Caligula Effect Overdose cerca di rispettare i canoni del genere, ma bastano poche ore di gioco per capire che in questo JRPG qualcosa proprio non va. Per quanto non sia tutto da buttare, una pesante aria di mediocrità permea l’intera produzione, vanificando le buone idee meccaniche. Nella nostra recensione della versione PS4 mettiamo in evidenza le principali problematiche della produzione.
Caligula Effect: Overdose – Recensione
Data di uscita: 28/08/2019
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PC, PS4, NSW
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: €49.99
La trama di Caligula Effect Overdose non brilla per originalità, ma è solida: esiste un mondo virtuale chiamato “Mobius” creato da una Idol di nome μ. A recarsi a Mobius sono le persone che, incapaci di vivere nel mondo reale, cercano un rifugio in cui non esiste tristezza, malessere o qualsivoglia emozione negativa. Una volta arrivati, gli abitanti ottengono tutto ciò che desiderano, dall’aspetto che vogliono, al sesso che preferiscono e addirittura lo stile di vita che più gli si addice. Il prezzo da pagare è però piuttosto salato: chi si reca a Mobius non potrà più abbandonarlo, i ricordi della sua vita reale verranno cancellati, e sarà sempre soggiogato alla figura di μ.
La svolta che darà inizio agli eventi di Caligula Effect Overdose avverrà quando il protagonista si renderà conto di trovarsi in un mondo fittizio. Comincerà a porsi delle domande, ma si ritroverà contro tutti gli abitanti di Mobius, controllati dalla suddetta μ. In suo aiuto verranno un gruppo di ragazzi che come lui si sono resi conto della trappola virtuale in cui sono incastrati. Insieme cercheranno di fuggire, avvolti comunque dal dubbio, dato che non hanno la certezza che una volta usciti gradiranno ciò che troveranno.
A questo punto non serve un genio per capire che quella che è stata appena narrata è più o meno la trama di Matrix.
Caligula Effect Overdose – Trailer di annuncio
Caligula Effect Overdose richiede circa 40 ore per essere completato, ma le prime 25/30 fungono quasi da prologo. C’è comunque un finale esplosivo, in cui scopriremo perché i personaggi avessero deciso di abbandonare il mondo reale per chiudersi in Mobius. Quasi tutte le storie sono alla fine emozionanti e coinvolgenti, ma l’immenso prologo è veramente insopportabile, allungato con battute scontate che si alternano con riflessioni infinite sull’esistenza e sulla vita. Con ogni probabilità saranno in pochi ad arrivare ai titoli di coda.
Gli stessi personaggi che accompagnano l’evolversi della trama soffrono di una caratterizzazione banalissima. Mancano originalità e personalità, sono l’apoteosi dei cliché già visti in tanti anime. Per quanto possa essere interessante scoprire le motivazioni dietro le scelte dei personaggi, proprio la scarsa caratterizzazione vanifica la bontà della storia, limitando l’impatto emotivo sul giocatore.
Nelle fasi iniziali del gioco farà la sua apparizione Aria, un’altra Idol in grado di trasformare le emozioni degli abitanti di Mobius in armi.
Il sistema di combattimento a turni di Caligula Effect Overdose è inizialmente piuttosto noioso, ma guadagna punti dopo le prime ore. Sono presenti 2 meccaniche che lo rendono innovativo e soprattutto parecchio strategico, ovvero “la combo da 3 colpi” e la “Immaginary Chain”. Quando daremo un comando, questo non verrà eseguito immediatamente. Dovremo inserirne un altro e poi un altro ancora, quindi le azioni avverranno in successione.
L’Immaginary Chain invece permette di vedere l’ordine delle azioni prima che queste avvengano. Questo ci permette di valutare le possibilità che si realizzino e come reagiranno gli avversari. In questo modo potremo studiare ogni tattica in modo decisamente approfondito.
Caligula Effect Overdose cerca di innovare col sistema di combattimento
Occuparsi di un party di 4 giocatori potrebbe risultare caotico, ma una volta presa la mano gestiremo agevolmente 12 azioni simultanee nel campo di battaglia. L’esperienza è piuttosto avvincente.
I membri del party sono tutti quanti reclutabili tra gli abitanti di Mobius, ma ben pochi saranno effettivamente utili in battaglia. Caligula Effect Overdose ne mette a disposizione più di 500, e dare a ognuno una spiccata personalità in combattimento sarebbe stata un’impresa colossale. In casi come questo, sarebbe più indicato concederci meno personaggi, ma dare a ognuno l’importanza che merita. Giocare con tanti gusci vuoti alla ricerca di quello giusto un po’ più forte non è proprio il massimo.
Le ambientazioni soffrono purtroppo di una certa ripetitività. Mobius è effettivamente immensa ma sarà limitata da un recinto di pareti invisibili invalicabili, giustificate dalla trama come “aree che μ non vuole che si raggiungano”. I dungeon inoltre sono inutilmente confusionari e si somigliano fin troppo l’un l’altro.
E’ però necessario spezzare una lancia a favore del titolo per quanto riguarda le tracce sonore, tutte molto orecchiabili e in grado ci accompagnare alla perfezione le scene su schermo.
Da evitare
Caligula Effect Overdose non è un brutto gioco. Cerca di innovare il sistema di combattimento a turni con meccaniche interessanti, ha un’idea di base affascinante e cerca di svilupparla come può.
Il vero problema è che il gioco non eccelle sotto nessun punto di vista. Già dalle primissime ore tende ad annoiare parecchio, tanto che spesso e volentieri avremmo voluto metterlo da parte e passare ad altro. E’ come se il prodotto non sapesse “vendersi” bene, ristagna in una generale mediocrità che, nel panorama videoludico odierno, fa la differenza tra un gioco che viene comprato e uno che rimane inevitabilmente sullo scaffale.
Pregi | Difetti |
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