario e la possibilità di modificare vestiario ed equipaggiamento. Potremo andare all’avventura spingendoci verso terre inesplorate, imbattendoci in avversari che cercheranno di farci la pelle. Li affronteremo combattendo in tempo reale, come in un qualsiasi action adventure. Nulla di complicato, schiacciate il tasto e il cosino menerà un fendente. Per il momento mi è sembrato un sistema molto semplicistico, immagino che non sarà uno degli elementi principali del gioco.
Affrontare i nemici sarà comunque necessario per raggiungere i luoghi più remoti di Portia. Potremo infatti addentrarci nelle profondità di miniere ricche di minerali preziosi, necessari per le fasi più avanzate dell’avventura. Personalmente non ci sono ancora arrivato, ma è chiarissimo che gli sviluppatori vogliano garantire un endgame all’altezza dei prodotti concorrenti.
Ci sarà spazio anche per le relazioni con gli NPC, e sì, potrete anche sposarvi.
Credo che My Time at Portia potrebbe guadagnare tantissimo se si riuscisse a integrare un qualche tipo di modalità online cooperativa. Con ogni probabilità proprio Stardew Valley sarà il concorrente più agguerrito, e raggiungerne la notorietà non sarà affatto facile. E’ comunque indiscutibile che il nuovo prodotto di Team17 abbia un potenziale notevole.
La fattoria richiede anche l’allevamento di più animali
Bisogna lavorare ancora parecchio anche nel comparto tecnico, ci sono cali nel framerate piuttosto vistosi. Ho provato il gioco a 1080p e tutto al massimo con una GTX 1050Ti, che in teoria dovrebbe gestire agevolmente una grafica del genere. Il contatore oscillava tra i 50 e i 30 fotogrammi al secondo, è necessario ottimizzare.
Per il momento resta comunque un gioco davvero promettente, e se apprezzate titoli come Harvest Moon, Animal Crossing o lo stesso Stardew Valley direi che vale i 20 euro richiesti per l’acquisto anche nella sua forma attuale. Avere alle spalle un publisher come Team17 è inoltre una garanzia non indifferente sul supporto che il gioco riceverà fino alla release della versione completa.
Fateci un pensierino, è davvero un prodotto interessante.