Una bambina, un padre che le racconta una storia, uno zio protagonista di avventure fantastiche: questi sono gli ingredienti di A Story About My Uncle, titolo sviluppato da Gone North Games che propone un’esperienza platform decisamente piacevole e positiva. Bando agli indugi, dunque, e vediamo di approfondire i punti più interessanti di questa piccola produzione.
A Story About My Uncle – Alla ricerca di zio Fred
A Story About My Uncle non è altro che il tentativo di un padre di far addormentare la propria figlia attraverso una storia fantastica: il soggetto di questa sorta di favola videoludica è lo zio Fred, e tutta la linea narrativa si concentra sul tentativo di ritrovarlo. Per fare ciò, i giocatori avranno a loro disposizione una tuta speciale, gentile omaggio proprio dell’istrionico zio. Questo potente strumento ci consentirà di muoverci attraverso i vari livelli di gioco, e di superare punti altrimenti inaccessibili. Possiamo dire infatti che il titolo è un platform tridimensionale in cui l’attività principale sarà quella di sfruttare le potenzialità della tuta, che ci permetterà di spiccare salti molto alti, oppure di avvalerci del magnetismo di alcune superfici di modo da percorrere prolungati tragitti aerei.
Tutto quello che bisognerà fare, dunque, sarà trovare la via principale capace di guidarci alla fine delle sette macro aree di gioco: quello che in teoria sembra essere un compito semplice, nel concreto di rivela essere una sfida decisamente impegnativa. I giocatori di A Story About My Uncle, infatti, faranno molto presto conoscenza con l’amaro gusto del fallimento, visto che praticamente fin dalle prime fasi di gioco alcuni spezzoni richiederanno più di un tentativo prima di poter essere superati. Tra salti mal calibrati, l’eventuale disorientamento dato dal non sapere dove andare, e l’impossibilità di sfruttare in ogni momento il magnetismo delle superfici (durante ogni salto, infatti, questa particolare caratteristica della tuta potrà essere utilizzata solo tre volte), l’esperienza di gioco potrebbe trasformarsi in una sfida con sé stessi. I giocatori più pazienti, però, troveranno nelle tre ore di gioco necessarie a completare la storia un mondo incantato, fiabesco, popolato da amichevoli creature e capaci di creare suggestioni narrative positive.
Il titolo, una produzione presente al momento esclusivamente su PC, dà il meglio di sé attraverso la classica coppia mouse più tastiera: è possibile giocare col pad, ma durante le nostre prove la precisione e la comodità garantita dalle due classiche periferiche di input è risultata essere maggiore.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico della produzione, infine, non possiamo non sottolineare come la realizzazione tridimensionale delle ambientazioni sia di sicuro positiva; è soprattutto negli ambienti aperti, in particolare, che è possibile apprezzare degli scorci suggestivi e colorati. Sufficientemente curato è anche il comparto audio, che si basa su un doppiaggio inglese di buona qualità in quasi tutti i frangenti di gioco.
Conclusioni
Un platform curato, piacevole, e che si basa su un gameplay capace di regalare una buona sfida. A Story About My Uncle abbina queste caratteristiche a un comparto narrativo che, specie verso il finale, riesce a assumere un certo spessore. Un acquisto dunque che appare consigliato agli amanti del genere, i quali dovranno tenere in conto però della pecca più evidente del titolo, consistente in una longevità di poco più di tre ore.
+ Un’esperienza platform di buon livello
+ Il comparto narrativo sale di tono verso il finale
+ Ottimo level design
– La longevità non è altissima
Metascore 78/100
A Story About My Uncle | Steam | 12.99€
A Story About My Uncle | GOG | 12.99$