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Children of Morta – Recensione | Buono e bello, con poco carattere

Children of Morta ha fatto la sua prima apparizione su PC Windows il 3 settembre, facendosi notare su Steam. Quella che leggerete nelle prossime righe sarà la nostra recensione della versione PS4, rilasciata da pochissimo. Il gioco parte da un concept piuttosto originale, ed ha saputo creare una certa aspettativa all’interno del sottobosco indipendente. Lo sviluppatore ha dato spazio anche alla direzione artistica, basata su una pixel art che ha da subito catturato l’attenzione degli appassionati. Andiamo a vedere se le valutazioni mediamente positive di Metacritic hanno trovato riscontro anche nel nostro test.

Children of Morta recensioneChildren of Morta – Recensione

Data di uscita: 03/09/2019 (PC) – 15/10/2019 (console)
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PC, PS4, Xbox One, Switch
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: €21.99
Sponsor: in offerta su Amazon

Children of Morta è un action-RPG Roguelike con visuale isometrica. Il giocatore vestirà i panni dei diversi componenti della famiglia Bergson, che fanno da guardiani al monte Morta e che verranno sbloccati man mano che avanzeremo nella storia.
Durante la prima missione, il giocatore condurrà il capofamiglia, John, in un’indagine sulla “corruzione” che sta prendendo piede nella terra di Rea. Questa prima sezione di gioco fungerà da tutorial e servirà a capire le meccaniche di base. Successivamente sbloccheremo la dimora dei Bergson, che avrà più o meno la funzione di hub. Qui potremo potenziare i diversi membri della famiglia, e osservarli mentre si dedicano alle proprie mansioni. Infatti, la narrazione della storia dei Bergson non proseguirà solo quando avanzeremo nel gioco, ma anche dopo ogni nostra morte. E’ una struttura davvero originale e che abbiamo molto apprezzato, kudos allo studio di sviluppo.

Il gameplay di Children of Morta è piuttosto semplice. Avremo a disposizione un attacco base e un attacco speciale, quest’ultimo differente per ciascun membro della famiglia. Interessante il fatto che con la levetta destra del controller potremo stabilire la direzione dell’attacco, semplificando e velocizzando l’attacco di base.
Il sistema di combattimento viene condita da perk e abilità di vario genere (sia attive che passive) che potremo trovare esplorando i dungeon. Questi ultimi saranno generati in modo procedurale e conterranno eventi o missioni secondarie che ci permetteranno di ottenere dei bonus addizionali. Attenzione, però: In caso di morte, tutti i bonus guadagnati nella run andranno persi e, quando si ricomincerà il livello, si partirà da zero.

Children of Morta – Trailer di lancio

Come accennavamo, la casa dei Bergson servirà anche a potenziare i membri della famiglia. Questo sarà possibile attraverso più meccaniche: sbloccando il negozio dello zio, ad esempio, avremo accesso ad una funzione che renderà più forti tutti i membri della famiglia, simultaneamente. Discorso simile per la matriarca della famiglia, che fornirà potenziamenti di altro genere in cambio di denaro. I punti esperienza ci permetteranno a loro volta di migliorare i diversi membri familiari, in maniera tale da massimizzarne le potenzialità e sfruttarne al meglio le abilità. Ci sono infine le “abilità familiari” che, una volta sbloccate, si attiveranno anche per gli altri membri della famiglia.

Il gameplay semplice e intuitivo è sicuramente un bene, purtroppo però Children of Morta viene afflitto molto presto da una certa ripetitività. Inoltre, abbiamo trovato il grinding un po’ eccessivo, considerato soprattutto che è quasi obbligatori. Essenzialmente se non dedicherete tempo a sufficienza alla ripetizione di determinate azioni sarete condannati a morire un considerevole numero di volte, con conseguenze non troppo allegre sui vostri nervi. Per quanto la longevità oscilli fra le 12 e le 15 ore, in realtà c’è davvero parecchio grinding. Con un bilanciamento più sensato la durata del gioco si sarebbe ridotta in maniera evidente.

Children of Morta
Children of Morta si fregia di un comparto visivo e stilistico di qualità strepitosa, basato su una pixel art ispiratissima.

Un plauso va certamente alla componente estetica del gioco, come avevamo intuito già dai primi contenuti multimediali. Ci troviamo di fronte a un ottimo esempio di pixel art, molto pulita e ben realizzata, ispiratissima nello stile. Children of Morta è inoltre molto fluido e ben ottimizzato. Abbiamo notato dei rallentamenti dopo le scenette animate, è vero, ma non è nulla di grave, l’esperienza di gioco rimane comunque molto gradevole.
Segnaliamo infine la mancanza di traduzione in italiano. I sottotitoli e l’audio saranno, infatti, interamente in inglese.

Accettabile


In conclusione, Children of Morta non è un brutto titolo, ma nemmeno un capolavoro. A parte la maniera originale in cui è stata impostata la narrazione, il gioco non offre nulla che gli permetta di brillare davvero. Tutti i principali elementi della produzione risultano in linea con altri giochi della stessa tipologia. Se siete appassionati di questo genere o se apprezzate i videogame artisticamente riusciti, allora troverete pane per i vostri denti. Se, invece, volete solo avvicinarvi al genere, potreste annoiarvi dopo un paio d’ore a causa della ripetitività e del bisogno di grinding. Tutto sommato un’esperienza gradevole, ma senza il carattere necessario ad uscire dalla sufficienza.

Pregi Difetti
  • Storia raccontata in modo originale.
  • Pixel Art ispirata, piacevole e ben realizzata.
  • Gameplay semplice e accessibile.
  • Ripetitivo dopo poche ore.
  • Grinding eccessivo.
  • Mancanza di traduzione in italiano.

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