Non è un segreto che il lancio di Concord su PC e PS5 sia stato a dir poco disastroso, con numeri estremamente bassi e opinioni non troppo positive. Nonostante infatti la nuova IP di Sony non abbia mancanze gigantesche per quanto riguarda il gameplay in sé, esistono altri problemi su cui è davvero difficile soprassedere, e che erano stati evidenziati già prima del lancio sia da parte della community dei giocatori che da numerosi content creator sulla rete. Le mancanze più grandi riguardano in effetti la struttura economica del gioco che, invece di essere un free to play, cerca di monetizzare con un prezzo di lancio di circa 40 euro, che risulta del tutto fuori mercato rispetto alla stragrande maggioranza degli hero shooter già disponibili da anni.
In effetti, proprio questa decisione di vendere Concord a 40 euro al lancio, ha consentito agli sviluppatori di eliminare la necessità di un battle pass rilasciato a cadenza regolare. Ma siamo davvero sicuri che i giocatori vogliano questo?
La struttura free to play è ormai rodata all’interno di numerosi live service, siano essi hero shooter o meno. Quando un sistema economico diventa lo standard, chiedere ai consumatori di pagare una determinata cifra anche solo per saggiare la qualità del prodotto diventa una richiesta difficile da accettare.
Alle problematiche sul prezzo bisogna poi aggiungere dei tempi di sviluppo lunghissimi, che a quanto pare sono stati di circa 8 anni. Durante questo lasso di tempo il mercato è cambiato, e con esso anche i gusti dei giocatori e le loro aspettative.
Concord ha un insieme importante di problemi da fronteggiare, e sarà adesso interessante capire in che modo Sony voglia gestire la situazione. Potrà cercare di recuperare modificando in maniera radicale la struttura e la progressione del gioco, oppure lasciare che il progetto abbia il suo potenzialmente brevissimo ciclo vitale, per poi staccare la spina ed accettare quindi il fallimento.
Nel video qui sotto approfondiamo la questione con numeri e dati più precisi:
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