Dopo aver passato in rassegna i giochi più deludenti del 2016, passiamo senza indugi ai migliori.
Giusto per essere chiari, la lista non è numerata e l’ordine di elencazione è puramente casuale. Ogni titolo su questa lista merita senza dubbio l’acquisto, dunque se non l’avete ancora fatto vi suggeriamo di approfittare dei saldi natalizi e recuperare quanto vi siete persi. Iniziamo dunque con i migliori in base ai voti dalla redazione, e a seguire con le classifiche personali dei nostri redattori.
Inside
Lo stile e la bravura di Playdead non si dimenticano facilmente. Il talento di questi sviluppatori si è inizialmente palesato con l’ottimo Limbo, platform in 2D spiccatamente atmosferico, poi con Inside, da molti ritenuto addirittura il miglior gioco dell’anno. Sul fronte del gameplay Inside non propone niente di nuovo oltre a delle sezioni puzzle intelligenti e anche piuttosto impegnative. Ma ad un’attenta analisi diviene palese come il titolo nasconda una profondità tematica spaventosa, riuscendo con i suoi due splendidi finali a strappare lacrime, sorrisi, emozioni disparate. Decisamente un serio candidato al GOTY di quest’anno.
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Dark Souls III
Essendo fan dei Souls dai tempi di Demon’s, non abbiamo potuto che adorare l’ultimo capitolo della saga.
In Dark Souls III confluiscono tutte le lezioni apprese da Miyazaki e FromSoftware nel corso dello sviluppo di ben 4 titoli di stampo simile, tra cui il meraviglioso Bloodborne, ed il risultato sfiora la perfezione. Un level design esemplare, un lore profondissimo, un combat system raffinato come non mai. Questo e tanto altro all’interno di un capitolo in grado di primeggiare sotto quasi ogni punto di vista. Se poi i DLC concluderanno l’intreccio come sperato si potrà anche considerarlo a mani basse il Souls definitivo.
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Overwatch
Overwatch è il fenomeno del 2016. Se ne parla ovunque e di continuo: sui siti specialistici, su Youtube, su Twitch. Questo perché Blizzard ha compiuto una missione che molti consideravano impossibile, cioè sfondare nel campo degli FPS multiplayer. Non si tratta solo di aver creato un gameplay al contempo accessibile e complesso fondendo MOBA e shooter. Overwatch vive anche e soprattutto del suo enorme carisma, una personalità originale e coinvolgente che fuoriesce da ogni elemento, persino i più piccoli. Bisogna poi lodare la scelta di supportare il gioco in modo costante e pressoché gratuito fino a tempo indeterminato. In tal modo la popolazione sui server si mantiene stabile, anzi cresce con costanza rendendo lo sparatutto di Blizzard il maggior competitor dei vari Counter-Strike, Battlefield e Call of Duty.
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Uncharted 4
Sinonimo di qualità ormai da decadi, Naughty Dog ultimamente sforna un capolavoro dietro l’altro.
Il mondo di Nathan Drake non fa eccezione, del resto Uncharted ha saputo mantenersi costante nella sua incredibile qualità persino a fronte di 3 iterazioni dentro le quali il team californiano ha messo anima e corpo, dando alla luce delle vere gemme. Certo, lo stampo fortemente cinematografico dell’opera potrebbe non soddisfare chi pretende un gameplay non lineare, profondo e raffinato. Tuttavia, piaccia o no, Uncharted si gioca anche con gli occhi, con le orecchie, con la fantasia. E’ un’esperienza super-immersiva e frenetica dal look eccezionale che lascia sempre qualcosa di positivo all’utente. Questo quarto capitolo non esula da tale formula, piuttosto la arricchisce elevandola allo status di perfettibile. Se avete una PS4 l’acquisto non è consigliato, è tassativo.
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Titanfall 2
Chi pensava che Respawn si sarebbe lasciata scoraggiare dal rapido declino del primo Titanfall è stato seccamente smentito. Il sequel ha infatti colmato la quasi totalità delle lacune presenti, dall’impalcatura del multiplayer alla modalità campagna, peraltro sorprendente. Parliamo di un more of the same andato per il verso giusto, dotato finalmente di basi solide a supporto di meccaniche ben funzionanti e di un’offerta contenutistica dall’alta longevità che non fa uso dei DLC a pagamento. Peccato che EA ci abbia in qualche modo messo lo zampino commercializzando il gioco a cavallo tra Battlefield 1 e Infinite Warfare, mossa a dir poco penalizzante per le vendite dello stesso. Da qui il paradosso: pur essendo superiore ad entrambi, Titanfall 2 non ha avuto il meritato successo. Si può ancora provvedere? Sicuro. Acquistatelo in saldo, spargete la voce e vedrete che i server si ripopoleranno velocemente.
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Owlboy
Diviene semplice maturare aspettative colossali quando uno studio indipendente talentuoso si dedica ad un singolo progetto per 9 lunghi anni. Fortunatamente Owlboy ha rispettato ogni promessa ed è riuscito ad incantare il mondo videoludico come pochi altri indie hanno fatto. Nelle migliaia di pixel che lo compongono è possibile scorgere tutto il sudore, l’impegno, l’amore degli sviluppatori nel realizzare un’avventura incantevole la cui ispirazione a titoli celebri come Zelda appare limpida. Meccaniche solide, grafica deliziosa, musiche accattivanti e l’irresistibile fascino di un mondo che lascia spazio alla fantasia: tutto in ordine. Per questo il grande cuore di Owlboy non sarà facilmente dimenticato negli anni a venire, ne siamo certi.
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Doom
Temevamo un flop, anzi ne eravamo quasi certi dopo aver provato l’orrida beta multiplayer su Steam. E invece Doom ci ha stupiti. La campagna, da sola, regge sulle spalle l’intera produzione e lo fa con stile dall’inizio alla fine. E’ puro shooting al cardiopalmo, un’esperienza infernale a ritmo di metal che combatte ad armi pari con i vecchi capitoli. Non ci si ferma neanche per un secondo. Anzi forse sì, ma solo per raccogliere le munizioni e ammassare i cadaveri di altri demoni. Per quanto riguarda l’online non si può certo parlare di miracolo, in ogni caso il tiro è stato decisamente aggiustato da Id Software con varie patch correttive utili al bilanciamento. A dispetto di ogni previsione Bethesda ha fatto centro, non c’è nient’altro da aggiungere.
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The Witness
Uno dei puzzle game migliori di sempre: ecco cos’è, in breve, The Witness. Lo sviluppatore ha concentrato tutta la sua genialità logico-matematica nei brillanti enigmi che compongono l’avventura single player, rendendola una preziosa summa scientifica di analisi, osservazione, sperimentazione ed eventualmente errore. Ne siete all’altezza? La maggior parte dei giocatori non è riuscito a portarlo a termine ma ne è comunque rimasto entusiasta. A trovarne, di giochi così.
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Pony Island
Undertale era folle, simpatico, inquietante e sfondava più volte la quarta parete. Pony Island si propone di fare lo stesso, con l’unica differenza che finisce per mandare il giocatore in uno stato di costante mindfuck con dei veri giochi dentro al gioco costruiti sapientemente dallo sviluppatore, il quale diventa il nemico principale da sconfiggere usando il cervello come nel miglior Death Note. Il prezzo è ridicolo, il divertimento è invece assicurato. Must have per tutti gli intenditori.
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Severed
Difficile prevedere che un’ex-esclusiva PS Vita potesse rientrare tra i giochi migliori del 2016. Al contrario delle aspettative, Drinkbox Studios ha onorato la console portatile di casa Sony con un prodotto eccellente dai controlli interamente touch. Questo fattore riveste un ruolo fondamentale nell’economia del titolo. La grandezza di Severed risiede proprio nel design magistrale capace di offrire un’esperienza ludica completa pur rinunciando ai tasti fisici, cosa alquanto rara in ambito mobile. In più il concept originale e la superba direzione artistica gli conferiscono un carattere invidiabile. Agli appassionati di dungeon crawler consigliamo senza riserve di mettere le mani su Severed: credeteci, non è il solito giochino da smartphone.
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Pokémon Sole & Luna
Su Pokémon c’è sempre poco da dire, poco ma buono. Gamefreak non ne sbaglia una da decadi, dunque non vediamo perché avrebbe dovuto fare un passo falso con uno dei capitoli più ambiziosi e ispirati di una delle serie videoludiche che hanno fatto la storia. Sole e Luna portano l’immersione alla massima potenza, ampliano l’ecosistema competitivo, snelliscono e rifiniscono moltissime meccaniche stantie rimanendo comunque fedeli alla formula consolidata e amata dai fan. Alola e il suo Pokédex si sono dimostrati all’altezza delle aspettative su 3DS, spingendone al massimo le capacità hardware. Adesso vediamo cosa ci riserverà la versione per Nintendo Switch.
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Civilization VI
Firaxis ha finalmente deciso di far soffiare il vento del cambiamento su Civilization. A tal proposito sono stati introdotti molteplici elementi per sveltire delle meccaniche in passato troppo legnose e poco agevoli. Le novità non snaturano la formula, anzi la arricchiscono di varietà e libertà decisionale per il giocatore, con ad esempio un focus particolare sulla geografia del territorio che ora riveste un ruolo di primaria importanza nelle partite. A dire se questo sia il miglior Civilization sarà il tempo. A conti fatti, però, rientra senza dubbio tra i capitoli meglio riusciti in assoluto.
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Redout
Redout è semplicemente l’elogio della velocità. Il titolo di 34BigThings vanta un gameplay straordinario, offre un feeling di velocità unico e un livello di sfida elevatissimo. Il fatto che sia stato realizzato da un team torinese è poi per noi motivo di orgoglio, specie se consideriamo la provenienza indipendente di questi ragazzi e il budget di sicuro non esorbitante di cui hanno dovuto usufruire. Amanti di F-Zero o meno, il nostro consiglio è quello di comprare Redout a scatola chiusa e godervelo fino in fondo. Ne rimarrete estasiati.
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Forza Horizon 3
Forza Horizon 3 è davvero un ottimo arcade di guida. Surclassa in modo evidente il secondo capitolo con una mappa molto più grande, un livello di dettaglio superiore, una gran quantità di auto (grazie all’introduzione delle 4×4), una fedele riproduzione delle condizioni meteorologiche e un notevole miglioramento del multiplayer online. Non è certamente un titolo esente da difetti ma sembra proprio che Microsoft abbia finalmente imboccato la strada giusta. Da adesso, dunque, si va solo in discesa.
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E dopo il listone redazionale ecco le preferenze dei singoli redattori:
Naares
“Il 2016 è stato un anno molto interessante per quanto mi riguarda, privo di grosse esclusive ma ricco di titoli che mi hanno divertito davvero molto. Se dovessi eleggere un gioco dell’anno il primo pensiero andrebbe senza dubbio a Inside, un prodotto capace di comunicare su più livelli, assolutamente affascinante.
Non ho potuto ancora dedicarmi a molti giochi che avrei voluto provare, su tutti Dark Souls III, Redout, Final Fantasy XV e Watch Dogs 2, ma rimedierò al più presto. Dispiace invece per la penuria di prodotti Nintendo, nessuno dei quali è riuscito ad entusiasmarmi davvero. Speriamo che con Switch le cose possano migliorare.
Ad ogni modo questo 2016 è stato a mio avviso un ottimo anno in termini qualitativi. Certo, mi aspettavo qualcosa in più da Deus Ex, sono stato molto deluso da The Division ma fortunatamente il gioco è migliorato tantissimo nel corso dei mesi. Adesso però continuo a picchiare la gente su Destiny e Titanfall 2, senza dubbio i due prodotti a cui ho giocato di più nel corso dell’anno.”
– Inside
– Doom
– Odin sphere Leiftraisir
– Total War Warhammer
– Overwatch
– Uncharted 4
– Battlefield 1
– Titanfall 2
– Shantae and the Pirate’s Curse
– Severed
– Day of the tentacle Remastered
– Owlboy
– Firewatch
– Unravel
– Pony Island
– Xcom 2
– The Witness
Anges
“Quest’anno mi sono dedicato per lo più a giochi di annate passate, di conseguenza la mia lista dei migliori videogames del 2016 è più corta rispetto agli altri redattori. Ho giocato a quei giochi che per me andavano assaporati dal day-one senza aspettare patch correttive o vari DLC. Mi sarebbe piaciuto giocare a Final Fantasy XV fin da subito, ma dopo aver aspettato 10 anni che uscisse posso attendere qualche mese in più per godermi appieno il suo potenziale. Spero di poter giocare il prossimo anno a molti altri titoli di buona qualità, soprattutto da parte di Nintendo che quest’anno si è data latitante.”
– Uncharted 4
– Watch Dogs 2
– Paper Mario Color Splash
– Forza Horizon 3
– Gears of War 4
Zeusexy
“Parlando di tripla A il 2016 non è stato proprio un anno ricchissimo di sorprese, almeno per me. Se escludiamo gli “infallibili”, ovvero Uncharted, Dark Souls e Pokémon, il resto ha un po’ stentato.
Dovessi eleggere un GOTY sceglierei Overwatch, sulla base delle più di cento ore trascorse con gli amici tra l’egregia modalità arcade e la competitiva, fonte inesauribile di blasfemia.
Per quanto riguarda la parte indie della mia classifica, invece, porrei sicuramente l’attenzione sui meravigliosi Inside, Owlboy, Icey e Redout. Si tratta di titoli incredibili ognuno a suo modo che consiglio a tutti di toccare con mano almeno una volta. Del resto se avete buon gusto e andate di indie non sbaglierete quasi mai.”
– Uncharted 4
– Pokémon Sole/Luna
– Overwatch
– Owlboy
– Inside
– Steins;gate 0
– Dark Souls III
– Redout
– Icey
– Pokémon Super Mystery Dungeon
– Darkest dungeon
– Stardew Valley
Auguri di buon anno!visito spesso questo sito e voglio farvi i complimenti. Le recensioni sono dure e molto corrette. In bocca al lupo per questo 2017!
Gianfelice
Grazie mille per il supporto e l’apprezzamento, felice anno nuovo a te! =D
Grazie per i complimenti. Buon anno anche a te ^^
Grazie 2017 volte e tanti auguri di buon anno anche a te ;)