Forgotton Anne è un videogame indipendente co-supportato dal programma Square Enix Collective. Me lo aveva consigliato il nostro Zeusexy non molto tempo fa. Mi aveva già colpito per il particolare stile grafico, così deliziosamente anime e a tratti memore del grande Hayao Miyazaki. Ho voluto quindi approfittare dell’uscita del gioco su Nintendo Switch, console che grazie alla sua natura ibrida mi permesso di completare l’avventura felicemente seduto sul cesso. È stato un bel viaggio, un viaggio che vi invito a vivere in prima persona. Vediamo perché nella nostra recensione.
Forgotton Anne – Recensione
Data di uscita: 09/11/2018
Versione recensita: NSW
Disponibile su: PC, PS4, XB1, NSW
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €19.99
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Alla base del gioco c’è un’idea molto originale. Esiste un mondo parallelo al nostro, un piano del reale dove finiscono tutti gli oggetti che perdiamo e dimentichiamo. Può succedere con un calzino spaiato, con un giocattolo della nostra infanzia in puro stile Toy Story, con cimeli antichi e abiti che smettiamo di indossare.
In questo mondo magico tali oggetti prendono vita. Possono parlare, pensare e interagire, e possono sicuramente ricordarsi con nostalgia del vecchio proprietario umano.
Forgotton Anne ci porta proprio qui, e ci mostra una società fatta di oggetti dimenticati, che funziona in maniera vagamente simile alla nostra. Ci sono abitazioni, bar, luoghi di ritrovo, treni per muoversi da una parte all’altra e così via. È un mondo affascinante, che mi ha portato alla mente il bellissimo La Città Incantata, di Hayao Miyazaki.
Anne è una ragazza umana posta a capo della sicurezza, un sorta di supervisore delle forze dell’ordine. Indossa al polso un particolare bracciale capace di assorbire le anime degli oggetti animati, uccidendoli senza troppi complimenti.
Il gioco inizia quando un gruppo di rivoltosi (la Resistenza) attacca un centro nevralgico della città richiedendo l’intervento della stessa Anne. Da lì in avanti scopriremo poco per volta la verità sui membri della Resistenza, ne conosceremo il leader, esploreremo in lungo e in largo la città e i suoi meandri, conosceremo tanti personaggi e risolveremo enigmi affrontando anche delle questioni morali.
Forgotton Anne – Video recensione
Il gioco offre circa sei ore di intrattenimento, tutte di qualità, con una trama molto semplice (e prevedibile), ma anche interessante grazie alla bella idea di partenza. A sostegno della storia ci sono anche degli ottimi personaggi, siano essi primari o secondari. Emergono elementi drammatici e comici, c’è spazio per la nostalgia e per la commozione. Forgotton Anne dimostra insomma un forte carattere, e si lascia giocare con gusto per tutta la sua durata.
Inquadriamo il gioco come un puzzle game 2D a scorrimento dove sono presenti alcune fasi platform. Ciascuno degli elementi è piuttosto lineare, a partire dalla trama di cui abbiamo già parlato, continuando con gli enigmi e con le sezioni esplorative. Lineare nel senso che non ci sono complicazioni inutili, e che il fulcro dell’offerta resta comunque la storia, presentata come una sorta di fiaba per adulti.
Il mondo di Forgotton Anne non è aperto, quindi procederemo poco alla volta, interagendo con i personaggi e risolvendo i puzzle.
Le ambientazioni possono essere esplorate come in qualsiasi gioco bidimensionale, ma gli scenari sono spesso strutturati su più livelli di profondità. Si aggiunge un pizzico di spessore, e in qualche caso si richiede anche di aguzzare la vista.
I puzzle hanno a che fare quasi sempre con la manipolazione di leve e ingranaggi. Anne può utilizzare il proprio bracciale per trasferire energia all’interno dei circuiti, attivando dispositivi di vario genere. Nulla di troppo originale, come dicevo non si procede tanto per il gameplay vero e proprio, quanto piuttosto per la storia in sé.
Forgotton Anne vanta un cast di personaggi davvero notevole
Il livello di sfida è generalmente basso, nessuno finirà per bloccarsi. C’è però un brutto spike nella difficoltà più o meno a tre quarti del gioco, in una sezione pseudo-onirica fatta francamente male. Si introduce dal nulla una nuova meccanica, senza dare alcuna spiegazione sul suo funzionamento. In termini di game design non è proprio una gran decisione.
Se da una parte i puzzle non rappresentano uno dei punti forti della produzione, i dipartimenti visivo e sonoro risultano straordinari. Forgotton Anne è interamente disegnato a mano, con un tratto anime morbido memore del già citato Miyazaki. L’ambientazione quasi steampunk crea un contrasto fortissimo con i numerosi personaggi, tutti fantasiosi e molto ispirati. La cura riposta nei disegni, nelle ambientazioni e nel character design è senza dubbio degna di lode, gli sviluppatori hanno di certo un team artistico di altissimo livello.
Tanto è piacevole l’aspetto estetico del gioco che più volte mi è capitato di soffermarmi ad assaporare la ricchezza di particolari di certi scenari. Gli effetti di luce sono stati tratteggiati con sapienza, e la palette cromatica si adegua morbidamente alle superfici sfumandole con delicatezza.
L’ottimo stile visivo viene accompagnato da doppiaggi in lingua inglese convincenti, recitati davvero bene. Anne riesce a esprimere la drammaticità, la rabbia, ma anche il rimorso, i dubbi di un personaggio in evoluzione. Allo stesso modo i personaggi comprimari e secondari trasudano carattere, hanno una personalità che si delinea proprio grazie a interpretazioni eccellenti da parte dei doppiatori.
Consigliato
Forgotton Anne è di certo tra le migliori produzioni indipendenti del 2018. Sfoggia un carattere invidiabile, grazie in particolare a un’idea di fondo brillante e alla straordinaria componente audio-visiva. È una fiaba per adulti e piccini, molto semplice, chiara, senza fronzoli. Eliminando il superfluo riesce a offrire la giusta longevità per non danneggiare la propria ritmica, mantenendosi interessante e stimolando il giocatore a proseguire.
Lo consigliamo senza remore a tutti gli amanti dello stile di Miyazaki, o a chi sia alla ricerca di una bella storia dentro cui lasciarsi trascinare.
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