Un’ondata di ban ha colpito i giocatori di Lost Ark, il giocatissimo MMORPG free to play con sistema di combattimento action da poco disponibile su Steam in occidente. Data la grande mole di giocatori, il titolo coreano ha rapidamente attratto un considerevole numero di RMT (real money traders) e bot, che sono stati presi di mira dal publisher Amazon Games e dallo sviluppatore Smilegate RPG. Nei giorni scorsi lo sviluppatore aveva infatti comunicato di aver bannato circa un milione di account, a quanto pare tutti affidati a bot.
Allo stesso tempo, non sono nuove le segnalazioni di speed hack all’interno del gioco: in tanti starebbero infatti utilizzando programmi che incrementano la velocità di spostamento del personaggio per muoversi rapidamente da una parte all’altra della mappa o per avvantaggiarsi durante gli scontri più impegnativi. Proprio gli speed hack sono oggetto di una nuova ondata di ban, che ha colpito un gran numero di giocatori, ma non tutto è andato per il verso giusto…
Sembra infatti che anche numerosi giocatori onesti di Lost Ark abbiano ricevuto il ban, nonostante non stessero utilizzando alcun programma di terze parti. Amazon Games sta investigando sulla questione, ma ha già rilasciato un comunicato ufficiale, in cui dichiara:
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Un certo numero di account è stato sospeso in questo periodo a causa di uno dei nostri programmi di rilevamento di speed hack. Sebbene la maggior parte dei ban abbia colpito giocatori che effettivamente utilizzavano degli speed hack, sembra che il programma abbia identificato come speed hack anche alcune problematiche di lag o di instabilità della connessione. Per questo motivo un piccolo numero di giocatori è stato bannato in quanto “falsi positivi”.
Gli account coinvolti per errore dovrebbero essere adesso sbloccati, e se siete stati colpiti da questa ondata di ban desideriamo farvi sapere che non ci saranno conseguenze né ripercussioni sul vostro account. Ci scusiamo per l’eventuale stress o la confusione causati, stiamo lavorando duramente per ottimizzare i nostri strumenti di rilevamento degli hack, in modo da migliorare la caccia ai bot ed evitare che in futuro si presentino di nuovo situazioni del genere.
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Nulla di grave quindi per i giocatori onesti coinvolti dai ban, a parte il tempo perso e l’inevitabile frustrazione per una punizione non meritata. Ci auguriamo che Amazon Games migliori rapidamente i suoi sistemi anti hack, soprattutto in virtù dei lunghi tempi di avvio di Lost Ark, causati in larga parte proprio da suddetti software.
Lost Ark è un’esclusiva PC Windows, diponibile in occidente solo attraverso Steam. Ha requisiti hardware piuttosto contenuti, ed è tranquillamente giocabile senza scheda video, usando magari una soluzione APU. Se siete interessati potete fare una capatina al nostro speciale sui PC da gaming, mentre per conoscere tutti i giochi di prossima uscita vi rimandiamo alla nostra rubrica sempre aggiornata.