Collapsed è un action con elementi roguelite sviluppato dal piccolo team indie Glaive Games, alla prima esperienza su PC. Il titolo si professa hardcore fin da subito, alla luce di una difficoltà elevata e di un sistema di personalizzazione profondo quanto basta per tirare dentro i veterani del genere. Sarà stato all’altezza delle aspettative e dei confronti con l’ottimo Dead Cells? Scopriamolo nella nostra recensione.
Collapsed – Recensione
Data di uscita: 01/08/2019
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €12.99 (GOG)
Sponsor: in offerta su Amazon
Andare per il sottile non è una prerogativa di Collapsed. Già dalle fasi iniziali il gioco non si dilunga in tutorial o introduzioni particolarmente dettagliati, gettandoci nella mischia dopo un paio di minuti. L’obiettivo sarebbe superare 6 livelli per arrivare al boss finale, livelli che di per sé non sono labirintici ma possiedono una manciata di uscite finte e solo una in grado di farci avanzare a quelli successivi.
La navigazione soddisfa, complice un sistema di comandi ben tarato (nonostante il feeling da gioco flash trasmesso) e la fluidità nei movimenti. Il nostro personaggio può saltare, sparare, attaccare corpo a corpo e arrampicarsi sulle pareti, quest’ultima abilità piuttosto importante vista l’estensione verticale delle mappe. Il gameplay non ha niente di particolarmente innovativo né intrigante, ma alla fine della fiera non crediamo ci sia molto da sindacare sul comparto meccanico, in linea con la concorrenza.
Sul bilanciamento invece c’è un bel po’ da ridire, considerando che la progressione richiede un quantitativo spropositato di grinding. Lo skill tree condiviso da tutti i personaggi selezionabili all’inizio dell’avventura è sì enorme e dettagliatissimo ma neanche 3 playthrough bastano a sbloccarne una minima parte. Poco importa se una run può durare anche meno di un’ora, giacché per quanto mi riguarda ho iniziato ad annoiarmi già alla seconda.
Collapsed – Trailer di annuncio
Il fatto che il crafting possa essere effettuato solo all’interno dei livelli e a patto di trovare l’attrezzo necessario, poi, è una scelta assurda. Innanzitutto perché c’è la permadeath e quindi morire significa dover ricominciare da capo. In secondo luogo a causa della preponderanza di loot spesso inutile al di fuori del crafting. Ci si ritrova quindi sempre con l’inventario pieno e costretti a sprecare valanghe di oggetti ed equipaggiamenti rinvenuti durante l’esplorazione.
Tutto ciò, insieme alla ripetitività di nemici e livelli, contribuisce a creare nel giocatore un senso di noia difficile da scrollarsi di dosso. Sbloccare nuove abilità e potenziamenti ad un ritmo regolare (es. Bloodstained) avrebbe aiutato senz’altro ma a quanto pare gli sviluppatori di Collapsed hanno preferito adottare il metodo Bungie e tediare con il grinding selvaggio senza fine. Peccato.
Per quanto riguarda la tecnica abbiamo apprezzato fluidità e reattività delle animazioni, un po’ meno lo stile grafico semplicistico e carente di dettagli, da giochino flash. In linea di massima, comunque, non si può certo dire che sia brutto da vedere o da ascoltare, anzi certi scenari e pezzi musicali risultano anche molto gradevoli. Sprazzi di qualità, insomma.
Accettabile
Collapsed non è il più originale né il più divertente tra i titoli del suo genere, con in più il grosso difetto di essere incentrato sul grinding. Non ha una rigiocabilità ampia né un comparto tecnico all’avanguardia, eppure riesce a mantenersi sulla sufficienza grazie a un loop di gameplay mediamente piacevole. Per chi volesse c’è anche una modalità multiplayer, deserta durante la nostra sessione di review, che con la giusta compagnia potrebbe aggiungere valore all’offerta.
Pregi | Difetti |
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