Dopo la conversione di Ys Seven dello scorso anno arriva su Steam anche l’ex esclusiva PsVita Ys: Memories Of Celceta. Continueremo a seguire le peripezie dell’emblematico protagonista dalla chioma rossa Adol Christin. Falcom, da sempre maestra nella realizzazione di videogiochi immediati, frenetici e dotati di un gameplay profondo e accattivante, non si smentisce neppure con questo titolo. Vediamo dunque cosa riserva Ys: Memories Of Celceta e come si comporta la trasposizione su PC nella nostra recensione.
Ys: Memories Of Celceta – Recensione
Data di uscita: 25/07/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC, PSV
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: €24.99
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Partiamo subito col precisare che Ys: Memories of Celceta è una rivisitazione della storia precedentemente narrata nei vecchi Ys IV degli anni novanta, ovvero Ys IV: Mask of the Sun uscito su SNES e Ys IV: The Dawn of Ys uscito su PC Engine. Ci troviamo di fronte quindi ad un titolo di forte richiamo per tutti gli appassionati della serie.
In questa nuova avventura, temporalmente collocata tra gli eventi di Ys 2 ed Ys 3, dovremo accompagnare Adol alla scoperta dell’immensa, antica ed inesplorata foresta di Celceta. L’impresa viene complicata da una misteriosa amnesia che affligge il protagonista. L’incipit della storia ci presenterà infatti un Adol esausto e smarrito. Ci ritroveremo per le vie della città di Casnan, al limitare della foresta. Solo l’intervento del comprimario Duren, che sembra conoscerci, chiarirà i dubbi iniziali e darà il via alla storia.
Compito del giocatore sarà dunque mappare l’intera area di Celceta e cercare di recuperare i suoi ricordi perduti.
Nonostante lo sviluppo narrativo semplice, poco articolato e a tratti prevedibile, la storia procede comunque in maniera intelligente. Fa in modo da non risultare mai troppo prolissa o al contrario discontinua. Il buon ritmo, assicurato da diversi colpi di scena che occorrono nei momenti più appropriati, garantisce che il giocatore non si annoi. Bisogna sicuramente sottolineare che la storia narrata risulterà più significativa per gli appassionati della serie che per i nuovi arrivati.
In ogni caso, dati i pochi riferimenti ai capitoli precedenti, l’inusuale setting in cui Adol non ricorda nulla del suo passato, e un livello di sfida più accessibile rispetto ad altri titoli della saga Memories of Celceta risulta adatto anche ai neofiti della serie.
Ys: Memories of Celceta – Video recensione
Per la maggior parte del gioco ci troveremo alla guida di uno sparuto gruppo di avventurieri in erba, intenti a scoprire ogni piccolo anfratto della foresta mentre si affronteranno pericoli e creature di ogni genere. La struttura della gigantesca mappa di Celceta ricorda molto quella dei titoli di genere metroidvania. Aspettatevi quindi sentieri multipli, quest secondarie, puzzle ambientali, segreti, passaggi sbloccabili solo dopo aver rinvenuto una particolare abilità e via dicendo.
Grazie ad un ottimo level design, le fasi di esplorazione e scoperta non danno mai la sensazione di essere povere o noiose. Sbloccare abilità che espandono le nostre possibilità di movimento è appagante ed interessante lungo tutto l’arco dell’avventura. Riusciremo ad accedere ad aree prima irraggiungibili, o magari metteremo le mani su tesori in apparenza fuori dalla nostra portata.
Inoltre l’esplorazione non è funzionale unicamente alla scoperta di nuovi dungeon o segreti, ma permette anche di recuperare alcuni ricordi sopiti di Adol. Dispersi lungo tutta la mappa si trovano infatti dei globi azzurri che permettono di individuare particolari luoghi dove ricordare le memorie smarrite di Adol. Il rinvenimento di questi ricordi arricchisce la trama e stimola la curiosità del giocatore, incitandolo all’esplorazione. Riguardano la storia del gioco, ma spiegano anche le origini del protagonista e la nascita del suo amore per l’avventura.
Ys: Memories of Celceta ha un solido sistema di combattimento
Dove però Falcom riesce ad essere davvero unica e dare sfoggio di maestria è nelle fasi di combattimento. Guidando un party formato da 3 dei 6 personaggi totali, affronteremo frenetici scontri con le creature della foresta ed elaborate battaglie contro i boss. Ciascun combattente infligge uno specifico tipo di danno (Slash, Pierce o Strike), potrà parare e schivare. Non mancano serie di attacchi concatenati, un set di abilità uniche ed un potentissimo attacco speciale. Dato che numerosi nemici sono deboli verso un certo tipo di danno, attaccandoli col giusto personaggio potremo velocizzarne l’uccisione e semplificarci la vita.
Inoltre, schivare un attacco all’ultimo momento (Flash Dodge) garantirà al giocatore un importante bonus tattico. In questo frangente gli avversari si muoveranno al rallentatore, permettendoci di infliggere molti danni senza rischiare di venire colpiti. Parare all’ultimo istante (Flash Guard), invece, comporterà un aumento significativo della Barra dell’attacco Speciale e permetterà di effettuare attacchi critici per alcuni istanti.
Il gameplay di Memories of Celceta è profondo, veloce e allo stesso tempo strategico. Attuare la strategia più rapida per eliminare un nemico non rende solo l’esperienza più soddisfacente, ma aumenta anche la quantità e la qualità degli oggetti che il nemico lascia cadere. Tali oggetti verranno sfruttati poi nella fase di crafting. Va da sé che solo con i materiali più pregiati potremo ottenere gli oggetti più rari e gli equipaggiamenti più potenti.
Dal punto di vista del gameplay il gioco non delude, anzi ci troviamo di fronte ad uno dei migliori esponenti del genere ARPG.
Giocheremo in party da 3 personaggi sui 6 disponibili in totale
Altro punto di forza della produzione è la colonna sonora. Il talento dei musicisti di casa Falcom è percepibile in diverse tracce musicali di Memories of Celceta. Seppur molte musiche siano ri-arrangiamenti in chiave moderna, gli adattamenti centrano perfettamente l’obiettivo. Energiche melodie rockeggianti e metal accompagneranno il giocatore nelle esplorazioni dei dungeon, galvanizzandolo durante i combattimenti con i boss. Melodie più calme e d’atmosfera sottolineeranno i momenti più topici dell’avventura. Anche in questo caso la produzione convince appieno.
Parliamo infine delle qualità del porting da PS Vita a PC.
Il gioco concede un numero decisamente elevato di opzioni grafiche per impostare tutto nella maniera ottimale. Non è richiesta una configurazione di chissà che tipo per godersi questo titolo. Con un PC di fascia media potremo contare su un framerate costante e fluido. Nel contempo, chi è dotato di un PC performante potrà godersi il gioco in pieno 4K, con scelta tra diverse opzioni di frame-rate e con supporto all’HDR. Aggiungendo anche la possibilità di rimappare completamente i tasti su tastiera o gamepad, gli sviluppatori ci hanno fatti contenti.
Purtroppo dato che parliamo pur sempre di una conversione da PsVita, l’aspetto generale non appare proprio al passo con i tempi. Molte texture sono in bassa definizione, alcuni modelli poligonali sono troppo scarni e tradiscono le origini del titolo. Anche le animazioni in alcuni frangenti appaiono povere e limitate, inficiando sulla qualità visiva. L’impatto grafico, anche con l’ausilio di texture HD che migliorano decisamente i dettagli delle costruzioni e gli abiti dei personaggi, appare comunque datato.
C’è una certa varietà in termini di ambientazioni
Un aspetto decisamente apprezzabile è dato dagli sviluppatori, che sono molto attivi e hanno già fornito un buon numero di patch correttive. Questi update hanno eliminato alcuni difetti iniziali e sono serviti per integrare i feedback della community.
Nella versione PC sono inoltre state aggiunte alcune specifiche nuove funzionalità come l’autosave, attivabile ogni 5-10-15 min, e la possibilità di saltare i vari filmati/dialoghi del gioco, feature molto utile per velocizzare le cose durante il New Game Plus.
Infine vanno a completare l’offerta le riviste e le migliorate modalità Boss Rush e Time Attack, che per l’occasione presentano l’integrazione con le leaderboard di Steam.
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Consigliato
A conti fatti Ys: Memories Of Celceta offre un’esperienza estremamente avvincente, appagante e sostenuta da un gameplay solido e frenetico. Il titolo si pone come uno degli episodi più riusciti della saga, superato solo dall’ultimo arrivato (Ys VIII: Lacrimosa of Dana). Anche se la storia non è così originale o ricercata e ai livelli di difficoltà più bassi la sfida proposta è limitata, questo Ys è un gioco che nessun appassionato di Action RPG dovrebbe farsi sfuggire.
Per chi ha già apprezzato il gioco sul piccolo schermo di Playstation Vita, questa riedizione per PC rappresenta la migliore occasione per goderne anche sul grande schermo nella sua veste migliore.
Per tutti gli altri amanti del genere: fatevi un favore e compratelo!