Nei giorni scorsi Square Enix ha rilasciato sul PSN la demo dell’attesissimo action RPG Nier Automata, sviluppato da Platinum Games. Director e producer del vecchio Nier sono rimasti gli stessi (Yoko e Saitou, ex Cavia), dunque gli amanti della serie non dovrebbero avere nulla da temere e del resto l’essere stato affidato ad un team tanto prestigioso dimostra tutto l’interesse da parte del publisher nella buona riuscita del progetto. Iniziamo ad analizzare punto per punto la nostra breve ed intensa esperienza con la versione di prova del gioco.
Come prima cosa facciamo la conoscenza di 2B, un androide dalle sembianze femminili in missione per smantellare una pericolosa arma. Insieme ad un altro robot, il simpatico 9S, dovrà farsi strada all’interno di una fabbrica abbandonata distruggendo ogni eventuale minaccia. Il setting viene ripreso in toto da uno dei finali di Nier, in cui la Terra veniva occupata da spaventosi invasori alieni e gli umani erano costretti a rifugiarsi in una colonia lunare. Da lì i sopravvissuti creano una task force di automi e li mandano indietro a combattere una guerra per procura. Non è ancora chiaro se ci saranno altre connessioni a Nier e Drakengard ma dalle indiscrezioni pare che le possibilità non siano così basse.
A livello meccanico il titolo dà subito l’impressione Platinum, ovvero scorre rapido e fluido come l’acqua in un ruscello montano. Non mancano gli echi di Bayonetta e l’alternanza tra varie tecniche melee con in più l’ausilio di armi da fuoco, allo stesso modo del classico sistema di combattimento basato sul giusto tempismo delle schivate (dotate ovviamente di frame di invulnerabilità) e sulle combo ad alta velocità. Anche qui i comandi sono intuitivi e soprattutto reattivi, tuttavia per padroneggiarli e sfruttare al massimo le potenzialità offensive del personaggio bisogna sperimentare ed apprendere ogni concatenazione in modo da eseguire manovre prive di incertezze. Nier Automata sembra voler condividere con il predecessore la volontà di alternare sezioni action a platform e bullet hell. Quando ciò accade la prospettiva cambia repentinamente e ci si trova a doversi adattare in brevissimo tempo allo stile richiesto, in particolare nel caso delle inquadrature isometriche e a scorrimento laterale.
Esattamente come in Nier, queste piccole variazioni alla formula sono degne di lode. Si spezza la monotonia della terza persona, si offrono stili alternativi e si costringe l’utente a non rimanere passivo. Anche gli scontri con i boss condividono tale filosofia, sfoggiando meccaniche originali in circostanze sempre differenti. Non sappiamo se gli sviluppatori torneranno ai fasti del primo Nier, che aveva dei boss a dir poco stratosferici, ma almeno dalla demo abbiamo potuto percepire un certo attaccamento a vari elementi di design tipici dei Cavia.
Dal punto di vista tecnico Nier Automata non brilla particolarmente. Il livello di dettaglio appare bassino, gli scenari alquanto circoscritti e ombre/illuminazioni poco convincenti. In compenso abbiamo i 60fps stabili, grazie a cui l’azione raggiunge un altissimo livello di spettacolarità, eleganza e scorrevolezza. Immaginiamo poi che la futura versione PC potrà contare su tutti i benefici tecnici del caso, com’è giusto che sia.
Nier Automata, insomma, promette faville, se non altro sotto l’aspetto meccanico. La demo ci ha lasciato delle ottime impressioni e non vediamo l’ora di provare la versione completa. L’unico dubbio riguarda il genere effettivo di appartenenza del titolo. Rimarrà fedele alle sue radici RPG o diverrà un action puro? Noi ci auguriamo di vederlo conservare il proprio retaggio. Anche se non lo facesse, comunque, avremmo tra le mani un gioco potenzialmente migliore di Metal Gear Rising Revengeance. E non sarebbe affatto male.