Vista l’assenza di recensioni utente e forum su Epic Games Store, i giocatori stanno usando Steam per esprimere il proprio dissenso nei confronti di publisher e sviluppatori di Metro Exodus. Le pagine di Metro: 2033 e Metro: Last Light sono state prese di mira e la media di recensioni molto positive è passata a per lo più negative in appena 3 giorni.
La situazione era anche abbastanza prevedibile, dopo il colpo basso che Epic Games e Deep Silver hanno inferto ai fan della serie rimuovendo Metro Exodus da Steam senza alcun preavviso e a seguito di un lungo periodo in preordine. Non potendo più contare neanche sul supporto della stampa settoriale, ormai totalmente corrotta, politicizzata e anti-consumatore, si è deciso di ricorrere alle recensioni negative come ultima spiaggia per far sentire la propria voce.
Ricordiamo che Deep Silver si era attirata parecchie attenzioni negative ben da prima della notizia relativa all’esclusività. Post critici verso la presenza del DRM Denuvo erano stati purgati dai forum di Steam senza uno straccio di risposta e ciò aveva fatto infuriare moltissimi potenziali acquirenti. Alla polemica ha aggiunto la sua voce persino il creatore della serie cartacea, Dmitry Glukhovsky, con un post sarcastico su Instagram che sembra perculare Deep Silver.
THQ Nordic ha inoltre comunicato su Twitter di non aver niente a che fare con la decisione di portare Metro Exodus su Epic Games Store. A quanto pare la colpa è da attribuire alla compagnia sussidiaria Koch Media, che avrebbe agito autonomamente. A prescindere dagli scaricabarile, comunque, a uscirne sconfitti sono i consumatori e prevediamo un lancio debolissimo su PC.
A prescindere dalla qualità, Metro Exodus potrebbe pagare a caro prezzo le decisioni del publisher
Vorrei però approfittare dell’articolo per mettere in rilievo una recensione negativa apparsa sulla pagina Steam di Metro: 2033 Redux, la quale cita tutti i motivi per non usare l’Epic Games Store, almeno nella sua forma attuale. In una news precedente l’avevamo fatto anche noi ma evidenziando solo le mancanze più gravi. Di seguito la lista completa, a cura dell’utente Kwon e del sottoscritto:
– Sicurezza ai minimi termini (solo la scorsa settimana sono stati violati 80 milioni di account)
– Servizio clienti terribile (vi basta effettuare una ricerca su Google)
– I giochi costano di più a causa della politica di tariffazione regionale di Epic
– Non si può giocare alla propria libreria offline
– Funzioni social molto limitate
– Niente screenshot
– Niente broadcasting
– Niente forum
– Niente profili
– Niente gruppi
– Nessun marketplace per oggetti
– Nessun supporto ai controller
– Ripetuta violazione delle norme europee sulla GDPR
– Tattiche scorrette (caselle con proposte pubblicitarie spuntate di default)
– Epic fa parte di Tencent (compagnia che vende dati degli utenti al governo cinese)
– Niente achievement
– Niente salvataggi in cloud
– Niente condivisione account
– Niente lista desideri
– Niente guide e utilities per giochi
– Impossibile lo streaming su altri dispositivi
– Memorizzazione forzata del metodo di pagamento
– Censure e restrizioni sulla pubblicazione dei giochi (in stile PSN)
– Epic aggiunge il costo della transazione al totale
– Pratiche anti-consumatore (pagano per le esclusive per forzarvi a usare il loro store)
– I rimborsi possono essere rifiutati anche se rispettate i criteri di reso
– Niente recensioni utente
– Niente supporto a Linux
Epic Games Store è al momento pieno zeppo di mancanze non trascurabili
A questo aggiungiamo il fastidio di dover frammentare ancora di più la propria libreria su PC con l’ennesimo launcher obbligatorio e la frittata è fatta. Per quanto mi riguarda lo eviterò come la peste finché non arriveranno dei cambiamenti sostanziali. Nel frattempo spero che Steam faccia tesoro dell’esperienza e colmi a sua volta le lacune che si porta dietro da anni. Del resto la concorrenza nel libero mercato non può che giovare a noi consumatori, almeno in teoria.