CD Projekt Red continua a lavorare sul suo Cyberpunk 2077, ma lo fa in un modo che lascia l’amaro in bocca a tanti giocatori, tra mancanze nelle comunicazioni e aggiornamenti che in realtà si limitano al solito bug fixing. Il gioco continua ad avere tante mancanze tecniche, un numero considerevole di contenuti tagliati e, per il momento, non si vede l’ombra dei DLC gratuiti promessi dallo sviluppatore. DLC gratuiti che comunque non saranno nulla di straordinario, limitandosi a qualche elemento cosmetico e, secondo indiscrezioni, qualche piccola missione extra.
Il buon Paul Tassi di Forbes approfondisce in questi giorni la questione, sostenendo che CD Projekt Red potrebbe essere al lavoro su una sorta di soft reboot di Cyberpunk 2077, che potrebbe arrivare insieme alla versione per PS5 e Xbox Series. In effetti, più il tempo passa, più lo sviluppatore polacco riduce le comunicazioni col pubblico, indicando che – forse – qualcosa sta bollendo in pentola.
Cyberpunk reboot all’orizzonte?
Da quanto abbiamo visto fino a questo momento è chiaro che lo sviluppatore sia molto indietro con i lavori. Qualche settimana fa avevamo fatto un confronto tra Cyberpunk 2077 e The Witcher 3, indicando la diversa maniera in cui CD Projekt ha supportato i due progetti. In Cyberpunk stiamo ancora parlando di bug fix, mentre in The Witcher 3, dopo un lasso di tempo simile, avevano già rilasciato sia i DLC gratuiti che una maxi espansione a pagamento. Un discorso simile potremmo farlo paragonando Cyberpunk a No Man’s Sky, con Hello Games che a quattro mesi dal lancio rilasciava il suo primo maxi aggiornamento, e dopo 8 mesi rilasciava il secondo. In pratica un aggiornamento corposo ai contenuti ogni 4 mesi. Cyberpunk, rilasciato 8 mesi fa, per il momento si ferma ai bug fix. E sospettiamo che CD Projekt Red sia un tantino più grande e più ricca di Hello Games.
L’idea quindi di un vero e proprio reboot di Cyberpunk 2077 in concomitanza con il lancio su PS5 e Xbox Series avrebbe senso. Permetterebbe di sfruttare un nuovo bacino di utenti, una sorta di seconda occasione per un progetto che, nonostante gli innumerevoli difetti, è comunque riuscito a vendere più che bene.
Il reboot dovrebbe prima di tutto correggere i bug ancora presenti nel gioco, dal framerate alla densità degli NPC, introducendo opzioni che consentano al giocatore di puntare alla fedeltà visiva e ray tracing o alla fluidità dell’azione. Giocando in retrocompatibilità alla versione attuale, perfino Xbox Series X soffre di rallentamenti vistosi in determinate scene, mentre l’ambientazione risulta a dir poco spoglia su PS5, dove il numero di NPC è addirittura inferiore rispetto a quanto vediamo su Xbox Series S. È chiaro che potendo sfruttare le API delle nuove piattaforme ci sarà l’occasione di sfruttare tanta potenza di calcolo addizionale.
Una correzione fisica però continuerebbe a non essere bastevole, ed è per questo che si parla della necessità di un vero e proprio soft reboot per Cyberpunk. Come più e più volte sottolineato, sia da noi che dalla stragrande maggioranza del pubblico, il vero problema del gioco sono le mancanze contenutistiche. I bug possono dare fastidio, ridurre il livello di coinvolgimento, ma è il cuore del gioco ad aver lasciato più interdetti. Manca la libertà d’esplorazione, manca la libertà d’azione, mancano quegli elementi capaci di trasformare un buon gioco in un ottimo gioco. Manca una messa in pratica delle promesse fatte dal reparto PR durante la fase di sviluppo del gioco. Se la versione per le nuove console sarà rilasciata a un anno dal lancio, allora sarà più che lecito aspettarsi novità di rilievo in termini di contenuti, un aggiustare il tiro, un metterci la proverbiale pezza sopra, un fare ammenda introducendo nel gioco ciò che avrebbe dovuto essere lì fin dalla commercializzazione.
CD Projekt Red sta mantenendo uno strano silenzio in merito, limitandosi a quella sottospecie di roadmap che in realtà non dice quasi nulla. La strada del silenzio ha funzionato con Hello Games, che però ha sfornato contenuti di tutto rispetto ogni 4 mesi. CD Projekt purtroppo non sta lavorando con la stessa solerzia, e in questo momento non avrebbe senso mantenere il segreto su un eventuale reboot. Magari preferiscono mantenere questa linea d’azione per evitare ulteriori delusioni, per non alimentare troppe speranze, limitandosi a mostrare i contenuti solo quando saranno effettivamente pronti. Una decisione comprensibile considerato come sono andate le cose, ma che ci costringe purtroppo a speculare su quello che vorremmo, basandoci su una logica che non è detto sia condivisa dallo sviluppatore polacco.