Qualche giorno fa Warner Bros. ha rilasciato su mobile un gioco dedicato alla bellissima serie Westworld. “Embè?” vi chiederete, d’altra parte non sembra essere una news di chissà quale calibro. E invece lo diventa dal momento in cui Bethesda decide di intentare causa contro il competitor per violazione di copyright, definendo il titolo un palese plagio di Fallout Shelter. I documenti presentati alla corte parlano di un design identico, di animazioni, stile grafico, funzioni ed elementi di gameplay presi di peso da Fallout Shelter, con addirittura bug identici che proverebbero il furto del codice di gioco.
Sì, perché Westworld mobile è stato sviluppato dallo stesso team che aveva collaborato con Bethesda alla creazione di Fallout Shelter (vale a dire Behaviour Interactive) e Warner Bros, secondo l’accusa, ne avrebbe approfittato assumendolo e incaricandogli la realizzazione del clone incriminato. Nella causa, oltre a una disamina dettagliata di tutte le similarità tra i due prodotti, si trova una descrizione approfondita di un bug che, se provato, metterebbe in ginocchio la difesa.
In pratica si tratta di un problema relativo alla telecamera in avvio di applicazione. Questa rimarrebbe decentrata e fuori focus riaggiustandosi solo dopo qualche secondo, proprio come accadeva nelle versioni iniziali di Fallout Shelter. In quel caso, però, il bug era stato fixato ben prima della release ufficiale, mentre sembra presente nella demo pubblica di Westworld.
La splendida fantascienza di Westworld merita molto più che un vergognoso rip-off
Se tutto ciò fosse vero, Behaviour e Warner avrebbero sicuramente una bella gatta da pelare. Furto di codice sorgente e violazione di copyright sono due reati pesanti nel settore, e oltre al danno economico (ovvero la rimozione del gioco dagli store) ne seguirebbe un evidente danno d’immagine soprattutto con azionisti e investitori che -ricordiamo- i publisher amano sopra ogni altra cosa.
Onestamente non credo che Bethesda abbia torto nella vicenda, nonostante come tante altre aziende americane abbia la causa facile. Conosciamo Warner Bros e la sua disonestà cronica, quindi non ci sorprenderemmo più di tanto se il procedimento la vedesse colpevole. Peraltro non mi sembra che i vertici di Bethesda siano presieduti da dei dilettanti allucinati come in Bluehole, con le loro padelle iconiche e i meme inseriti nei documenti processuali. Se fanno causa pensano evidentemente di poterla vincere.
Comunque una domanda sorge spontanea. Con la montagna di dollari fatturati annualmente, che diamine di senso ha copiare il giochino mobile mediocre della concorrenza anziché creare il proprio da zero? E anzi, perché non rendere giustizia alla serie Westworld e costruirci su un action adventure o sparatutto di sorta per PC e console? Ancora una volta mi ritrovo a chiedermi che cosa passi per la testa di certi publisher non riuscendo a trovare risposte logiche.