Pillars of Eternity II mantiene alto il nome di Obsidian, il suo illustre sviluppatore, superando i già elevati standard qualitativi imposti dal suo predecessore. Obsidian prova a spezzare con la tradizione dei fantasy occidentali classici, ambientando il gioco in una vasta area che esteticamente è riconducibile ai Caraibi, con tanto di pirati e battaglie navali. Rispetto al capitolo precedente ci sono quindi un bel po’ di nuovi elementi, ma il pregio più grande continua ad essere la straordinaria qualità della produzione, vero marchio di fabbrica di questo team di sviluppo.
Pillars of Eternity II: Deadfire
Data di uscita: 08/05/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: 45,99€
Se non avete giocato al primo episodio non preoccupatevi: Pillars of Eternity II è un seguito diretto, ma la storia è del tutto autonoma, non è necessaria alcuna conoscenza pregressa. Il gioco vi verrà comunque incontro durante i dialoghi, mettendo in risalto alcune parole su cui potrete cliccare per ottenere delle spiegazioni o degli approfondimenti. Chi ha voglia di immergersi completamente nel lore del gioco vorrà certamente spendere qualche minuto per leggere qualche riga di testo in più.
Se poi aveste giocato al prequel potrete sia importare i vostri salvataggi che simulare un playthrough rispondendo a una serie di domande all’inizio dell’avventura.
La trama è di per sé interessante, specie dopo la prima manciata di ore. Si va a scomodare un dio malvagio che fa il suo trionfale ritorno, si va in mare aperto, si finisce sbattuti sulle rive di isole sconosciute e naturalmente si incontrano tanti personaggi. La politica e l’abilità di muoversi con intelligenza saranno elementi fondamentali nel delineare il corso degli eventi. In particolare, dovremo destreggiarci tra più fazioni e personaggi molto diversi gli uni dagli altri, magari con dei pirati, con le popolazioni indigene o con i commercianti che cercano di arricchirsi in tutti i modi. A parte gli esseri umani, anche le divinità stesse si ritroveranno più volte a interagire, e non sempre in maniera pacifica.
Sul finale il gioco ci impone una decisione a mio parere un po’ forzata, che toglie quel senso di libertà così magistralmente gestito nel corso dell’avventura. Peccato, perché per il resto si ha davvero la sensazione di star scrivendo la propria storia.
Ad ogni modo la sceneggiatura resta comunque validissima, con testi di alta qualità e scritti in maniera interessante. A parte la ritmica, ciò che lascia più soddisfatti è la cura dedicata a comprimari e più in generale agli NPC.
Pillars of Eternity 2 – Video recensione
Certo, sul mercato PC esiste un titano chiamato Original Sin II, che sotto questo punto di vista è davvero straordinario. Tuttavia, Pillars of Eternity II riesce a difendersi bene, offrendo uno spessore caratteriale che nella maggior parte dei casi è paragonabile. Direi quindi niente male.
Le missioni secondarie sono condite da racconti che spiegano in modo approfondito il contesto sociale e storico in cui ci troviamo. Gli NPC che incontreremo sul nostro cammino hanno problemi, favori da chiederci, spesso correlati alle difficoltà del loro tempo. Aiutare qualcuno potrà fare arrabbiare qualcun altro, sostenere un’idea politica farà piacere ad alcuni e scontenterà altri, è inevitabile.
Pillars of Eternity 2 è zeppo di storie scritte in maniera eccelsa, qualitativamente simili a quelle di The Witcher 3 o di Original Sin II. Come al solito non c’è giusto e sbagliato, ci sono solo situazioni, idee e persone. Starà a noi stabilire come comportarci, con tutte le conseguenze che ne conseguiranno.
Le statistiche del nostro personaggio determineranno in che modo potremo relazionarci con i diversi NPC. In base ai nostri punti di forza potremo essere in grado di destreggiarci in maniera politica e rigirare una conversazione a nostro vantaggio utilizzando la dialettica, ma esistono tante altre possibili strade per arrivare ai nostri obiettivi. Come per la maggior parte dei giochi di ruolo di alto livello, anche Pillars of Eternity II offre in pratica un altissimo livello di rigiocabilità. La maniera in cui giocheremo permetterà o precluderà lo sviluppo di rami narrativi diversissimi, scavando ulteriormente nel lore del franchise.
Per quanto diverse dal solito, le ambientazioni di Pillars of Eternity II sono affascinanti
Come accennavo, l’ambientazione di Pillars of Eternity II è piuttosto diversa da quella dei fantasy occidentali tradizionali. Saremo liberi di esplorare un vasto arcipelago utilizzando una nave completamente personalizzabile, andando alla ricerca di isole, spiagge, villaggi nascosti, città portuali e via discorrendo.
La navigazione avviene tramite una sorta di mappa del mondo esterno, simile a quella dei vecchi Final Fantasy. Se saremo poco fortunati potrà accadere di essere abbordati dai pirati, esperienza che comunque non mi è capitata molto spesso. In questo caso dovremo ovviamente difenderci, e partirà una sorta di modalità a turni che in tutta franchezza non mi ha molto convinto.
Avviene in modalità testuale, dovremo scegliere di volta in volta che azioni eseguire e come muovere la nostra nave. In caso di abbordaggio la visuale tornerà a quella isometrica tradizionale. Non molto divertente, né molto approfondito.
A terra le cose sono più interessanti. C’è un sistema di combattimento tradizionale, con la possibilità di mettere in pausa con la barra spaziatrice per impartire gli ordini ai nostri compagni in tutta calma. Obsidian ha anche previsto un eccellente editor per programmare l’intelligenza artificiale dei nostri compagni, un po’ come in Final Fantasy XII o in Dragon Age. C’è in questo caso una profondità impressionante, potremo impostare ciascun combattente nella maniera più adeguata, selezionando operazioni per circostanze molto specifiche. Si tratta a conti fatti di un semplice if/then, ma il numero di variabili introdotte è elevato, impiegando un po’ di tempo vi ritroverete con compagni di viaggio quasi perfetti. Dico quasi perché ci sono alcune limitazioni, piccole, ma ci sono. Mancano in particolare alcune opzioni che su certe classi sarebbero state molto utili. Ad ogni modo è sempre possibile mettere in pausa con la barra spaziatrice per impartire dei comandi manuali.
Consigliato
In conclusione, Pillars of Eternity II è uno straordinario gioco di ruolo occidentale, superiore in tutti i campi al proprio predecessore. I testi, la narrazione e la straordinaria qualità dei personaggi sono ancora una volta i punti forti di questa produzione, che aggiunge varietà cambiando del tutto l’ambientazione ed inserendo l’elemento della navigazione. Questo non è proprio riuscitissimo, specie per quanto riguarda i combattimenti marittimi. C’è però un ottimo senso di esplorazione, ci si diverte ad andare in giro e a conoscere le culture del fantastico mondo creato per noi da Obsidian.
Nel complesso non è una pietra miliare in stile Divinity Original Sin II, ma è senza ombra di dubbio il miglior gioco di ruolo rilasciato quest’anno, un titolo imperdibile per qualsiasi appassionato del genere.