[Recensione] Hack ‘n’ Slash – Quando hackerare diventa un’avventura

Data di Uscita 09/09/2014
Piattaforme PC Windows, Mac OS, Linux
Versione recensita PC Windows

E’ insolito imbattersi in titoli che tentano di abbattere le rigide pareti costitutive del media ludico stesso. Eppure e non di rado, nei casi di produzioni rivolte ad un pubblico ristretto quanto munito di un palato sopraffino che ricerca un tipo di intrattenimento diverso da quello offerto dai tripla A, vengono fuori progetti – almeno in apparenza – rivoluzionari come Hack ‘n’ Slash, puzzle adventure sviluppato dai noti Double Fine.
Si tratta di un raro esempio di gioco dentro il gioco o, per meglio dire, di riprogrammazione degli elementi presenti all’interno del codice del gioco, seppur semplificati allo scopo di rendere più accessibile il processo di hacking richiesto per il prosieguo dell’avventura.

Hack ‘n’ Slash – Quando hackerare diventa un’avventura

Le premesse sono semplici e forse banali: impersoneremo una bimba (chiaramente ispirata a Link così come tutto il gioco ai primi capitoli di The Legend of Zelda) accompagnata dall’immancabile fatina che funge da guida dantesca in un mondo brullo e artificioso, diviso in zone cosparse di enigmi risolvibili tramite l’hacking. Nostro scopo ultimo sarà ripristinare gli equilibri sconquassati dal malvagio mago Christo.

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Per far ciò la nostra eroina dai capelli rossi dovrà servirsi di una spada USB, grazie alla quale si potranno modificare comportamenti e funzioni di ogni elemento sullo scenario, nemici compresi. Infatti, ogniqualvolta colpiremo una porta USB con la lama si aprirà un menù a tendina contenente valori variabili che, alterati, comporteranno il cambiamento di pattern o proprietà di uno o più target, rendendo possibile superare ostacoli e risolvere enigmi.
Oltre a questo si sbloccheranno vari item di supporto al normale hacking, come ad esempio il rallentamento del tempo e lo slider dell’opacità in game di cui sarà necessario avvalersi con astuzia per passare alle fasi finali del gioco, in quanto la facilità inizialmente irrisoria nel liberarsi dei primi tre atti si trasformerà in rabbia e frustrazione senza il sapiente utilizzo dei singoli artefatti.
Proprio tale discontinuità rappresenta, a nostro parere, il più grande difetto della produzione.
Invero, se fino a buona parte del quarto atto il gioco si mostra accessibile -anche se forse troppo lineare – persino ai novizi della programmazione, successivamente inizia a proporre un preoccupante focus sui puzzle che diventano eccessivamente complessi e ostici in sfavore di una narrazione che sfuma e perde qualsiasi alone di attrattività.

Nonostante sia evidente che l’intenzione degli sviluppatori fosse quella di esporre quasi in maniera didattica i rudimenti dei linguaggi di programmazione agli utenti interessati e ciò sia in parte riuscito, appare ugualmente limpido che il titolo manchi di direzione artistica, narrativa e tolleranza verso chiunque sia privo di tali nozioni e ricerchi un divertimento standard, differente dal senso di soddisfazione ottenuto risolvendo equazioni matematiche; in questo senso Hack ‘n’ Slash, più che un gioco, si identifica come una gimmick e, pur offrendo un grado di profondità decisamente sopra la media, non riesce a farsi amare in toto da chi, come noi, ricerca esperienze complete sotto ogni punto di vista.

E’ chiaro che non stiamo affatto bocciando l’originalissimo lavoro dei Double Fine, a cui dobbiamo comunque attribuire un plauso per aver creato un gioco che scandaglia le proprie interiora ed offre ai giocatori il controllo di intere sezioni, attraverso l’utilizzo di meccaniche accuratissime e appaganti, ma siamo altresì consapevoli della superficialità con cui ogni aspetto di contorno al gameplay sia stato trattato: ambientazioni poco ispirate, personaggi praticamente riciclati e privi di carattere, soundtrack mediocre, scarsa longevità, comparto tecnico non esaltante e un cattivo bilanciamento del livello di sfida sono i grossi punti deboli che oscurano l’eccellente concept alla base del prodotto.

Conclusioni
Hack ‘n’ Slash è, senza dubbio, un prodotto di nicchia.
Timido ed immediato in partenza, assume un piglio diabolicamente geniale nei pressi del traguardo, grazie all’inconfondibile tocco da maestro di casa Shaffer che rivoluziona il ruolo passivo del gamer facilitando la sua interazione con il media e rendendolo developer con riserve. La maggior parte dei puzzle è ideata in modo intelligente e stimola inventiva e fantasia di chi si appresta a risolverli, ma le buone idee non bastano, da sole, a reggere un’intera opera ludica, per quanto brillante essa sia.
Se siete in cerca di un serio allenamento cerebrale e il mondo della programmazione vi affascina al punto giusto, questo gioco fa assolutamente per voi; in caso contrario il titolo potrebbe rivelarsi fastidioso, arcano e far scemare il vostro interesse dopo appena qualche minuto.
+ Concept interessantissimo
+ Puzzle ben congegnati
+ Ottima sfida per gli appassionati
– molto potenziale sprecato
– setting, personaggi, trama e longevità scadenti
– punitivo per chi non mastica programmazione


Metascore 74/100
Hack ‘n’ Slash | Steam | 19.99€

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