Come molti di voi sapranno, Electronic Arts è da tempo in stato confusionale. Non mangia più, si sbrodola e non sa tenere i cucchiai. Per superare il momento di crisi, le alte sfere della compagnia hanno promosso Vince Zampella a presidente dello studio interno DICE Los Angeles. Zampella è il co-fondatore di Respawn Entertainment, sviluppatore che negli ultimi anni ha mostrato una straordinaria costanza in termini qualitativi con tutti i suoi videogame. L’ultimo grande successo è stato ovviamente Star Wars Jedi: Fallen Order, uno Star Wars più vero di quanto non sia stata l’ultima trilogia.
Electronic Arts segue ormai da tempo il trend dei live service, condendo i propri videogame con micro transazioni, loot box e chi più ne ha più ne metta. Sorprendentemente, la maggior parte dei suoi franchise vende male. Dall’altra parte dello spettro abbiamo appunto Respawn Entertainment, che ha goduto invece di una notevole libertà creativa, sfornando videogame eccellenti senza condirli con sistemi predatori che puntassero al nostro portafogli. Partendo dai due Titanfall, continuando con Apex Legends e finendo appunto con Star Wars Jedi: Fallen Order, Respawn ha preso il posto di BioWare tra le fila di Electronic Arts, ed è oggi il miglior sviluppatore interno del publisher americano.
Electronic Arts ovviamente si interroga sui motivi del successo, analizzando i dati e cercando di capire quale sia la formula magica. Com’è possibile che la gente compri dei videogame divertenti? Gli utenti riescono a tollerare l’assenza di loot box?! Andrew Wilson, presidente della compagnia, si è rivolto ad alcuni sciamani del Congo orientale, che hanno dichiarato
“Tu minghione. Giocatori vogliono giochi belli.”
Parole forti, difficili da accettare, e la stessa Electronic Arts appare molto scettica. Del resto Mass Effect Andromeda, Anthem e Battlefield V dimostrano che la gente ama i videogame venduti in fase alpha, con micro transazioni a caso e server della Clementoni. Allora bisogna capire quale sia il motivo del successo di Respawn Entertainment, e prendere in considerazione tutte le possibilità, perfino le più assurde.
Con Vince Zampella al timone di DICE Los Angeles, Electronic Arts vuole dare spazio a nuove, stravaganti idee. Per fare un esempio, Star Wars Jedi: Fallen Order è un videogame single player. Naturalmente tutti sappiamo che i videogame single player fanno schifo, non vendono e non li vuole nessuno. Lo ha detto Electronic Arts. Quindi deve essere vero. Per qualche motivo però Fallen Order ha venduto come i Pan di Stelle, ricevendo tra l’altro recensioni entusiastiche. Sorprendente.
La cosa inspiegabile è che anche altri videogame single player negli ultimi anni abbiano venduto bene. Secondo l’AVG (Associazione Vecchie Giallognole) anche in questo caso a spingere le vendite sarebbe stato il fattore qualità. Electronic Arts intende studiare il fenomeno, cercando di capire se sviluppare giochi belli possa incidere sulle vendite. Si tratterebbe di una novità epocale, e porterebbe alla comprensione della complessa psicologia del videogiocatore medio, che come sappiamo è pazzo. Il publisher analizzerà quindi il successo di alcune produzioni minori, giochi semi-sconosciuti come Zelda Breath of the Wild, God of War, Gears 5, Devil May Cry 5, Resident Evil 2, Hellblade Senua’s Sacrifice, Spider-Man, Sekiro, Death Stranding, Mario Odyssey, Luigi’s Mansion 3, Control e un certo Red Dead Redemption 2.
Ok.
Terminata una sanissima presa per il culo, Vince Zampella a capo di DICE Los Angeles è cosa buona e giusta. Respawn continuerà a godere di libertà creativa, i giochi attualmente supportati rimarranno nelle mani dei loro rispettivi direttori. Zampella intende proporre un rebranding di DICE Los Angeles, modificando il nome dello sviluppatore per sottolineare la volontà di un nuovo inizio. Lo studio si metterà presto al lavoro su un nuovo videogame, procedendo in maniera autonoma.
Tutto ciò significa che il peso di Zampella, all’interno di Electronic Arts, sta crescendo. I videogame single player non hanno mai smesso di affascinare la community, e cercare di convertire tutti i franchise in live service è ovviamente una follia. Per quanto FIFA continui a stampare milioni di dollari ogni anno, Electronic Arts sa bene di non potersi affidare ad un’unica IP. Sotto la giusta direzione e con le giuste idee, i videogame tradizionali possono ancora garantire guadagni importanti, come la storia recente ci insegna.
Electronic Arts capisce il linguaggio dei soldi, e le produzioni di Respawn hanno portato soldi. Dopo i milioni bruciati con Mass Effect Andromeda ed Anthem, è chiaro che il publisher stia iniziando a mettere in discussione le proprie strategie commerciali. I giocatori vogliono qualità, rispettano se vengono rispettati. La filosofia di Respawn è quella giusta, come quella di Nintendo, di CD Projekt Red, di Obsidian e compagnia.
Adesso, per favore, evitiamo di combinare disastri con un Dragon Age 4 che ha già mandato in ansia tanta gente.
Ahah, divertente la presa per i fondelli rivolta ad EA, oltretutto strameritata… ad EA non interessa fare giochi belli, interessa solo guadagnare soldi facili con il minimo sforzo, ma la sta pagando molto cara, chissa’ che capiscano lei e tutti gli altri publisher che ultimamente tendono a seguire la sua stessa politica commerciale (2K, Ubisoft, Bethesda e altri) che non conviene prendere per il culo la gente.