Milestone continua a fare la felicità degli amanti delle due ruote con il nuovo MotoGP 19. C’è tutto ciò che ci si aspetta da questo franchise, ma anche delle novità di sicuro interesse, con cui lo sviluppatore italiano cerca di migliorare il proprio prodotto, già di per sé molto valido. Tra gli elementi degni di nota c’è una nuova intelligenza artificiale basata sul machine learning, ma anche un’incursione nella storia di questo sport e l’inclusione delle serie MotoGP 2 e MotoGP 3.
Vediamo di scendere un po’ più in dettaglio con la nostra recensione e vediamo se questo gioco vale il prezzo del biglietto.
MotoGP 19 – Recensione
Data di uscita: 06/06/2019
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PC, PS4, Xbox One
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €69.99
Sponsor: in offerta su Amazon
Come spesso accade nei videogiochi di corse, il cuore dell’esperienza è anche in questo caso la modalità Carriera, dove potremo creare da zero il nostro pilota e guidarlo, come di consueto, verso il successo. L’editor è sufficiente, non particolarmente approfondito, ma in linea di massima adeguato ad un prodotto sportivo. La qualità visiva dei volti non è proprio impressionante, ma per fortuna moto e caschi sono stati realizzati davvero bene, in linea con ciò a cui Milestone ci ha abituati.
Come dicevamo, non saremo limitati alla sola Moto GP, ma avremo anche accesso alle serie MotoGP 2, MotoGP 3, Redbull Rookies, la nuovissima MotoE e la MotoGP Storica, dove potremo giocare nei panni di tanti piloti straordinari, in diversi momenti della loro vita. Nulla vieta ad esempio di provare un Valentino Rossi ventunenne, o un Max Biaggi sulla sua Yamaha del 2002. La rosa di piloti disponibili in MotoGP 19 ci porta fino agli anni ’90, coinvolgendo anche la categoria 500cc. Scegliendo le modalità storiche avremo inizialmente accesso a una selezione ridotta, in quanto la maggior parte dei piloti e delle motociclette verrà sbloccata progredendo nel gioco e completando le diverse sfide.
MotoGP 19 dà grande possibilità di personalizzazione anche per quanto riguarda la difficoltà e l’intelligenza artificiale dei nostri avversari. Sarà possibile regolarne l’abilità con una barra che andrà da 0 al 120%, con cui stabiliremo il loro livello di aggressività, precisione e generale controllo della moto. Qualsiasi giocatore potrà quindi trovare una sfida adeguata alle proprie capacità, e migliorarsi attraverso piccoli step incrementali, senza quindi traumi di sorta fra un livello e l’altro.
MotoGP 19 – Trailer di lancio
Milestone ha curato con grande attenzione gli elementi di contorno che ruotano intorno a questo sport. In MotoGP 19 si dà spazio a un pre-gara di tutto rispetto, con panoramica del tracciato, vista dettagliata della griglia di partenza, con inquadrature su tutti i piloti e informazioni in sovrimpressione, con commento in italiano. Purtroppo i tempi di caricamento su console sono quello che sono, c’è un po’ da stare a girarsi i pollici. Consoliamoci pensando che la prossima generazione di console dovrebbe finalmente riuscire ad allineare i tempi di attesa a quelli dei PC, un cambiamento di cui si sentiva la necessità ormai da tanti anni.
Una volta scesi in pista incontriamo il modello di guida messo a punto da Milestone, che si rivela divertente e ben costruito. Potremo gestire individualmente il freno anteriore e quello posteriore, per stabilire quindi il bilanciamento della frenata mentre ci avviciniamo alla curva. Inclinando lo stick analogico sinistro in avanti o all’indietro sposteremo anche il peso del pilota sulla moto, per agevolare in frenata qualora fosse necessario.
MotoGP 19 ha una certa scalabilità, e consente anche ai meno esperti di divertirsi con un modello fisico permissivo e più aiuti alla guida. A parte l’ovvio assist in trazione non mancano infatti gli indicatori visuali sulla pista, che consiglieranno traiettoria ideale, dove accelerare, pinzare e dove lasciare attivo il freno motore. Il compromesso raggiunto tra giocabilità e realismo è più che valido, ci si diverte e c’è tanto spazio per padroneggiare i controlli. Non ci sono velleità simulative, per quanto sia comunque possibile incrementare il grado di realismo dalle opzioni.
Il modello di guida di MotoGP 19 è valido, accessibile e scalabile
Il nuovo sistema di intelligenza artificiale basato su machine learning è interessante, almeno concettualmente. In teoria i piloti avversari dovrebbero imparare la maniera più efficace di percorrere il circuito, sfruttando le caratteristiche del mezzo, gli angoli e le traiettorie con un processo di trial and error. Questo dovrebbe consentire lo sviluppo di comportamenti il più possibile vicini a quelli umani, secondo le parole di Milestone. In realtà, nella mia personale esperienza, non posso dire di essere rimasto particolarmente soddisfatto. I piloti non si fanno troppi problemi quando si tratta di spingerci entrando a contatto, e nelle curve tendono ad appoggiarsi sul giocatore, quasi non esistessimo. Essenzialmente sfruttano alcune mancanze della fisica per avvantaggiarsi, oppure non hanno una grande percezione dell’utente.
Per fortuna la nuova gestione dell’intelligenza artificiale di MotoGP 19 ha permesso l’eliminazione dei classici trenini, dove i piloti tendevano a seguire la stessa traiettoria. C’è adesso una disposizione più sensata, specie in entrata e in uscita di curva, dove i metri della pista vengono sfruttati pienamente.
Il comportamento è quindi convincente in termini visivi, ma all’atto pratico mancano una serie di elementi che donerebbero molta più credibilità al gioco. Oltre al problema con le collisioni, gli avversari tendono a non commettere errori. E’ altamente improbabile riuscire a cogliere qualcuno in un fuoripista o in una staccata sbagliata, ed è un peccato.
Il machine learning può sicuramente funzionare, ma bisogna ancora lavorarci su.
MotoGP 19 si affida a una nuova gestione dell’intelligenza artificiale, ancora da affinare
Dal punto di vista tecnico la situazione rimane ampiamente migliorabile. La mancanza più grande, considerato che parliamo di un videogame di corse, è l’assenza dei 60 fotogrammi al secondo, almeno su console. MotoGP 19 rimane ancorato a 30 FPS, che garantiscono una fluidità costante, sì, ma comunque insoddisfacente per dare quel senso di velocità che è assolutamente necessario in un titolo del genere.
Se siete interessati al prodotto vi consiglio caldamente di puntare alla versione PC, perché passare dai 30 ai 60 (e più) frame al secondo fa la differenza che c’è dal giorno alla notte. Anche PS4 Pro esce decisamente sconfitta nel confronto, con un chiarissimo vantaggio per la piattaforma Windows. Avremmo preferito di gran lunga una diminuzione della risoluzione su console, puntando a un framerate più elevato. Come al solito sembra che sviluppatori e publisher prediligano il colpo d’occhio invece che la piacevolezza del gameplay e la reattività dei comandi.
Come anticipato in apertura, i modelli poligonali dei volti non sono un granché, ma le moto sono state realizzate in maniera eccellente. Anche le animazioni dei piloti convincono, a partire dal movimento del corpo mentre scendiamo in piega, continuando con il cambio di marcia e con lo spostamento del baricentro. Meno convincente la fisica durante gli incidenti, dove il nostro pilota andrà a massacrarsi in maniera non troppo realistica, in stile dummy da crash test.
La realizzazione dei circuiti è convincente, i modelli sono fedeli agli originali, e i conoscitori di questo sport identificheranno al volo tutti i tracciati. Peccato per un bordo pista non proprio ricco, sembra quasi che lo sviluppatore volesse risparmiare qualche poligono.
Ottimi infine i riflessi sulla pista bagnata, che rendono l’immagine molto più piacevole da guardare che durante le giornate soleggiate.
Accettabile
Concludendo, MotoGP 19 è un gioco che andrà bene per gli amanti della MotoGP, ma che non aggiunge tantissimo rispetto al passato, in particolare in termini di giocabilità. Il modello di guida è piuttosto valido, permette una buona personalizzazione, sa divertire. Ci sono tante piste, tanti piloti, contenuti a volontà. Sfortunatamente le novità promesse su intelligenza artificiale e machine learning lasciano un po’ delusi. Sono idee valide, ma al momento l’implementazione è insoddisfacente. Deludente anche l’aspetto tecnico della produzione, che su console resta bloccato a 30 frame al secondo, una follia in un titolo di corse
Se vi piace il genere vi consiglio di prenderlo ai prossimi saldi, ma necessariamente su PC Windows. Le edizioni console lasciatele pure dove stanno.
Anteprima | Prodotto | Prezzo | |
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MotoGP 19 - PlayStation 4 | 14,27 EUR | Compra su Amazon.it |
Pregi | Difetti |
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