Se avete nostalgia delle vere avventure grafiche, quelle in cui spremersi le meningi per ore davanti ad un singolo enigma era obbligatorio, il gioco di cui stiamo per parlarvi susciterà senz’altro il vostro interesse.
The Wardrobe, punta e clicca old school in 2D sviluppato dal team italianissimo CINIC Games, si ispira dichiaratamente a classici del calibro di Day of the Tentacle e Sam & Max: Hit the Road per tentare di ravvivare un genere oggi snobbato dalla stragrande maggioranza degli utenti.
Il gioco ha già raggiunto l’obiettivo prestabilito in termini di raccolta fondi grazie sia al supporto dei backer che del programma Postepay Crowd e noi abbiamo scaricato l’alpha demo per analizzarla e darvi le nostre prime impressioni sull’ambizioso progetto, ormai in dirittura d’arrivo.
The Wardrobe narra la storia di Skinny, ragazzino deceduto a causa dello shock anafilattico provocato dall’ingerimento di una prugna offertagli dall’amico Ronald durante un picnic e trovatosi inspiegabilmente a vivere sotto forma di scheletro dentro l’armadio dell’involontario carnefice.
A seguito di misteriosi eventi, però, l’anima di Ronald giunge al rischio di dannazione eterna e toccherà al simpatico protagonista ossuto rimettere le cose a posto rivelandosi all’amico, ignaro di tutto, e costringendolo a confessare il crimine commesso.
Premesse stuzzicanti, dunque, per un titolo che basa molto del suo appeal sull’assurdità comica di personaggi ed eventi trattati.
Da quel che abbiamo avuto modo di osservare il citazionismo permea in pratica ogni aspetto del gioco, dal character design ai dialoghi con una spontaneità e un rispetto degno dei migliori appassionati di cultura pop dagli anni ’80 a questa parte.
Vi capiterà infatti di imbattervi in molteplici idoli del mondo cinematografico più o meno recente come Morpheus, King Kong e il coniglio Frank, di scovare riferimenti a videogame celebri tra cui Fallout e The Witcher e infine sentire Skinny sfondare la quarta parete con le sue battute in pieno stile Monkey Island.
Non è una scelta semplice, sia chiaro, giacché il troppo stroppia in qualsiasi ambito ma la perizia con cui citazioni ed easter egg sono piazzati all’interno delle ambientazioni ha davvero un che di passionale e siamo rimasti sinceramente estasiati dalla qualità di alcune chicche.
A livello strutturale non ci si distacca dal classico schema punta e clicca, per cui avremo a disposizione il solito inventario nel quale stipare i numerosi oggetti raccolti nel corso dell’avventura con la possibilità di combinarli e usarli sugli elementi interattivi dello scenario, ognuno fornito di un hotspot (guarda, afferra, usa, parla) con divertenti dialoghi ad hoc, al fine di risolvere i vari puzzle.
Le location da visitare, 40 nella versione finale, sono disegnate interamente a mano e contengono una moltitudine impressionante di dettagli, animati in maniera accurata, sui cui è facile perdere interi minuti ridendo di gusto o semplicemente contemplando il lavoro sopraffino degli artisti.
La storia è ambientata nel presente, dunque non aspettatevi castelli medievali e atmosfere fiabesche quanto discariche, ville e cimiteri all’insegna del degrado umano, soggetto ad una pungente critica satirica.
I nostri dubbi riguardano esclusivamente il sonoro, per certi aspetti ancora da rifinire in quanto i rumori ciclici di sottofondo, ad esempio il pianto della mandragola e il lamento del pirata, risultano a lungo andare inutilmente fastidiosi; egregio, invece, il doppiaggio italiano, sebbene alcune voci siano molto più convincenti di altre e capiti di rado che l’ordine di certe battute venga invertito.
Grazie al suo humor nero, al carattere politicamente scorretto e al comparto artistico squisitamente artigianale, The Wardrobe ci ha colpiti suscitando in noi un piacevole sentimento nostalgico.
Il titolo, a nostro parere, possiede tutte le potenzialità per ritagliarsi un posto di spicco nel genere delle avventure grafiche confrontandosi ad armi pari con studi di ben maggiore rilevanza come Daedalic.
Noi restiamo in attesa della versione finale, prevista per il secondo semestre del 2016, fiduciosi nella competenza e nell’estro dei ragazzi di CINIC Games e sicuri che i loro sforzi verranno ampiamente ripagati al momento dell’uscita.