Se siete abbastanza fortunati da aver giocato titoli storici come Lotus Turbo Challenge o anche il classico arcade Out Run, allora saprete cosa aspettarvi da Horizon Chase Turbo. Si tratta di un gioco tutto made in Brasile che mira – e in gran parte riesce – a far rivivere al pubblico contemporaneo l’era ormai passata delle corse arcade. Questo gioco è a conti fatti una rivisitazione moderna di uno stile che andava per la maggiore qualche anno fa, e dobbiamo ammettere di essere rimasti piacevolmente sorpresi dal suo fascino. Addentriamoci nella nostra recensione per scoprire se il titolo possa fare anche al caso vostro.
Horizon Chase Turbo – Recensione
Data di uscita: 15/05/2018
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PC, PS4
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €16.79
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Sin dall’inizio, la presentazione semplice, colorata e vibrante di Horizon Chase Turbo rispecchia fedelmente le sue inclinazioni decisamente retrò. I modelli poligonali e gli ambienti stilisticamente minimalisti appaiono come un connubio tra i classici di SEGA Virtua Racing e Out Run, titoli che vantano ancora oggi una folta schiera di estimatori.
Oltre che per il particolare stile artistico, Horizon Chase Turbo impressiona anche con la sua colonna sonora assolutamente originale e che ci riporta indietro di 30 anni. I suoni e le musiche sono state affidate al sound designer Barry Leitch, che ha composto le colonne sonore dei titoli da corsa degli anni ’90, come Top Gear e il già citato Lotus Turbo Challenge.
Una volta al volante, Horizon Chase Turbo è pura nostalgia anni ’90 e, con una certa coerenza, il modello di guida riflette assolutamente le caratteristiche di Out Run. Ciò significa che il giocatore dovrà soltanto accelerare e seguire il tracciato, evitando se possibile le altre auto in pista. In poche parole, se siete fan dei giochi di corse arcade della vecchia scuola qui troverete molte cose da apprezzare. Essendo a nostra volta dei nostalgici riconosciamo che gli sviluppatori hanno emulato davvero bene uno stile di gioco che purtroppo è scomparso dal mondo dei videogame già da un po’ di anni.
Horizon Chase Turbo – Video Recensione
Nostalgia a parte, trovandoci in sede di recensione dobbiamo evidenziare come il modello di guida non sia proprio perfetto, non al momento almeno. In particolare il sistema di collisioni presenta delle lacune su cui non sarebbe corretto soprassedere. In termini di giocabilità non vanno ad “ammazzare” il gioco, ma sono comunque delle mancanze importanti. C’è da dire che il titolo ha già riscosso un discreto successo sia nelle vendite che nella ricezione da parte della stampa. E’ ragionevole presumere che alcune problematiche verranno risolte con delle patch future. Senza dubbio ce lo auguriamo.
Durante la gara è naturalmente possibile andare a sbattere sia con gli avversari, sia con elementi dello scenario (massi e simili). Nonostante la natura arcade del prodotto, tamponamenti e collisioni incideranno parecchio sull’andamento della gara. Perderemo molta velocità e agevoleremo di conseguenza le auto avversarie. Se ricordate quanto Out Run fosse poco permissivo in termini di errori potrete farvi un’idea più o meno chiara di come funzionano le cose qui.
La scelta di penalizzare in questo modo porta il giocatore ad una certa pulizia di guida, che deve però sposarsi con la frenesia e la prontezza di riflessi tipica dei prodotti più arcade. Il generale fascino del titolo ne beneficia notevolmente.
In termini di contenuti, Horizon Chase Turbo è pienissimo di cose da fare. Con quattro diverse modalità, 12 tornei di coppa ambientati in 48 città e 109 piste da affrontare, l’utente medio si ritroverà impegnato per un bel pezzo. I giocatori potranno sbloccare 29 vetture aggiuntive ed eseguire 10 diversi upgrade. Naturalmente dovremo spendere i crediti di gioco, che guadagneremo dopo ogni gara. Per il resto tranquilli, non ci sono micro transazioni.
Lo stile grafico di Horizon Chase Turbo è semplice ma molto piacevole alla vista
L’ammontare di crediti che otterremo varia in base alla nostra posizione finale e agli oggetti collezionabili che sapremo raccogliere nel corso della gara (gettoni blu e taniche di benzina).
Raggiunti una serie di traguardi si avrà poi accesso al Super Trofeo, una gara a risultato secco. In questo caso sarà necessario arrivare primi per vincere un upgrade dell’auto, raccogliendo nel contempo tutti i segnalini blu che troveremo sul tracciato. Il livello di sfida di tale evento è piuttosto elevato.
All’inizio le cose saranno abbastanza agevoli, ma c’è una curva della difficoltà ben bilanciata che renderà le cose via via più impegnative. Oltre alla difficoltà intrinseca nel raccogliere tutti gli oggetti, l’intelligenza artificiale dei nostri avversari si farà sempre più aggressiva. La sfida diventerà decisamente ostica, e sarà necessario impegnarsi parecchio anche solo per arrivare fra le prime tre posizioni.
Va bene così, è gratificante.
Da buon videogame della vecchia scuola, Horizon Chase Turbo non si dimentica del multiplayer in locale. Il gioco supporta lo split screen per due o per quattro giocatori, sembra di ritornare alla gloriosa epoca di Nintendo 64. Naturalmente giocare in questo modo è molto più divertente che in singolo, le gare si fanno più piacevoli, è un’esperienza che probabilmente molti dei giocatori più giovani non hanno ancora avuto la fortuna di sperimentare.
Purtroppo è invece del tutto assente una modalità multiplayer online. Tutto ciò che potremo fare sarà registrare i nostri tempi di gara e provare a battere quello migliore presente online. Sembra un’occasione sprecata, l’online competitivo avrebbe incrementato notevolmente la longevità.
Consigliato
Horizon Chase Turbo è una lettera d’amore a tutti i piloti a 16 bit di un tempo. Con un modello di gioco snello e al tempo stesso ricco di contenuti, il titolo saprà affascinare in tantissimi. Considerato che parliamo di un gioco di guida arcade, forse le penalizzazioni che riceveremo nelle collisioni sono un po’ eccessive. E’ però altrettanto vero che è uno stimolo a migliorare la propria guida, ripulendola e prestando maggiore attenzione.
Per completare la modalità principale sono necessarie dalle 8 alle 10 ore. Andando in multiplayer locale insieme a 4 amici sarà invece possibile spendere decine e decine di ore divertendosi come facevamo un ventennio fa.
Sorprende in tal senso l’assenza di una modalità online, mancanza che, ai giorni d’oggi, troviamo francamente incomprensibile.
Se però siete dei nostalgici dei tempi di Out Run e pensate di poter rimediare qualche amico per il gioco competitivo in locale, non ci sono davvero motivi per cui dovreste lasciarvi sfuggire questo titolo.