Il fondatore di Oculus VR, Palmer Luckey, ha rilasciato una interessante intervista ai microfoni di LinusTechTips, dove affronta la questione del framerate e delle potenzialità tecniche console. Parlando dei gaming classico, Luckey ha dichiarato che la scelta di far girare i giochi a 30FPS “non è una cosa saggia, né una decisione intelligente in termini di design. E’ solo un fallimento”.
Continuando, ha dichiarato che da una parte i 60 frame per secondo possono essere considerati soddisfacenti, ma ammette che arrivare a 90 o a 120 frame al secondo comporta dei vantaggi enormi in termini di gioco e di gameplay.
Oltre quel valore l’incremento prestazionale comincia ad essere poco evidente, motivo per cui Oculus Rift andrà probabilmente a collocarsi nel range fra i 90 e i 120 frame per secondo.
Riguardo il noto visore per la realtà virtuale bisogna inoltre aggiungere che il frame rate sarà un nodo centrale per risolvere alcuni dei problemi al momento più evidenti. Nello specifico, i movimenti della testa dovranno essere seguiti in maniera il più possibile fedele e rapida, motivo per cui pensare di giocare a 30 frame al secondo sarebbe del tutto fuori discussione.
Ad ogni modo, Luckey ha indirettamente confermato che il pannello della versione finale di Oculus Rift sarà minimo un 90 hertz. E noi siamo contenti.