Apparso a sorpresa tra i giochi gratuiti del PlayStation Plus di marzo, Disc Jam ha subito attirato la nostra attenzione. Eravamo curiosi di provarlo già dopo aver visto qualche screenshot, grazie al suo look futuristico dai toni sgargianti realizzato in Unreal Engine 4 e alla struttura di gioco assimilabile al Rocket League o al Windjammers della situazione. Oltretutto gli sviluppatori, High Horse Entertainment, sono dei veterani dell’industria in quanto ex-dipendenti Activision e Blizzard. I motivi per dargli una chance, dunque, c’erano tutti. Vediamo in che modo hanno lavorato al loro primo titolo da indipendenti.
Disc Jam
Uscita 7 Marzo 2017 Lingua Inglese Piattaforme PC, PS4 Versione recensita PS4 Prezzo al lancio 14,99€ |
Disc Jam appartiene al genere degli sportivi da competizione online. Lo stile di gioco ibrida hockey da tavolo e tennis in un mix dinamico e divertente. Le partite si svolgono in campetti rettangolari divisi da una rete e le regole seguono pressoché alla lettera quelle tennistiche. Le differenze riguardano più che altro il disco da lancio, sostituto della pallina, e la sua gravità, insieme al fatto di non doverlo necessariamente respingere di prima e anzi poterlo tenere in mano per alcuni secondi. Un’altra differenza è che qui non esistono fuori campo ed è possibile sfruttare i rimbalzi sui muri a proprio vantaggio.
Vince, in breve, chi arriva a 50 punti. Per segnare basta lanciare il disco nella parte di campo avversaria evitando che venga intercettato prima del contatto col suolo. Esistono vari tipi di lanci, ognuno perfettamente curvabile con un leggero spostamento della levetta analogica destra al momento giusto. In generale i più efficaci sono il lob e i colpi ad effetto, tuttavia è possibile effettuare un lancio speciale piazzandosi anzitempo sulla zona d’atterraggio del disco e schiacciando il tasto richiesto quando il personaggio sarà coperto da scintille blu. I lanci speciali sono tre ed hanno effetti devastanti, in compenso eseguirli è piuttosto difficile.
A livello meccanico, insomma, Disc Jam sa offrire un’esperienza appagante. Contenutisticamente, invece, c’è ben poco da sorridere. Innanzitutto i personaggi utilizzabili sono solo 4, presentano piccolissime differenze nel controllo ed hanno un look a dir poco anonimo. La customizzazione è presente, si limita alla componente estetica, ma pecca moltissimo in varietà. Una lunga lista di skin simili fra loro e animazioni/pose vittoriose che sanno di già visto non costituiscono un valido motivo per mettersi d’impegno e sbloccarle una ad una in modo casuale spendendo la bellezza di 1000 denari (l’equivalente di 5-6 partite vittoriose) nel gashapon che funge da negozio. Gli unici altri inserti contenutistici si soffermano alla modifica del tag personale e del disco, sostanzialmente inutili.
Per quanto riguarda le modalità purtroppo continua ad esserci penuria. L’unico twist risiede nella diversificazione di partite singole e doppie, queste ultime decisamente più godibili. Il problema è che per trovare una partita online ci si impiegano in media 3 minuti, la popolazione in rete -usando un eufemismo- scarseggia ed inoltre la maggior parte dei match viene compromessa dall’alta latenza. Non conosciamo la situazione attuale su PC ma è lecito pensare che non vada granché meglio della controparte da noi recensita, PS4, offerta in via gratuita agli abbonati PS Plus. C’è sempre la modalità multiplayer locale, per lo meno. Quella funziona in maniera decente senza rallentamenti ed interruzioni.
Tecnica, infine. Disc Jam e l’Unreal Engine 4 hanno un rapporto strano. Da un lato modelli ed effetti particellari/di luce risultano gradevoli e abbastanza dettagliati. Dall’altro i colori slavati e la risoluzione, scalata verso il basso forse per mantenere i 60fps stabili, intaccano l’immagine con una sfocatura paragonabile all’effetto vaselina del FXAA in alcuni titoli. Peccato perché tralasciando tali storture il comparto grafico si difende egregiamente. Quello sonoro, invece, è impalpabile.
In sintesi
Disc Jam è un prodotto interessante che, valutato dal punto di vista esclusivamente meccanico, avrebbe costituito un valido acquisto per gli amanti degli sport game competitivi. Al momento, però, netcode e contenuti necessitano una revisione o si rischia di gettare alle ortiche il lavoro svolto finora. Se siete utenti Plus provatelo senza indugi, d’altronde è gratis e il gratis non si rifiuta mai. Se invece vi trovate su PC il consiglio è di attendere update che possano colmare le lacune da noi evidenziate. Bisogna solo limare gli spigoli, non rivoluzionare l’intero gioco. E questo High Horse può farlo benissimo anche in breve tempo.