Disponibile da un anno su Steam e considerato uno dei giochi più originali degli ultimi anni, Return of the Obra Dinn è appena sbarcato anche sul mercato console. Lo sviluppatore è Lucas Pope, già celebre per aver dato vita al brillante Papers, Please. Parliamo quindi di un videogame indie, a bassissimo budget. In questo contesto saranno quindi le idee e il gameplay a decretare la qualità del prodotto, che vi anticipiamo essere elevatissima.
Proprio in virtù della sua originalità, questo non è certamente un prodotto per tutti. Ma se amate far lavorare il cervello e sognate di fare i detective, di certo qui troverete pane per i vostri denti. Iniziamo la nostra recensione.
Return of the Obra Dinn – Recensione
Data di uscita: 18/10/2019
Versione recensita: Switch
Disponibile su: PC, PS4, Xbox One, Switch
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €23.99
Sponsor: in offerta su Amazon
Dato per disperso ormai da anni, il vascello Obra Dinn riappare misteriosamente a largo della costa. A bordo non c’è però anima viva, solo una sfilza di cadaveri in avanzato stato di decomposizione. Sarà chiaro fin da subito che, nella maggior parte dei casi, non si tratti di morti naturali. La domanda è quindi cosa sia effettivamente successo e perché.
In qualità di dipendenti della Compagnia delle Indie Orientali, dovremo svolgere dei compiti da detective esplorando la nave e cercando di ricostruire la storia del suo ultimo viaggio.
Return of the Obra Dinn è un videogame investigativo con visuale in prima persona. Avremo a disposizione pochi dati concreti, quindi dovremo più che altro ricavare le informazioni dall’ambiente. Sappiamo che c’erano 60 persone a bordo della nave, e abbiamo alcune illustrazioni che ci mostrano membri dell’equipaggio e passeggeri.
Per aiutarci nelle investigazioni avremo solo due strumenti, ovvero un diario e il macabro memento mortem. Nel diario avremo una lista di nomi che dovremo associare ai cadaveri annotando anche le cause della morte. Il memento mortem è invece una sorta di orologio che si attiverà in presenza di un cadavere. Creerà un’immagine dell’esatto momento della morte di quella persona, mostrandoci quindi chi o cosa l’abbia uccisa. Ci permetterà inoltre di ascoltare eventuali conversazioni avvenute alcuni istanti prima del decesso.
Return of the Obra Dinn – Trailer di lancio
Return of the Obra Dinn è in pratica un viaggio negli ultimi momenti di vita dell’equipaggio e dei passeggeri, mentre andiamo a ritroso nel tempo e scopriamo i fatti che hanno causato il massacro. La storia ha dei momenti di sicuro interesse, lo sviluppatore ha montato il racconto in modo coinvolgente. Senza fare spoiler di alcun tipo, anticipo che la trama si appoggia su elementi piuttosto variegati per stuzzicare la curiosità del giocatore. E’ un racconto che, pur non essendo ai vertici della categoria, si fa seguire piacevolmente.
Inizieremo quindi associando i volti dei personaggi alle cause della morte, che nella maggior parte dei casi saranno evidenti. Il difficile sarà invece riuscire a estrapolare i diversi nomi, ed è qui che entreranno in gioco le nostre abilità investigative. Return of the Obra Dinn non vuole che tiriate a indovinare. Chiede invece di riflettere con attenzione sui dati in vostro possesso, operando delle selezioni e procedendo anche per esclusione.
I giocatori britannici saranno sicuramente avvantaggiati rispetto a chi non è madrelingua. I doppiaggi permettono infatti di ottenere informazioni importanti in base alle diverse inflessioni. Sono sfumature che perfino un americano potrebbe avere difficoltà a cogliere, dato che riguardano in particolare passeggeri irlandesi e scozzesi. Un dettaglio che complica un po’ la vita a noi italiani, ma che comunque non compromette più di tanto la fruibilità del gioco.
Si tratta in generale di un gameplay fresco e molto originale, che da un certo punto di vista ricorderà proprio il bellissimo Papers, Please. Il livello di sfida è piuttosto elevato, non aspettatevi di trovare informazioni troppo chiare che svelino l’identità dei personaggi. Bisogna lavorare tantissimo di deduzione, prestando attenzione ai dettagli ed estrapolando dati dal contesto. Con ogni probabilità passerete le prime ore a registrare solo le cause della morte, senza avere idee su come procedere per ricavare le identità dei personaggi. Tornando sui vostri passi e concentrandovi sui giusti elementi capirete però di poter formulare ipotesi che si incastreranno le une con le altre. La longevità dipende in larga parte dalle vostre capacità analitiche. In media serviranno una decina di ore per arrivare ai titoli di coda.
Return of the Obra Dinn ci viene un minimo incontro nel darci conferma dei nostri progressi. Il gioco ci segnalerà ogni volta che annoteremo le informazioni corrette di gruppi da tre personaggi. E’ una scelta sensata in termini di design, impedisce al giocatore di tirare a indovinare e costringe ad azzeccare un certo numero di informazioni utilizzando il ragionamento.
Da sviluppatore indipendente, Lucas Pope ha dovuto trovare delle soluzioni che gli permettessero di completare il lavoro in tempi umani. Non si è risparmiato nell’impalcatura narrativa, ma ha invece adottato delle soluzioni estetiche particolari. Return of the Obra Dinn ha una grafica tridimensionale, ma è completamente in bianco e nero. E’ uno stile che lo stesso Pope definisce 1bit, non troppo diverso da quello del suo lavoro precedente.
Per quanto sia indubbiamente originale, bisogna ammettere che in tante occasioni complica un po’ la vita. Alcune scene potranno infatti essere di difficile interpretazione. Le esplosioni ad esempio non vengono rese molto bene, e possono creare più di un dubbio quando andremo a selezionare le cause della morte.
Consigliato
Return of the Obra Dinn è un videogame molto originale, consigliatissimo se amate le storie investigative. Riesce a coinvolgere presentando una storia gradevole e centellinando informazioni con parsimonia, affidandosi più che altro alle capacità deduttive del giocatore.
Il livello di difficoltà è piuttosto elevato, ma è altrettanto vero che ci si sente invogliati a farsi un giro in più, a guardare di nuovo la morte di questo o quel personaggio per estrapolare qualche dettaglio che non avevamo notato, ad ascoltare con maggiore attenzione il tono di un diverbio prima di un omicidio.
Se la sfida non vi spaventa e vi intriga l’idea di immergervi in una nave fantasma per scoprire il destino drammatico dei suoi passeggeri, Return of the Obra Dinn è un videogame certamente da avere.
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