Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di provare la versione closed alpha in Early Access del nuovissimo e atteso Warhammer 40000: The Eternal Crusade, shooter PvP massivo sviluppato da Behaviour Interactive e pubblicato da Namco Bandai.
Nonostante un primo impatto che, complici i problemi di stabilità dovuti alla scarsa ottimizzazione (si tratta pur sempre di un work in progress), ci aveva lasciati con qualche dubbio di troppo, una manciata di partite in più ci ha permesso di iniziare a scoprire tutte le potenzialità di questo ambizioso titolo.
Warhammer 40.000: Eternal Crusade
Iniziamo chiarendo l’obiettivo dei developer nel rilascio della versione in accesso anticipato, ovvero gettare delle solide basi di shooting prima di costruirci attorno un ecosistema da MMO.
Allo stato attuale, infatti, al giocatore verrà permesso soltanto l’accesso a lobby composte da due team da 20 giocatori ciascuno che si sfideranno nella conquista di obiettivi all’interno di mappe ispirate al lore della saga Warhammer.
Al momento le fazioni disponibili sono Space Marines e Chaos Space Marines, con Orks ed Eldar che verranno sbloccati prossimamente; ogni fazione presenta un determinato numero di classi da utilizzare liberamente durante il corso dei match anche modificandone il loadout sulla base di un sistema a punti assimilabile grosso modo al Pick 10 di Call of Duty.
Le classi, nello specifico, sono cinque e si differenziano tra loro sia per aspetto estetico, che verrà sicuramente apprezzato da tutti i fan, sia per abilità e gadget.
Abbiamo il Tactical, addetto alla cattura dei punti di comando grazie alla sua speciale chiave, l’Assault, dotato di jetpack, il Devastator, che utilizza armi pesanti, l’Apothecary, il medico della situazione, e l’Aspiring Sorcerer, un soldato capace di buffare gli alleati e infliggere status negativi ai nemici.
Tale varietà, però, fatica a trovar spazio in game, dove il caos regna sovrano e nessuna classe sembra prevalere sulle altre poiché vige quasi sempre la regola del “vince il primo a far fuoco” o ci si trova semplicemente in situazioni di cospicuo svantaggio numerico.
Ad alleviare la frustrazione ci pensa un buon sistema di rianimazione, eseguibile da qualsiasi classe, che costringe a non abbassare mai la guardia finché il nemico non è stato portato in stato critico e brutalizzato tramite la pressione di un apposito tasto.
Fra tutti, comunque, è forse il medico a rivestire un ruolo di maggiore rilevanza grazie alla facoltà di curare i compagni di squadra ma compensa in negativo con la scarsa potenza di fuoco, confermando le nostre impressioni sul buon lavoro di bilanciamento eseguito finora dagli sviluppatori.
Peculiarità individuali a parte, ogni Marine può contare su meccaniche comuni come il melee, efficace e dall’ottimo feedback, lo sprint, una manovra evasiva, gadget personalizzabili nonché usufruire del discreto quanto indispensabile sistema di coperture.
Cover system che conviene non ignorare, contando la moltitudine di giocatori a schermo e i veicoli (probabilmente un po’ troppo pericolosi) vaganti capaci da soli di scompaginare le difese dei team, anche a causa della ristrettezza delle mappe.
I punti critici di questo Eternal Crusade vengono però rappresentati dall’aspetto tecnico: polishing ancora carente, setting grafici poverissimi e legnosità di gran parte delle animazioni, insieme al framerate ballerino e all’eccessivo bloom che rende tutto estremamente sbrilluccicante, tanto da dar fastidio agli occhi.
Esclusi questi problemi, speriamo solo momentanei, e la mancanza di contenuti, che verrà chiaramente colmata prima della release finale, possiamo considerare Warhammer 40.000: Eternal Crusade un titolo davvero promettente per i fan della saga e per coloro i quali vanno in cerca di uno shooter MMO dal carattere duro e puro.
Nell’attesa di nuovi aggiornamenti non possiamo far altro che sperare in bene, d’altronde da quanto visto le premesse per ampliare e migliorare Space Marine ci sono tutte.