Archiviato il 2016, iniziamo a pensare al nuovo anno e facciamolo come sempre con il cinismo che ci contraddistingue. Cosa è lecito aspettarsi realisticamente dal 2017? Considerando l’importanza delle uscite, sia hardware che software, le possibilità di scottatura sono piuttosto alte. Avremo ben due console e una lunga lista di titoli da cui attingere. All’hype, dunque, si somma il timore che qualcosa di grosso possa andare storto. Cerchiamo di andare a fondo e scovare la radice delle nostre paure per dirvi cosa non vogliamo dall’anno appena iniziato.
In primo luogo ci aspettiamo che Nintendo sia meno Nintendo del solito. Con ciò intendiamo auspicare un cambio di rotta sul versante tecnico e organizzativo dei suoi prodotti, in particolare della nuova console Switch, in arrivo a marzo. Di Switch al momento si sa davvero poco. Monterebbe un chip Nvidia Tegra e API custom, una batteria ricaricabile e utilizzerebbe cartucce proprietarie, oltre ad avere le note funzioni portable mostrate nel trailer che ormai tutti abbiamo visto. Non è ancora chiaro quali siano le reali capacità della macchina ma al momento pare si punti al 1080p su TV e 720p sullo schermo touch. Riguardo alla batteria, invece, rimaniamo dubbiosi sul fatto che possa resistere oltre le 3 ore. In tal senso ci auguriamo che Nintendo dimostri finalmente di conferire la dovuta importanza all’hardware e lanci una console costruita con criterio e al passo con i tempi, vista la debacle subita con Wii U. Non vogliamo DLC hardware come batterie maggiorate o simili amenità. Non vogliamo versioni 2.0 della stessa console come accaduto con 3DS. Ma sopra ogni altra cosa non vogliamo che Nintendo si crogioli sui first party ignorando i third.
Una lezione di apertura, questa, che Microsoft ha imparato a suo tempo. Adesso il colosso di Redmond sembra essersi focalizzato sulla forza bruta, sulla volontà di primeggiare in ambito tecnico. Sulla carta, Project Scorpio è un mostro. APU AMD 8 core, 320GB di banda per la memoria e ben 6 teraflop in FP32: la console più potente di sempre. Bisognerà comunque osservarne il comportamento pad alla mano, specie di fronte al 4K nativo, HDR e alla tanto decantata realtà virtuale che forse un giorno decollerà. Cosa non vogliamo da Scorpio è un’attenzione eccessiva alla risoluzione a dispetto del framerate. PS4 Pro, almeno in questo senso, sta deludendo le aspettative.
Altra cosa che non vogliamo accada è la trasformazione delle console in PC. Si tratta di mondi e soprattutto di target troppo diversi. Le console rappresentano un lato del gaming più semplice, accessibile, meno costoso. Costringere l’utenza ad aggiornarle ogni 2-3 anni le renderebbe a dir poco inutili di fronte ad un vero PC assemblato. Vada per la condivisione delle esclusive, vada per i settaggi grafici modificabili. L’importante, comunque, è che non si snaturi l’assetto del gaming come lo conosciamo.
Per quanto concerne i titoli le paure si fanno più sottili. Tra quei blockbuster che rischiano di scontentare moltissimi giocatori troviamo senz’altro Mass Effect Andromeda, Ghost Recon Wildlands, Scalebound, Resident Evil 7, Shenmue III, Battlefront 2 e Destiny 2. Sebbene per alcuni si possa solo speculare, i No Man’s Sky ci insegnano che la prudenza non è mai troppa.
Del nuovo Mass Effect si è visto qualche stralcio di gameplay, tutt’altro che emozionante. Il rischio sarebbe quello di trovarsi di fronte a un comune TPS in stile Lost Planet privo dell’enorme profondità ruolistica del primo capitolo, e con Bioware di recente non bisogna dar nulla per scontato. Attendiamo con impazienza di essere sbugiardati da ulteriori trailer.
Wildlands si discosta parecchio dai Ghost Recon e ciò potrebbe allontanare svariati fan della serie votati all’azione tattica di squadra. I filmati usciti finora non hanno mostrato proprio nulla di interessante, ad esclusione di una parvenza di open world. Se il gioco abbia sufficiente profondità dovremo scoprirlo provandolo con mano nelle sue versioni recenti. Speriamo ad ogni modo che Ubisoft corregga il tiro e non prosegua il trend già abusato degli shooter arcade.
Al momento dell’annuncio, l’hype per Scalebound era alle stelle. Guardato un video di gameplay, l’alzabandiera ha subito un ripido calo. Il ritmo sembrava lentissimo, il framerate orrendo (anche se si trattava di una pre-alpha), la componente RPG risicata. Il malcontento di Kamiya su Twitter nei confronti di Microsoft, poi, non lascia ben sperare. Teniamo le dita incrociate e confidiamo nello sconfinato talento dei Platinum.
Altro titolo dissimile dalla saga di appartenenza è Resident Evil 7, di cui abbiamo provato la demo. Un misto in apparenza poco originale tra Outlast e P.T. potrebbe non bastare per risollevare questo brand tanto bistrattato. Le anteprime parlano di un ritorno alle origini ma sarà davvero così, almeno agli occhi dei fan? Confidiamo in Capcom, ora più che mai.
E Suzuki che fa? Sicuramente si gode i suoi 6 milioni di dollari. Shenmue III, intanto, rimane al buio.
Nessuno sa cosa potrà venir fuori dal titolo più finanziato di sempre su Kickstarter, però si sa cosa non verrà aggiunto al prodotto finale per mancanza di fondi. Tra le tante annoveriamo intelligenza artificiale avanzata, animazioni ragdoll, varietà nei minigiochi, lavori part-time e maestria nel kung fu. A questo punto non rimane che confidare nei portafogli di Sony.
Dai sequel di Battlefront e Destiny, infine, non vogliamo semplicemente che si ripeta quanto accaduto in passato. Basta valanghe di DLC per rimpinguare le mancanze contenutistiche al lancio, basta multiplayer sbilanciato, basta campagne approssimative o addirittura mancanti, è ora di rilasciare dei prodotti in grado da soli di valere il prezzo di lancio. Le nostre sono solo fragili utopie, ne siamo consapevoli, ma la speranza in questi casi è l’ultima a morire.
Ah, pare abbiano cancellato Scalebound. A quanto pare Microsoft ha deciso di iniziare l’anno con il piede giusto.
Più che le tue paure sembra una predizione del futuro e penso che non ci andrai molto lontano sopratutto per Mass Effect e Wildlands. Io spero che Star Citizen non deluda con la 3.0 e con l’uscita di SQ42.
p.s. Tenete d’occhio “Grip”, pura poesia mista a nostalgia.
Gianfelice
Grazie per la dritta su Grip, me l’ero completamente perso!
Mi sono appena reso conto che a molti potrebbe sfuggire la pertinenza con il Topic dell’articolo, rimedio subito:
Cosa vorrei dal 2017? Vorrei che un gruppo di megamigliardari ingaggiasse tutto il team di linux, cioè proprio tutti quelli che potrebbero dare o hanno dato una mano al progetto, coadiuvati da un esercito di volenterosi “informatici” (… okok hackers.) per sviluppare un sistema operativo indipendente, compatibile con qualunque altro esistente ed in grado di far “girare” qualunque tipo di software a prescindere dalla tipologia, il tutto gestibile e completamente configurabile da ogni singolo Individuo (utente). Che fosse distribuito in forma totalmente gratuita e trasparente ( finalmente l’appellativo “Virale” servirebbe effettivamente a qualcosa di utile, anzichè a far circolare vidoe sui gatti o bello figo gu…).
Chiedo troppo?
Eh ma poi i miliardi non li possono mica fare =/
Comunque non so, riguardo il discorso console l’idea di avere un upgrade a 3 anni dal lancio di una nuova piattaforma secondo me è negativo. Non è tanto un problema di avvicinarsi o meno ai PC, quanto la creazione di una frammentazione all’interno del mercato e la necessità per gli sviluppatori di investire più denaro, denaro che nella quasi totalità dei casi nessuno vuole sganciare. Un conto è sviluppare un software per PS4 e One, un altro è svilupparlo per PS4, PS4 Pro, One e Scorpio.
Il vantaggio di una console è che il software viene ottimizzato per sfruttare al massimo l’hardware. Su PC in genere i developer se ne fregano dell’ottimizzazione perché la potenza di calcolo è tale da andare a tamponare le loro mancanze. Ad oggi però PS4 Pro sta facendo acqua da tutte le parti, e il problema è sia di progettazione che di marketing. Non ha senso fare una macchina con una GPU potente il doppio se la CPU è solo del 30% superiore, stai creando (da ingegnere) un collo di bottiglia. Non ha senso marketizzare una macchina come capace di far girare roba in 4K, quando sarebbe bastato puntare a un 1440p per evitare tutti i problemi in cui sono incappati quasi tutti i prodotti “ottimizzati” per Pro.
Dico io, è da 3 vite che i produttori di monitor gaming puntano in primis al refresh. Possibile che le major non capiscano che il framerate è anni luce più importante della risoluzione?
La paura che la prossima console di Microsoft diventi un PC non sussiste. Non scherziamo, dopo tutto l’impegno profuso nel trasformare i PC in telefonini geolocalizzati grazie al “regalo” windows10, Quello delle consoles è da sempre un ambiente chiuso, protetto, compartizzato, divertente e “user friendly” secondo i gusti degli utenti, a patto di accettare i “disclaimer”( le condizioni di utilizzo) imposte. Niente in contrario a riguardo, finchè questo garantisce la riuscita del prodotto ( intrattenere, divertire appunto ). Le cose a mio avviso cambiano parecchio se si considerano i costi e le potenzialità dei moderni PC. Purtoppo il gap Hardware/Software si è ulteriormente ingrandito. Nonostante la quota di mercato dei “PC da gioco” sia oggi rilevante, gli sviluppatori di sistemi operativi ( il plurale è pura formalità) e di conseguenza le major videoludiche non hanno alcun interesse ad investire in qualcosa che faccia ombra ad un mercato ( quello console) di cui hanno il completo controllo. Quindi è molto più semplice “incentivare” al passaggio ad un SO chiuso, blindato, monitorato, senza neppure la possibilità di rifiutare gli aggiornamenti, quindi ad accettare le succitate “condizioni di utilizzo”.
L’argomento è complesso e opinabile, meriterebbe uno spazio dedicato, non sono sicuro di aver reso bene l’idea, sarà il delirio febbrile… In sostanza la quasi totalità dell’utenza PC si ritroverà presto alla stregua di quella ITunes (lol@IPADPC da 3k euri)… sempre evviva la fine del mondo.
Tanto per rimarcare… sto cercando di installare Skype su windows7ICE (si quello modificato e “pulito” da alcune schifezze, vecchiotto ma performante), il risultato? L’installazione si pianta affermando che necessito di “updatare” il mio sistema, ehggiagiagia, come non sapessi di avere tutto aggiornato all’ultima versione rilasciata (per win7 ovvio). Per tutto intendo tutto, directX ( ovviamente con win7 mi tocca rinunciare ai milioni di titoloni nativamente ed esclusivamente sviluppati per DX12 !! ahiahiahi) Visual C++, bios drivers ecc..
Sempre viva… uff.. volevo fare due chiacchere , ci sentiamo presto comunque, per fortuna ci sono i telefonini! ooopppss smarthphone…
Quello che dici è assolutamente condivisibile, fatto sta che il rapporto console-pc si sta sempre di più assottigliando e non lo vedo come un bene. I tempi in cui inserivi un disco ed eri pronto a giocare sono pressoché scomparsi, senza contare che le stesse console stanno diventando dei mini pc assemblati per novizi dell’hardware con upgrade sempre più frequenti a peso d’oro. Non sono più sistemi così user friendly e accessibili come una volta. Magari Nintendo si salva un tantino sotto questo punto di vista ma non credo ancora per molto. Secondo me, e non sono l’unico a pensarlo, tra un paio d’anni la mera potenza di calcolo prenderà il sopravvento sulla qualità dei titoli e l’infrastruttura stessa e l’unica preoccupazione dei produttori sarà quella di vendere prodotti upgradabili che assimilerei alle Steam Machine, con la lenta estinzione del vecchio concetto di console. Francamente spero proprio che non accada.