Roguelite che passione. Sono sempre di più gli sviluppatori indipendenti che vogliono cimentarsi in questo genere tanto intrigante quanto di nicchia. Gli esempi di eccellenza sono sempre di più, a partire dalle ultime uscite con Dead Cells e Slay the Spire. Altrettanti sono i progetti fallimentari perduti tra la montagna di uscite anonime su Steam.
Stavolta a provarci sono i ragazzi di Blindflug Studios, un piccolo team svizzero con la testa fra le nuvole, vista la passione per aerei e astronavi. Il loro ultimo titolo, Airheart: Tales of Broken Wings, è ambientato proprio in cielo e ci mette nei panni di un pilota alle prime armi con grandi ambizioni. Vediamo di approfondire nella nostra recensione della versione PC Windows, che gli sviluppatori ci hanno gentilmente inviato.
Airheart – Recensione
Data di uscita: 24/07/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC, PS4, XBO, NSW
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €12.98
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A Granaria, la città volante, Amelia è giunta grazie ai sacrifici del padre. Egli, dando fondo ai suoi averi, le ha regalato la possibilità di vivere agiatamente e in autonomia. Solo i più benestanti, infatti, possono stabilirsi a mezz’aria e il resto della popolazione meno abbiente del mondo di Airheart vive a terra. La nostra protagonista ha quindi tutte le motivazioni possibili per non fallire gli obiettivi che si è prefissata. Uno consiste nel costruirsi il miglior aeroplano su piazza catturando i pesci fluttuanti, la valuta corrente in quel di Granaria, e investendoli in nuovi pezzi performanti. L’altro, più difficile da raggiungere, sarebbe trovare e sconfiggere la leggendaria balena dei cieli, una sorta di corrispettivo di Moby Dick.
Nonostante la premessa interessante, di costruzione narrativa in game ne vediamo ben poca. Il fulcro, nel bene e nel male, viene racchiuso all’interno del comparto meccanico del titolo. Trattandosi di un twin stick shooter piuttosto basilare e con un paio di comandi, a prenderci la mano si impiega poco tempo. Con lo stick analogico destro si mira, con il sinistro si controlla il velivolo. Trigger destro e sinistro servono rispettivamente a sparare e ad usare il rampino. Quest’ultimo viene solitamente impiegato per agganciare i nemici e trascinarli via. In alternativa potremo utilizzarlo per rimuovere scudi e protezioni da bersagli altrimenti invulnerabili al fuoco.
Airheart: Tales of Broken Wings – Video Recensione in arrivo
Niente da dire sui controlli, precisi e responsivi. In termini di gameplay vero e proprio Airheart non delude, regalando scontri aerei al cardiopalmo, un numero discreto di nemici e boss insieme a un loot ricco. Gli scenari nascondono casse in grado di rigenerare la salute, munizioni (limitate) e power up temporanei. Non c’è un vero e proprio level design in quanto si volteggia tra le nuvole e gli unici appezzamenti di terreno sparsi qua e là sono di natura procedurale. Considerata la tipologia di gioco può andar bene anche così.
Non a caso, la struttura generale del gioco risponde ai principi dei roguelite, con la classica permadeath e l’accumulo di potenziamenti. All’inizio avremo a disposizione un aereo rustico, a bordo del quale visitare le prime zone. La mappa si estende in piani verticali, dove ovviamente la difficoltà andrà a incrementare. In queste fasi bisognerà prima di tutto raccogliere quanti più pesci possibile, per poi tornare in qualsiasi momento alla base e spenderli. Potremo scegliere liberamente se impiegarli al negozio di componenti o se realizzare qualcosa di più complesso attraverso il crafting. Proprio sul crafting abbiamo purtroppo delle riserve, in quanto il gioco non dà indicazioni precise sulle sue meccaniche né fornisce progetti di fabbricazione. In parole povere dovremo arrangiarci, con risultati spesso miseri. Internet e le ricerche online saranno vostre amiche, ma non è ovviamente una situazione ideale.
Lo stile grafico di Airheart Tales of Broken Wings è molto gradevole
I prezzi di componenti tra cui telai, motori, ali e armi (al massimo due per aeromobile) non sono eccessivi. Il problema, però, è più che altro la caducità intrinseca di Airheart. Alla morte si perde tutto, ma proprio tutto, poco importa se dopo un minuto o tre ore di progressi. In pratica l’unica strategia possibile prevede il grinding di materiali e pesci in un determinato piano, il ritorno alla base e la ripetizione del processo per il tempo necessario ad acquisire i potenziamenti sufficienti a completare la run. Se sembra noioso già a parole, lo è ancora di più nell’atto pratico. Non c’è la varietà di un Binding of Isaac né il senso di progressione di un Crypt of the Necrodancer. Nessun mistero se ci si annoia appena dopo un’ora di gioco, seppur a malincuore nella consapevolezza che ci sia molto potenziale sprecato.
Accettabile
Airheart: Tales of Broken Wings ha un qualcosa di puro e adorabile, ce ne siamo accorti chiaramente durante la nostra recensione. Forse l’art style allegro e coloratissimo, forse la soundtrack di qualità notevolissima, fatto sta che dispiace un po’ non vederlo brillare a causa di lacune palesi e sostanziali che potrebbero essere colmate da un semplice aggiornamento. Rimane anche così un giochino tutto sommato gradevole se siete appassionati del genere e vi piacciono i twin stick shooter a bordo di mezzi volanti. Considerando il prezzo, sugli 11€, potreste anche farci un pensierino ai prossimi saldi. Speriamo che nel frattempo Blindflug provveda a sistemare ciò che può essere facilmente sistemato.