Apex Legends: Battle Pass inaccettabile nonostante le scuse di EA

Oggi dobbiamo parlare di un disastro totale che ha scosso la comunità di Apex Legends, ovvero le vergognose modifiche al battle pass imposte da Respawn ed Electronic Arts. Questi cambiamenti hanno stravolto l’esperienza di gioco, ma soprattutto hanno dimostrato – ancora una volta – quanto Electronic Arts e aziende affine siano disposte a spremere i giocatori fino al punto di rottura, ignorando completamente le loro esigenze e aspettative, senza andare a scomodare argomenti fuori luogo come l’etica.

Che è successo quindi? Bene, fino a poco tempo fa, il battle pass di Apex Legends era strutturato in maniera piuttosto intelligente. I giocatori potevano acquistarlo con Apex Coins, una valuta che si guadagnava attraverso il gameplay, oppure – volendo – con soldi veri. Questo sistema offriva un incentivo reale a giocare e a restare coinvolti, permettendo di ottenere nuove ricompense e contenuti senza sborsare ulteriori soldi, mantenendo intanto vivi i server e la community attiva.

Dato che le cose funzionavano troppo bene, EA e Respawn hanno ben pensato di trasformare il battle pass in modo da tirare su qualche centinaio di milioni di dollari in più. Hanno spaccato il battle pass, lo hanno diviso in due metà, ciascuna da pagare a prezzo pieno. Questo significa che ora i giocatori devono pagare il doppio rispetto al passato per ottenere tutto il contenuto della stagione. Ma non finisce qui: hanno eliminato anche la possibilità di acquistare il battle pass con Apex Coins, costringendo tutti a spendere solo denaro reale. Non è necessaria una laurea in ingegneria aerospaziale per capire che sia stato un tentativo di spremere i giocatori tipo limone acerbo.

Senza troppe sorprese, le reazioni della community sono state subito piuttosto estreme. I giocatori hanno preso d’assalto Reddit e altre piattaforme, esprimendo la loro rabbia, questo sentirsi del tutto demotivati nei confronti di una compagnia che continua a massacrare da decenni le proprie IP. I giocatori si sono sentiti giustamente abusati, in questa manovra per ottenere un profitto facile sfruttando la fedeltà verso un gioco. Tutto ciò ha portato a un’ondata di recensioni negative su Steam, che hanno fatto crollare il punteggio Apex Legends a livelli imbarazzanti, con oltre 85.000 recensioni negative.

Con la pressione crescente, Respawn e EA sono state costrette – adesso – a fare un parziale passo indietro. Hanno annunciato che a partire dalla Stagione 22 sarà possibile acquistare il battle pass premium con Apex Coins, ma questo non risolve tutto. I pacchetti “Ultimate” e “Ultimate Plus” richiedono ancora denaro reale e non possono essere acquistati con la valuta del gioco. In pratica, anche se hanno ripristinato una parte della funzionalità originale, il danno è stato fatto, e non si torna più indietro.

La giustificazione di Respawn per queste modifiche è, a mio parere, ridicola. Hanno detto che volevano rendere il battle pass più coinvolgente e ridurre il tempo necessario per completarlo. Ma se davvero volevano migliorare l’esperienza di gioco, perché non hanno semplicemente mantenuto il prezzo invariato e ottimizzato la durata del pass? Il vero motivo dietro queste modifiche è chiaro: cercano di aumentare i loro profitti sfruttando i giocatori.

La verità è che Respawn e EA stanno cercando di fare cassa a spese dei loro utenti più fedeli, mentre la qualità del gioco e la soddisfazione dei giocatori vengono messe in secondo piano. I problemi tecnici e la presenza di cheat erano già abbastanza frustranti; ora, con questa strategia di monetizzazione aggressiva, i giocatori sono stati ulteriormente penalizzati. La comunità ha visto chiaramente attraverso questa manovra e ha risposto con la giusta indignazione.

La sensazione è che aziende di questo tipo stiano seguendo delle strategie molto precise. Quando hai saturato il mercato e raggiunto tutti i tuoi clienti potenziali, l’unico modo per guadagnare di più è aumentare i prezzi per chi è già un tuo consumatore. Lo vediamo continuamente in tantissimi campi, pensiamo anche ad aziende come Netflix o Amazon. A questo punto possono fare due cose: o annunciano un cambiamento lieve, che fa storcere il naso ma tutto sommato la gente tende ad accettarlo, oppure annunciano rincari pazzeschi, come nel caso del battle pass di Apex Legends. A quel punto la gente fa un macello, e appena succede l’azienda ha pronto il comunicato stampa in cui si scusa, in cui ti può dire che “hey, ti abbiamo ascoltato, il tuo feedback è stato prezioso”, quindi annulla una parte dei cambiamenti per proporre qualcosa che sia meno radicale, psicologicamente più accettabile da parte del consumatore finale. Lo fanno in maniera sistematica.

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Electronic Arts non ha alcun rispetto per i suoi giocatori. Lo stesso può essere detto per colossi come Ubisoft, 2K e tanti altri. Anche se hanno fatto un parziale ritorno sui propri passi, rendere una monetizzazione più aggressiva, senza di fatto offrire più qualità, è inaccettabile. I giocatori, così come qualsiasi altro consumatore, devono essere trattati prima di tutto con rispetto. Strategie di monetizzazione avide e scorrette non fanno altro che allontanare i giocatori e danneggiare la reputazione di un marchio. Ed Electronic Arts, nella sua storia, di brand ne ha ammazzati parecchi.

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