Tra uno spettacolo di magia e l’altro, quel prestigiatore di Randy Pitchford ha trovato il tempo di festeggiare per i successi di Borderlands 3 su PC, dove è esclusivo per Epic Store. Attraverso un post sul proprio account Twitter ha fatto sapere che i numeri sono stati nettamente superiori rispetto a quelli di Steam. Nello specifico, al day one c’erano su Borderlands 3 quasi il doppio dei giocatori rispetto ai record segnati con Borderlands 2 su Steam.
L’autorevole testata economica Forbes ha pubblicato un articolo che approfondisce un po’ la questione. Come detto giustamente dall’editor, non abbiamo modo di sapere se le dichiarazioni di Pitchford sulle vendite siano vere o meno.
Consideriamo infatti che uno dei “punti di forza” di Epic Store rispetto a Steam è l’assenza di informazioni pubbliche sulle vendite dei videogame. Per sviluppatori e publisher si tratta di un vantaggio importante. In questo modo infatti possono nascondere informazioni sensibili che potrebbero danneggiare la percezione del pubblico e l’andamento in Borsa.
Quando 2K e Gearbox annunciarono che Borderlands 3 sarebbe stato un’esclusiva Epic Store, i giocatori reagirono male. Sappiamo benissimo che il negozio di Epic non è paragonabile a quello di Valve in termini di qualità del servizio e affidabilità, per una lunghissima serie di motivi. A questi si aggiungono le scelte commerciali della compagnia, che ormai da un pezzo si abbandona a comportamenti anti-consumatore. Tra le altre cose, Epic preferisce firmare contratti di esclusività con chiunque piuttosto che investire nel miglioramento del servizio.
Secondo Randy Pitchford, i numeri dimostrano che pubblicare Borderlands 3 su Epic Store e non su Steam sia stata la scelta più sensata. Il giornalista di Forbes è d’accordo con questa visione. L’idea di fondo è che su Epic Store siano state vendute quasi il doppio delle copie piazzate su Steam. Peccato che questa considerazione sia del tutto sbagliata.
Come fatto giustamente notare da Jeremy di The Quartering, sia Pitchford che l’editor di Forbes stanno parlando a vuoto. Non serve un genio per capire quanto sia insensato confrontare le vendite di Borderlands 2 a quelle di Borderlands 3. Parliamo di due videogame rilasciati a 7 anni di distanza l’uno dall’altro, con un mercato profondamente diverso e su due piattaforme diverse.
Randy Pitchford sta paragonando le vendite di un gioco con quelle del suo seguito. Non solo, ma sta anche dando per scontato che i numeri dipendano dal negozio e non dal gioco stesso o dalle campagne di marketing.
The Witcher 3 ha venduto più di The Witcher 2. Ma è arrivato dopo anni di attesa, mentre si era generata tantissima aspettativa, in un mercato che intanto era cambiato. Possiamo raffrontare le vendite di uno con le vendite dell’altro, ma solo per capire come sia potuta cambiare la percezione del brand.
Dire che Epic Store abbia permesso di vendere più copie è come dire che i giocatori hanno comprato Borderlands 3 perché era su Epic Store. E questo è poco probabile.
Più plausibile è invece che tanta gente non lo abbia comprato proprio perché non era su Steam. E a mio parere è più realistico pensare che siano stati in tanti a fare così, magari ripiegando sulla versione console, oppure decidendo di aspettare quei sei mesi di esclusività, o magari optando addirittura per la pirateria e l’attesa di una crack.
Se davvero Pitchford fosse in vena di calcoli, Borderlands 3 sarebbe dovuto uscire su Epic Store e anche su Steam. In quel caso avremmo potuto fare un raffronto sensato. E’ da pazzi che oggi, a sette anni di distanza, si confrontino le vendite del secondo e del terzo capitolo per stabilire quale negozio sia meglio. Non c’è alcuna logica in un ragionamento del genere.
Questa esclusività ha sicuramente giovato a Epic, che avrà forse incrementato il proprio bacino di utenza. Ed è certo che 2K abbia guadagnato più di quanto avrebbe guadagnato su Steam a parità di copie vendute, essendo la percentuale di Epic Store inferiore rispetto a quella richiesta da Valve (ricordiamo anche che Borderlands 3 usa Unreal Engine 4).
A questo punto potrei dire che su Steam Borderlands 3 avrebbe venduto certamente di quanto fatto su Epic Store. E’ un pensiero logico, lineare, fondato su tanti elementi razionali. Ma la verità è che io non posso esserne certo, esattamente come Pitchford non può essere certo di aver venduto più copie su Epic Store di quante ne avrebbe vendute su Steam. Il suo ragionamento si basa però su una raffronto con il secondo capitolo della serie. Lascio che siate voi a stabilire quanto ciò possa essere intelligente.