Nel panorama videoludico indipendente, poche volte si assiste a titoli capaci di catturare l’attenzione di grandi colossi come Nintendo. Uno di questi casi è Star Overdrive, un gioco sviluppato dal team italiano Caracal Games, che ha suscitato l’interesse della casa di Kyoto al punto da ottenere un’esclusività temporale su Nintendo Switch. Ho avuto modo di provare la demo e voglio raccontarvi le mie impressioni su questo titolo che promette un’esperienza originale e coinvolgente.
Una delle prime cose che colpiscono in Star Overdrive è il suo stile visivo e il mix di meccaniche di gioco prese da generi molto diversi. Il titolo si ispira chiaramente a The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, specialmente nella gestione della fisica e nell’interazione con gli oggetti. Pur non raggiungendo la stessa complessità strutturale, il gioco permette di manipolare gli oggetti per risolvere enigmi e puzzle ambientali in maniera creativa.
Il mondo di gioco si presenta con una mappa aperta che potremo esplorare liberamente. All’interno di questa mappa si trovano diversi mini-dungeon, che ricordano molto gli shrine di Zelda. All’interno troveremo piccoli puzzle e avversari da sconfiggere, nulla di particolarmente ostico, per lo meno non nella demo che ho avuto modo di provare.
Uno degli aspetti più interessanti di Star Overdrive è la sua velocità e fluidità. L’esplorazione del mondo di gioco avviene in maniera dinamica, con un sistema di movimento che richiama l’uso di uno snowboard. Questo aspetto potrebbe rivelarsi particolarmente godibile su PC, dove il gioco potrebbe girare a 60 frame al secondo o più, garantendo un’esperienza più fluida rispetto alla versione per Nintendo Switch.
Dal punto di vista estetico, Star Overdrive si distingue per un comparto grafico che mescola elementi cartoon con un tocco più “metallizzato”. Personalmente, mi ha ricordato alla lontana il bellissimo Hi-Fi Rush, mentre gli scenari che si estendono su lunghe distanze possono riportare alla memoria certe ambientazioni di Xenoblade Chronicles. Questo mix stilistico dona al titolo una personalità forte e distintiva, rendendolo immediatamente riconoscibile, con un character design accattivante e una direzione artistica generalmente ispirata.
In tutto ciò, appare piuttosto chiaro che il gioco sia ancora in fase di sviluppo. Ad esempio, il feedback dei combattimenti non è ancora perfettamente rifinito: si combatte con una sorta di tastiera che può essere utilizzata come spada, ma la sensazione dell’impatto dei colpi e l’accompagnamento sonoro non risultano particolarmente incisivi. In ogni caso, si tratta di elementi migliorabili con il tempo.
Uno dei problemi più fastidiosi del settore videoludico moderno è che spesso si parla sempre degli stessi franchise, ovvero tutte quelle produzioni tripla A dai nomi altisonanti che vengono reolarmente vendute a 80 euro a pezzo, con successive espansioni e – se possibile – micro transazioni buffo. Con una cifra simile si potrebbero acquistare quattro titoli indipendenti di grande valore, tra cui proprio Star Overdrive. Per questo motivo, credo sia importante supportare il progetto di Caracal Games: gli sviluppatori italiani meritano visibilità e riconoscimento per il loro lavoro. Personalmente, sono curioso di provarlo su PC per godere appieno della fluidità di gioco, ma anche su Switch potrebbe rivelarsi un lavoro di assoluto interesse.