Dopo la lunga fase di testing, la raccolta dei feedback dei giocatori e una sfilza di modifiche apportate in corso d’opera, il Cataclisma è finalmente realtà per tutti i giocatori di Anthem, che non saranno tantissimi, ma si sono comunque dimostrati una community piuttosto fedele. L’evento durerà più settimane, durante le quali sarà opportuno grindare per ottenere tutti gli equipaggiamenti desiderati. Una volta terminato l’evento, la nuova area dovrebbe continuare ad essere visitabile, ma non è chiaro esattamente per cosa. Forse BioWare ha in programma di implementare poco per volta delle missioni addizionali, o dei più semplici eventi pubblici. Staremo a vedere.
Al momento il Cataclisma si trova nelle fasi iniziali, dunque è possibile partecipare a poche attività, che ci consentiranno di migliorare il nostro equipaggiamento. In questo modo si spera che affronteremo al meglio le sfide delle prossime settimane, che saranno decisamente più impegnative, come abbiamo visto sul test server.
L’evento è concepito per essere giocato in cooperativa, considerato che le ricompense sono basate anche sul numero dei giocatori presenti in squadra. Nel corso della run totalizzeremo infatti un punteggio, che sarà dipendente prima di tutto da una serie di moltiplicatori. Elementi come il livello di difficoltà e il numero di compagni presenti saranno delle variabili fondamentali. Maggiore il punteggio alla fine della run, maggiori le ricompense in una particolare valuta di gioco, con cui poi otterremo gli equipaggiamenti esclusivi attraverso apertura di War Chest (Casse di Guerra). Giocando in un party completo si riesce a farmare con una certa velocità, e al momento i tempi per il matchmaking sono stati piuttosto contenuti, almeno nella versione PC Windows.
Le attività a cui potremo dedicarci saranno in totale 7, ma al momento ce ne sono disponibili solo 3, le altre si aggiungeranno nelle prossime settimane. Si tratta di eventi all’interno di particolari arene, dove dovremo distruggere un cristallo per indebolire il Cataclisma stesso. Il modo per riuscire nell’intento varia a seconda dell’attività, con puzzle dalla complessità variabile che in generale sanno divertire.
Concettualmente non ci sono idee straordinarie, ma piuttosto variazioni sul tema strutturate in maniera intelligente. Avremo a che fare ad esempio con le classiche sfere luminose da trasportare in giro, combattimenti contro orde di avversari, attivazione di pilastri per sbloccare degli scudi, cannoni laser con cui distruggere delle barriere, muri di energia in movimento e via discorrendo. Per quanto sulla carta non si tratti di concept innovativi, il level design, il solido gameplay e la possibilità di collaborare con i compagni rendono l’esperienza piacevole. C’è poi da considerare che l’arrivo del Cataclisma ha riportato molti giocatori sui server, e che dunque si tende a trovare gruppi completi con una certa frequenza. Ci si diverte.
Oltre agli eventi veri e propri all’interno delle arene, la zona del Cataclisma contiene un certo numero di segreti che i più intraprendenti vorranno trovare e sbloccare. Può trattarsi di sfere echo da recuperare per attivare dei dispositivi, di caveau da aprire per ottenerne i loot, reliquie sulla spiaggia, particolari animaletti nascosti da eliminare e boss addizionali che appaiono in determinate circostanze. In ogni caso le ricompense saranno punti che contribuiranno a migliorare le performance della nostra run e, in alcuni casi, trionfi da sbloccare con ricompense piuttosto carine. E’ insomma un’ambiente progettato con criterio, ci sono tante cose da fare, e quasi tutte riescono ad essere almeno coinvolgenti.
Tra le novità segnaliamo anche l’inserimento di equipaggiamento per gli attacchi corpo a corpo, che adesso possono avere effetti particolari in base a cosa effettivamente utilizzeremo.
Tutto ciò sarebbe praticamente inutile se la struttura di Anthem continuasse ad essere insoddisfacente nel senso di progressione. Da questo punto di vista possiamo dire che la situazione è migliorata, ma non è stata ancora risolta in maniera definitiva.
L’aggiornamento del Cataclisma ha portato una serie di correzioni alla struttura del gioco, con la totale rimozione del parametro Fortuna da qualsiasi equipaggiamento. Non ci sarà più quindi un modo per modificarla artificialmente, ma questa è stata invece portata al massimo per tutti i personaggi. Ciò significa che noterete un certo incremento nel drop rate di qualsiasi oggetto. In più, adesso il livello di difficoltà incide in maniera più lineare con la qualità degli oggetti e con la quantità di loot ottenuti. Nella mia personale esperienza ho trovato il miglior bilanciamento per i Leggendari a livello GM2, ma ci sono pareri un po’ discordanti in merito. E’ comunque evidente che le cose siano migliorate in maniera sensibile rispetto al passato.
Volendo tirare le somme, il Cataclisma e le ottimizzazioni lato gameplay hanno reso Anthem un gioco migliore. Tra le altre cose ho notato anche una buona stabilità dei server, non sono andato incontro ad alcuna perdita di connessione durante questi primi giorni di test, il che è quanto dire considerata la situazione semi-disastrosa in cui si trovava il gioco fino a poco tempo fa.
Purtroppo si segnala anche un netto incremento dei tempi di attesa all’avvio del gioco, con dei caricamenti che per qualche motivo si sono allungati in maniera non indifferente. Consideriamo inoltre che i test sono stati effettuati su PC con SSD, immagino che la situazione su console non possa che essere peggiore.
Adesso rimane da capire come BioWare intenda utilizzare la nuova area del Cataclisma una volta che l’evento si sarà concluso, e quali siano i reali piani del publisher per il gioco. Se infatti Electronic Arts ha dichiarato che Anthem è qui per restare, è altrettanto vero che questi signori hanno più volte mentito nella loro storia recente, anche con Mass Effect Andromeda, sviluppato proprio da BioWare.
Ciò che è certo è che al momento Electronic Arts sta un po’ facendo finta che Anthem non esista. A un recente incontro con gli investitori, il publisher ha menzionato tutti i propri giochi parlando degli introiti e dell’andamento sul mercato. Anthem è stato allegramente ignorato, non si è parlato di numeri, né di soldi, né di piani per il futuro. L’unico riferimento al gioco è stato fatto in merito al voler essere propositivi con nuove IP.
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E’ probabile che il publisher stia ancora decidendo il da farsi. Dopo aver investito tanto tempo e risorse nella creazione di una nuova IP tripla A è logico che vogliano minimizzare la spesa. Cosa bisogna fare però a questo punto? Continuare lentamente a migliorare? Incrementare le dimensioni del team di sviluppo per velocizzare i tempi? Chiudere tutto e far finta che Anthem non sia mai esistito? Dar via a un reboot in stile Final Fantasy XIV?
E’ chiaro che le opinioni dei giocatori e quelle del publisher in merito alla questione siano profondamente diverse.
Per il momento continuiamo quindi a stare appesi a un filo, consapevoli del potenziale del gioco e dell’occasione sprecata al lancio. Chissà che in futuro non ci possiamo ritrovare per le mani un prodotto valido. Staremo a vedere.