Samsung QN90A – Recensione | Straordinaria per Gaming, cinema e sport

Samsung QN90A è una delle migliori TV di questo 2021, nonché il top di gamma del produttore coreano per quanto riguarda il segmento 4K. Adotta la nuova tecnologia denominata NEO QLED, che ha dato risultati un po’ altalenanti in base al modello preso in esame, ma che in questo caso specifico si comporta splendidamente. In particolare sorprendono gli incredibili livelli di luminosità, che fanno a pezzi la concorrenza – in particolare quella che si affida a tecnologia OLED – sia nelle performance in SDR che in HDR. La TV è proposta nei tagli da 50, 55, 65 e 75 pollici, a un prezzo di partenza ufficiale di 1.799€. Andiamo a vedere come si comporta nella nostra recensione completa.

Samsung QN90A – Recensione

Molto simile nella linea a Q90T del 2020, il nuovo Samsung QN90A ha un aspetto premium e soprattutto una qualità costruttiva ineccepibile. Lo stand centrale di metallo occupa lo spazio senza invadenza, e consente di installare comodamente una soundbar appena sotto lo schermo. La TV è davvero sottile, e può essere montata al muro con eleganza.

Come anticipato, il primo elemento che balza all’occhio è, per forza di cose, la straordinaria luminosità del pannello, resa possibile dall’adozione della tecnologia Neo QLED, che utilizza Mini LED per gestire la retroilluminazione. In condizioni normali, senza attivare HDR, si raggiungono oltre 1400 nit di luminosità, che rendono questo modello sensazionale per tutti quegli appartamenti molto illuminati, dove ci sono problemi di riflessi, o per quegli utenti che utilizzano la TV soprattutto durante il giorno. La luce diurna non è in alcun modo un problema, i colori rimangono vividi, le forme definite, a dispetto di eventuali finestre collocate in posizioni di solito fastidiose. C’è un limitatore automatico della luminosità di punta che, in caso di immagini tendenti al bianco, o con forti bagliori, cerca di non infastidire la vista. In realtà si tratta di un sistema a nostro avviso migliorabile, che ha dato luogo a sporadici episodi di flickering non proprio piacevoli. Si tratta comunque di una funzione che si attiva solo in alcune situazioni molto specifiche, affatto comuni.

Attivando HDR le cose migliorano ulteriormente. Samsung QN90A riesce a raggiungere in questo caso circa 1800 nit, un valore di gran lunga superiore rispetto ai 1000 nit presi a riferimento dalla maggior parte delle case cinematografiche durante l’editing dei film. Scene molto luminose, come l’apparizione di Gandalf il Bianco ne Il Signore degli Anelli: le Due Torri, restituiscono tutta la gamma di dettagli prevista dal regista, senza rompere i colori e mantenendo al meglio i cromatismi. Peccato soltanto che, come da tradizione per le TV Samsung, questo modello continui a non supportare Dolby Vision, limitandosi a HDR 10+ e HLG.

Purtroppo questo display non viene precalibrato in fabbrica, il che continua ad essere una delusione, considerato il costo della TV. Ad ogni modo, dopo le giuste regolazioni la riproduzione dei colori è a sua volta ottima, con un Delta Error di 0,25 punti e un punto di bianco di circa 6530 kelvin, ovvero uno scarto di 30 kelvin dal valore ideale. Abbiamo la copertura di oltre il 95% dello spazio colore DCI P3, la già menzionata straordinaria luminosità di punta e dei contrasti davvero ragguardevoli. Tutto ciò aiuta moltissimo con i contenuti in HDR, a prescindere dallo standard adottato, e la visione su Netflix, Amazon Prime Video e affini si conferma di ottimo livello.

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– Schede input lag e tempi di risposta

Samsung è riuscita a raggiungere ottime performance anche con i tempi di risposta, che in QN90A si aggirano intorno ai 4,3 secondi. Questo si traduce in risultati ottimali nella visione di sport quali calcio, sci e Formula 1, o quando sono presenti a schermo elementi in rapido movimento.

Gaming

Samsung QN90A si comporta molto bene nel gaming, sia su PC che con le console di attuale generazione, PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S. L’unico reale limite è che solo una delle porte è effettivamente HDMI 2.1, una scelta bizzarra e che dal nostro punto di vista non ha molto senso considerato che si parla di un top di gamma. Assicuratevi dunque di collegare la console nella porta corretta per sfruttarne al meglio le potenzialità.
La TV supporta in modo nativo i 120 Hertz, e consente quindi di giocare fino a 120 frame al secondo. Il supporto a VRR c’è ed è completo, coprendo l’intero range dai 20 ai 120 fotogrammi al secondo. Ricordiamo che per il momento PS5 continua a non supportare VRR, e che la compatibilità dovrebbe arrivare in un prossimo futuro attraverso aggiornamento firmware.
Nonostante non venga confermato dalla scheda tecnica, la TV supporta anche G-Sync senza alcun problema, quindi i giocatori PC in possesso di schede video Nvidia potranno contare su una gestione ottimale della sincronia verticale in modo nativo. Presente anche l’ALLM, che attiva in automatico la modalità gaming non appena la console viene accesa.

Abbiamo già visto che i tempi di risposta sono ottimi, e per fortuna anche l’input lag è eccellente. Giocando in 4K a 120 Hertz abbiamo registrato 5,3ms, che diventano 6 nel caso di risoluzione 1440p e 5,6 a risoluzione 1080p. Scendendo a 60 Hertz le prestazioni sono un pelo inferiori, stabilizzandosi intorno ai 10ms per tutte le risoluzioni. In ogni caso sono valori che soddisfano senza riserve, e che sapranno fare felici anche i giocatori più hardcore e dedicati alla scena competitiva. Ricordiamo per completezza che PS5 non supporta la risoluzione 1440p. Nessun problema invece per Xbox Series.

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Conclusioni

Samsung QN90A rappresenta un netto incremento qualitativo rispetto al modello dello scorso anno, sia su un utilizzo televisivo misto che nel gaming. L’incredibile luminosità fa impallidire la concorrenza basata su OLED, che però rimane una spanna superiore in quanto a contrasto, retroilluminazione e cromatismi. Questi ultimi sono comunque eccellenti nella proposta di Samsung, e garantiscono un HDR di altissima qualità. Uniche reali mancanze sono la presenza di una sola porta HDMI 2.1 e la solita assenza dello standard Dolby Vision, che continua a latitare a dispetto della sua diffusione.