Solo per i più duri
Dark Souls II non tradisce in alcun modo lo spirito del predecessore, ma ne amplifica e migliora quasi tutti gli elementi. Questo sarebbe un buon modo di sintezzare il nuovo lavoro di From Software, un’opera colossale che accompagnerà i più masochisti di voi per circa una sessantina di ore.
Miglioramenti a gogo
Se avete amato il primo Dark Souls, amerete questo secondo episodio anche di più. È più grande, è più bello, e se possibile riesce ad essere anche più cattivo.
Il giocatore viene invitato ad un approccio molto più esplorativo all’avventura, grazie a scenari di per sé più vasti e interessanti da spulciare, ma soprattutto grazie a un tipo di progressione molto più aperta.
Ciò significa che non ci ritroveremo a seguire percorsi definiti quasi ci trovassimo su binari, ma avremo piuttosto la possibilità di cercare strade alternative. Se non riusciremo ad avere la meglio su un nemico, o magari su un boss, la soluzione non sarà dunque ritentare fino alla disperazione, ma potremo benissimo cercare (e trovare) un’altra via. Considerato l’elevato livello di difficoltà del prodotto si tratta di una scelta di design intelligente, che da una parte crea un maggior senso di libertà e immersività, dall’altro va incontro al giocatore in difficoltà proponendo vie alternative, o magari invogliandolo a temporeggiare al fine di ottenere qualche livello in più.
La fase di studio dei nemici continua ad essere fondamentale, e ciascuna delle nostre morti sarà necessaria per conoscere i vari pattern di attacco, i movimenti e per memorizzare le tempistiche delle animazioni. I riflessi del giocatore avranno un ruolo fondamentale, ma sarà più che altro il tatticismo l’elemento chiave degli scontri. Bisognerà dunque evitare di pretendere troppo, cercando di capire fin dove possiamo osare, osservando bene le distanze ogni volta che vorremo effettuare un qualche tipo di azione. Ciò include chiaramente l’utilizzo delle classiche pozioni curative, da una parte a nostra disposizione, dall’altra inutili se utilizzate stando in faccia ad un avversario.
Gli scontri con i boss sono in linea di massima allo stesso livello di quanto visto nel primo episodio. Parliamo dunque di eccellenza, qualità su quantità, con una pletora di bestioni differenti nella tipologia di attacco e di movimento. Trovare la corretta strategia di attacco e di difesa diventerà in questi casi molto complicato, tanto che alcuni colleghi della stampa internazionale hanno parlato di “puzzle” all’interno del gioco. E non possiamo che trovarci d’accordo: i game designer hanno svolto un ottimo lavoro nel diversificare i contenuti, e ogni scontro con i boss richiederà tatticismo, velocità, prontezza, ma anche capacità analitica e colpo d’occhio.
Tornando all’avventura in sé e alle migliorie di gioco non possiamo non menzionare il ruolo della luce in questo Dark Souls II. All’interno delle grotte, o in condizioni di scarsa luminosità, potremo poggiare il nostro scudo e scambiarlo per una torcia, tenendo in mano la nostra fidata arma. La torcia avrà un ruolo importante nel rendere più sicuri i nostri movimenti, permettendoci di capire e di studiare ciò che ci circonda. Ma avrà una grande importanza anche nel gameplay stesso, con alcune categorie di mostri che scapperanno alla vista della luce, semplificando non poco il nostro cammino.
Quando moriremo le cose si faranno davvero toste, in quanto gli sviluppatori hanno deciso di penalizzarci rimuovendo di volta in volta una percentuale dei nostri HP. Una scelta parecchio punitiva, ma a nostro avviso stimolante per i giocatori a cui questo Dark Souls II si rivolge.
Proprio questi giocatori avranno modo di darsi battaglia nelle modalità multiplayer, infestando i mondi altrui, o disseminando gli ambienti di trappole e di avversari con strategia e intelligenza, giusto per prevenire che qualche incauto videogamer di chissà dove pensi di poter scorrazzare tranquillo sui nostri lidi.
Graditissima la nuova impostazione data alla funzione di teletrasporto, presente nel precedente capitolo, ma adesso utilizzabile fin dall’inizio dell’avventura, in maniera tale da eliminare una grande quantità di tempi morti che non avrebbero aggiunto nulla alla qualità dell’esperienza.
Un plauso va fatto ai programmatori per gli incredibili progressi sotto il profilo tecnico. Gli ambienti sono adesso più vasti, presentano una migliore varietà nelle texture, la risoluzione delle stesse è aumentata, e gli shader applicati sono nettamente superiori rispetto a quanto visto nel primo Dark Souls. La cosa più piacevole da notare resta comunque il frame rate: consci di aver commesso un errore non da poco con il primo episodio, i ragazzi di From Software hanno dedicato questa volta la giusta attenzione alla fluidità del prodotto, che adesso gira a 30 frame per secondo stabili anche nelle fasi concitate dell’azione.
Gli effetti di illuminazione migliorati si fanno sentire in particolare durante le esplorazioni al buio, quando armati della nostra torcia andremo a rischiarare l’ambiente circostante.
Anche i nemici sono adesso molto più definiti, godendo di un polygon count che appare più elevato.
Insomma, l’azienda ha capito di non poter sacrificare troppo il comparto tecnico di un prodotto talmente imponente sotto altri aspetti, e il risultato si vede tutto e subito.
Conclusioni
Dark Souls II aggiusta il tiro fatto dal primo Dark Souls, correggendo in primis le mancanze tecniche e migliorando l’intero comparto estetico fino a farlo brillare. La fluidità dell’esperienza è adeguata all’azione di gioco, impegnativa come e più del capitolo precedente, ancora meno permissiva a causa dei malus applicati agli HP in caso di morti impreviste. I tempi morti nel vagare da una parte all’altra sono stati eliminati da un eccellente sistema di teletrasporto, e la possibilità di proseguire nell’avventura attraverso strade differenti rivoluziona il gameplay senza tradirlo. Un acquisto obbligato per tutti i giocatori hardcore o presunti tali.
+ Esplorazione libera e percorsi alternativi
+ Battle System solidissimo
+ Comparto tecnico ottimo
+ Impegnativo e gratificante come non mai
– Troppo difficile per moltissimi
Valutazione 9.0/10