Mancano ormai meno di due settimane all’uscita di Resident Evil Village, l’ottavo capitolo della famosa serie survival horror di Capcom. Di conseguenza, in questo periodo il gioco è al centro dei riflettori grazie anche a una demo, momentaneamente in esclusiva su console PlayStation, che sembra aver convinto buona parte del pubblico. Due notizie, però, hanno fatto particolarmente scalpore nel corso della passata settimana. In primis, abbiamo saputo che in Australia il day one di Village è stato già rotto con più di due settimane di anticipo (quindi occhio a eventuali spoiler online). Ma quello che ha fatto preoccupare molti giocatori è stato un presunto contratto che avrebbe messo in posizione di svantaggio le piattaforme concorrenti a quelle Sony, in particolare impedendo l’arrivo di Resident Evil Village su Xbox Game Pass e Google Stadia.
Un utente su Twitter, tale Alfred Lameche, ha pubblicato un presunto documento che vede le console Sony in vantaggio rispetto alle altre piattaforme. Nello specifico, si fa leva sul fatto che il publisher non autorizzerà l’arrivo di Resident Evil Village sui servizi che non fanno parte dell’ecosistema PlayStation, come ad esempio Game Pass, X Cloud e Stadia Pro. Ma le limitazioni non si limitano a questo. Sempre secondo il documento, la versione Xbox Series X e quella PC non supereranno graficamente la versione Ps5. Insomma, una sorta di accordo di esclusività veramente estremo che ha fatto esaltare i fanboy di Sony e preoccupare chi non possiede una console PlayStation. Ma adesso respirate assieme a noi e analizziamo queste affermazioni.
Un contratto di questo tipo potrebbe essere definito anticoncorrenziale perché qui non si parla di pagare per avere un prodotto in esclusiva, ma pagare per non averlo altrove. Nello specifico, se Sony avesse pagato per avere l’esclusiva di Resident Evil Village su PlayStation Now non ci sarebbe stato nessun problema, questo è il mercato e queste sono le sue regole. Ma qui si parla di sborsare quattrini per danneggiare altre piattaforme e, di conseguenza, altri utenti.
Le limitazioni sull’aspetto tecnico, invece, non hanno né capo né coda. Per quanto possa essere potente PS5, un PC di fascia alta supera ampiamente le sue performance. Avere un gioco castrato e riportato graficamente agli standard della versione console non farebbe contenta la community PC – da sempre molto vocale – dunque lamentale, review bombing e affini spunterebbero come funghi.
Gli utenti che hanno un cervello funzionante hanno comunque capito che in questo documento qualcosa non andava. Serviva però qualcuno capace di zittire le urla di gioia dei fanboy PlayStation, qualcuno che avesse i neuroni al posto dei cricetini nella testa. L’eroe in questione è l’insider Daniel Ahmad che ha eseguito una sorta di analisi del testo e ha spiegato la lettura.
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Il contratto specifica che TUTTE le versioni del gioco saranno uguali a livello contenutistico, quindi non si avranno disparità di questo tipo. Ovviamente, questo si lega alle limitazioni della piattaforma. Quindi, ad esempio, una Xbox Series X potrebbe avere una funzione che PS5 non ha e viceversa. Ci viene da pensare, ad esempio, al feedback aptico del Dual Sense che, per ovvi motivi, non sarà presente su PC o Xbox Series. Per quanto riguarda la mancanza del gioco sugli altri servizi in abbonamento, si parla più nello specifico di un periodo di tempo pari ad un anno dall’uscita del gioco. E in effetti viene anche difficile credere che un gioco come Resident Evil Village possa arrivare in quei servizi prima di un anno.
Tutto è bene quel che finisce bene. La cosa che fa sorridere è che questa notizia sia arrivata in un momento in cui Sony non è che sia vista proprio bene. Pensate al dietrofront che ha fatto riguardo la chiusura degli store PS3 e PS Vita, dopo che numerosi utenti hanno speso cifre considerevoli in fretta e furia per recuperare titoli che non avrebbero potuto più comprare. Questa mossa avrebbe anche spiegato, secondo alcuni, l’esclusività temporale delle demo uscite fino ad ora. In realtà basta avere un minimo di cultura videoludica per sapere che la saga di Resident Evil è storicamente legata a doppio filo al brand PlayStation. Insomma, qualunque sia la vostra piattaforma di riferimento, Resident Evil Village, con ogni probabilità, sfrutterà l’hardware a dovere.